Sono aperte le iscrizioni per il Premio ''Musica contro le mafie'', che è arrivato alla sua 10 edizione. La sua caratteristica principale è l'importanza che questa iniziativa riserva ai temi delle canzoni, che variano ogni anno. Il tema di quest'anno è ''Oltre i confini''. Se sei un artista e vuoi sapere come poter partecipare non ti resta che leggere l'intervista fatta al Presidente e Direttore artistico Gennaro De Rosa qui di seguito.

Ci vuoi parlare del concorso musicale ''Musica contro le mafie''? Qual è la sua mission?

Musica contro le mafie è oggi una associazione della rete di Libera (associazioni, nomi e numeri contro le mafie) e ne è una espressione diretta. Don Luigi Ciotti è il nostro presidente onorario. E’ una associazione che si occupa di diffondere buone idee e buone prassi da contrapporre alla “globalizzazione delle cattive idee”. Facciamo tutto questo con progetti di formazione civile e pedagogia antimafia, laboratori nelle scuole, pubblicazione di strumenti editoriali, un lavoro di diffusione attraverso i social network e utilizzando le nuove tecnologie per raggiungere i più giovani nei luoghi reali e soprattutto virtuali che frequentano. Gli artisti che appoggiano questo progetto sono tanti e le loro testimonianze sono fondamentali per scuotere i piu’ giovani. Da 10 anni organizziamo e promuoviamo il Premio Nazionale "Musica contro le mafie" (insieme a numerose altre attività) un premio che muove attorno a sé un folto numero di artisti e pubblico di ogni genere e provenienza, coniugando tematiche sociali con la musica capace di avvicinare i più giovani. Da 4 anni ormai, a Cosenza (nella prima settimana di dicembre) organizziamo la "5 Giorni di Musica contro le mafie" con ospiti appartenenti al mondo della musica, dello spettacolo, del giornalismo, dell'impegno antimafia e della memoria.

E' arrivato alla 10 Edizione. Ci saranno delle novità rispetto al passato?

Ogni anno ci piace cambiare il tema del contest. Quest’anno abbiamo scelto “oltre i confini”; è un invito a stimolare un pensiero preciso, verso un mondo senza barriere, senza divisioni di credo e di razza, senza poteri che oscurino cuori e menti. La creatività che stimola le nostre coscienze e stuzzica il desiderio di cercare l'unione nella diversità e farsi portatrice di un cambiamento profondo "guidato dalla musica" con gli artisti in prima linea. Quest’anno le novità saranno numerose, tanti premi per il primo classificato: showcase in alcuni dei più importanti Festival Italiani grazie alla Partnership con Keepon Experience e Doc Servizi; l’esibizione su uno dei palchi piu’ importanti degli ultimi anni, che coniuga musica ed impegno, che è quello dell'Uno Maggio Libero e Pensante di Taranto; sarà ospite in più tappe di "Casa Sanremo Tour 2020" e ovviamente sarà premiato e si esibirà presso Casa Sanremo; riceverà anche una contributo destinato allo sviluppo della propria attività artistica. Ci saranno anche tantissimi premi speciali assegnati dai partner come il Cub Tenco, Il Primo Maggio di Roma, Officine Buone, Polizia Moderna, Siae…e tani altri. Le novità piu’ grosse saranno quelle che avremo alla nuova edizione della “5 Giorni di Musica contro le mafie”… per ora non posso anticipare nulla.

Dove è possibile iscriversi? E chi può partecipare?

E’ possibile iscriversi dal nostro portale www.musicacontrolemafie.it/10edizione al quale si può arrivare da tutti i nostri social network. Possono partecipare tutti i musicisti di ogni genere musicale che abbiano compiuto 18 anni, per le band basta un solo membro maggiorenne. E’ importante che i brani che vengono presentati abbiano una tematica affine a quella indicata nel bando online. Di base devono essere brani che diffondano buone pratiche da contrapporre a quella che ci piace chiamare globalizzazione delle cattive idee.

Cosa pensi del panorama musicale attuale?

Credo che ci sia un grande fermento musicale nuovamente, tanti artisti nuovi con idee molto interessanti. Gli artisti, soprattutto quelli piu giovani, possono avere un megafono importantissimo e credo che abbiano il dovere di usarlo con grande responsabilità. Questo non vuol dire che devono per forza di cose essere obbligati a “bacchettare” con la loro musica, tutt’altro. L’arte non va mai censurata in ogni sua espressione, anche quando a volte può sembrare che faccia “apologia dell’illegalità”. La cultura è un filtro fondamentale che ci permette di discernere e filtrare…e ci da la capacità di scegliere da che parte stare.

Cosa ti ha spinto a dedicarti a un concorso come ''Musica contro le Mafie'', e in particolare alla musica emergente?

Musica conto le mafie non ha connotazioni “emergenziali”, concedimi questo termine. Noi crediamo che gli artisti siano tutti uguali di fronte a tematiche importanti come quelle che trattiamo, certo ci sono artisti con piu o meno storia, ma non crediamo nelle distinzioni tra emergenti e big o cose simili. Nel mondo di “musica contro le mafie” non esistono classifiche e il nostro, piu che un contest è un premio che da la possibilità ad artisti piu giovani di intraprendere un percorso grazie alle loro creazioni. Nei libri che abbiamo realizzato, nei concerti, nel laboratori che facciamo in giro per l’Italia abbiamo da sempre l’appoggio di tantissimi artisti italiani. La nostra ultima pubblicazione “CHANGE your step. 100 Artisti, le parole del cambiamento” vede la partecipazione di tanti musicisti che hanno a cuore la nostra causa; Fiorella Mannoia, Brunori Sas, 99 Posse, A Toys Orchestra, Africa Unite, Bandabardò, Canova, Claudio Lolli, Clementino, Colapesce, Cristina Donà, Dimartino, Diodato, Ensi, Erica Mou, Eugenio Bennato, Eugenio Finardi, Ex-Otago, Fast Animals and Slow Kids, Frankie Hi Nrg, Ghemon, Giorgio Faletti, Giovanni Caccamo, Levante, Lorenzo Baglioni, Marina Rei, Mario Venuti, Marlene Kuntz, Meg, Modena City Ramblers, Paolo Benvegnù, Perturbazione, Pinguini Tattici Nucleari, Piotta, Renzo Rubino, Riccardo Sinigallia, Rocco Hunt, Roy Paci, Sud Sound System, Teresa De Sio, The Zen Circus e tantissimi altri… e nel libro tengono per mano in questo “viaggio” giovani musicisti condividendo lo stesso spazio.

Come è possibile fare in modo che si diffonda maggiormente la cultura della ''musica inedita'' in Italia?

Non credo di avere una ricetta per questo, anche perché credo che di musica originale in Italia se ne produca tanta e spesso di qualità. Gli spazi per promuoverla sono molti di piu rispetto a tanti anni fa. I social network e ancora prima il mondo del web in generale hanno dato un impulso incredibile alla diffusione della musica attraverso canali alternativi. Oggi se hai una band, sai usare bene i social, hai una fan base consistente che ti segue e crei delle cose che piacciono… hai molte piu’ chance di quante se ne potessero avere anche 15 anni fa. Io credo che invece si debba lavorare di piu’ sul riportare al centro dell’interesse collettivo LA CULTURA come bene comune da tutelare, come diritto. Qualche anno fa ci fu un politico che disse che con la cultura non si mangia e che è noiosa. Ecco concentriamoci tutti un po’ di piu sul far cambiare la percezione della cultura come qualcosa di pesante e noioso…e soprattutto ricordiamoci che non solo può produrre cibo per le nostre pance ma soprattutto per le nostre menti. Tutto questo, quindi, ci permetterà di rimpolpare i contenuti della musica che viene prodotta in modo che confezione e contenuto abbiano quantomeno lo stesso valore.