Il debutto dei Melty Groove è un album che esplora la libertà musicale in tutte le sue forme, passando dal rock al funk, dal soul al gospel

Free Hands è un album che si presenta come un lungo viaggio musicale, ricco di sfumature e di emozioni. I Melty Groove, con il loro stile unico e la capacità di mescolare generi diversi, creano un’opera che non si limita a essere un semplice disco d’esordio, ma un'esperienza sonora che travalica i confini delle etichette. Ogni traccia è una riflessione sulla libertà, che si esprime attraverso la musica, ma anche attraverso il messaggio dei testi.

Giustamente scelta come prima traccia del lavoro, “Seven” rappresenta un’autentica dichiarazione di intenti. Il groove lento e sensuale, unito alla voce intensa e accattivante di Alice Costa, crea una atmosfera avvolgente. La canzone parla di un desiderio che va oltre il semplice erotismo, un invito a vivere senza paura e ad esplorare le proprie emozioni più profonde. L’introduzione urbana, con il suo loop che evoca le notti delle grandi città, ci catapulta senza equivoci nell’universo sonoro dei Melty Groove.

Merita attenzione e ci soffermiamo su “Amore che vieni, amore che vai”. La band si interfaccia con un classico di Fabrizio De André.
La domanda è : quanto coraggio ci vuole nel violare le strade di un pezzo eterno, universale, si corre il rischio di ferirsi nel sollecitare il mondo del cantautorato puro, si può paragonare l’atto al ritoccare e rimodernare un quadro come la Gioconda di Leonardo realizzandone una copia moderna con tonalità di colori più attuali?

I Melty Groove ci hanno provato e sicuramente rispettando la sacralità del brano del grande De Andrè ne hanno fatto una copia che non vuole imbrattare l’originale.
World music, sonorità orientali e mediterranee hanno creato una sorta di ponte tra passato e presente sulle basi di un classico che nessuno avrà mai l’ardire di riscrivere.
Un brano che comunque avrà forse il merito di trasportare nelle conoscenze dei più giovani uno storico classico della musica cantaiutorale italiana.

Con Free Hands, i Melty Groove non si limitano a fare musica, ma creano un’opera che invita l’ascoltatore a riflettere sulla libertà in tutte le sue forme, sia artistiche che personali. Ogni traccia è un pezzo di un puzzle che si unisce perfettamente per formare un quadro complesso e ricco di significato.