Il 12 marzo è uscito il nuovo album ‘’Making Monsters’’ del sassofonista Giuseppe Di Filippo, rilasciato dall’etichetta discografica Ipogeo Records/Janua.

Formato da 13 tracce, è di genere jazz, strumentale, ed è suonato da musicisti di tutto rispetto: il sassofonista Giuseppe Di Filippo, il batterista Nicholas Remondino, con la partecipazione straordinaria del chitarrista Filippo Cosentino.

E’ un alternanza di strumenti che catapultano l’ascoltatore in una dimensione particolare, a tratti cupa e confusionaria, sembra di ritornare alle origini e allo stesso tempo alla contemporaneità.

In questo album il musicista Giuseppe Di Filippo ha voluto dare sfogo alle sue emozioni offrendo una libera interpretazione di quello che viene ascoltato: sassofoni tenore, contralto e soprano che sono il fulcro centrale messi in risalto dalla batteria che aggiunge un tocco ritmico alle composizioni.

L’ospite d’onore Filippo Cosentino ha suonato le sue chitarre, in particolare quella baritona nel brano ‘’Gondar’’ e ‘’JJ. For Joseph Jerman’’.

Si tratta sicuramente di un album sperimentale. Ogni brano non ha una struttura lineare, ci sono brani dove gli strumenti suonano davvero con tutta la loro enfasi e altri dove predomina il silenzio alternato a qualche suono come i brani ‘’Monster #1’’, ‘’Monster #2’’, e ‘’Monster #3’’ ; altri come ‘’Susanoo no mikoto’’ suonato totalmente con un unico strumento, il sassofono.

Making Monsters è un piccolo laboratorio in cui Giuseppe Di Filippo ha cercato di fabbricare dei piccoli oggetti sonori che prendono il nome di “mostri/monsters". ‘’Mostri – ha affermato l’artista - perché non facilmente decifrabili nella loro forma ma mostri benevoli, simpatici ed empatici. Più giusto chiamarli mostriciattoli. In più il titolo è anche un omaggio ai Ramones infatti una loro canzone recita "i'm making monsters for my friends" grandi creatori di mostriciattoli. I mostri del disco sono costruiti unendo e sintetizzando tutte le esperienze, legate al jazz e all'improvvisazione, che mi hanno formato non solo come musicista’’.

Insomma Making Monsters è una vera e propria fabbrica sonora di mostri, ogni traccia è dedicata a un mostro: Demogorgon è il mostro della serie Stranger Things, quello più oscuro e che appunto vaga nel lato oscuro del jazz.; Hapaloclahonaè il mostro nascosto e mimetizzato dietro le cose apparentemente innocue, è infatti un bellissimo e variopinto polpo dal morso istantaneamente letale. Per non parlare delle tracce senza titolo identificativo, Monster #1, Monster #2, Monster #3 e Monster #4, dove l’ascoltatore in base alla sua interpretazione del messaggio può dargli un titolo a suo piacimento.

Ma è anche un viaggio nella storia del jazz. ‘’Alì Bomayè’’, ad esempio, è un omaggio, attraverso la figura di Mohamed Ali, alla stagione delle battaglie civili che aveva come sottofondo la grande rivoluzione del free jazz afroamericano che continua con J.J. omaggio a Joseph Jarman.

L’album "Making Monsters" è uscito su tutte le piattaforme digitali, come Amazon e Spotify. E sarà presentato durante vari concerti. Ecco le date:

24 aprile 2020 alla Rosa Bianca

26 aprile 2020 all’International Jazz Day

28 aprile 2020 al Live streaming Sax solo

Chi è l’artista?

Giuseppe Di Filippo è un sassofonista italiano. Nel 1991 fonda il gruppo I.I.I. (Improvvisatori Indipendenti Italiani). Con loro suona nella prima e nella seconda edizione del festival internazionale dedicato al rock ed al jazz a Biberach, in Germania, il Festival dall'America al Basso Tuba, Estate in Jazz a Prato, Festival Jazztime Ravensburg '95. Vanta significative collaborazioni con rinomate band ed interpreti sia discografiche che concertistiche, quali: Actis Dato Quartet, Atipico Trio, Actis Furioso, Daniele Patumi, Overtrio, Tony Scott, Italian Instabile Orchestra, Alberto Mandarini, Hasta Big Band, Luca Calabrese, Jazz en Pais Big Band, Enrico Fazio Septet, Giovanni Falzone, Emanuele Cisi, Gianni Basso, Mau Mau. Ha suonato: in Canada a Vancouver, Montreal, Ottawa, Toronto, in Australia a Perth e Melbourne, in Serbia a Belgrado, in Ungheria a Budapest, in Francia a Parigi, Nevers, Le Mans, Grenoble, Belfort, Saint Gaudent, in Spagna a Gijon ed a Madrid, in Germania a Monaco, Ulm, Dresda, Jena, a Roma presso il prestigioso Auditorium Parco Della Musica, a Torino pressi l'Auditorium Agnelli del Lingotto e in tutta Italia.