La band Overchains sta lavorando al suo primo album. Intanto continua a suonare in giro, un consiglio che ogni band dovrebbe seguire oltre a proporre musica di qualità.

Com'è nata la vostra band e che musica fate?

La nostra band è nata dall’incontro di Anthony De Francesco (Guitar), Nicola Baldoni (Guitar) e Matthew Aguy (Voice). La formazione si stabilizza ufficialmente nel 2017 con l’arrivo di Edoardo Bighi (Keyboards), Paolo Pagnanini (Drums), e J3ck CH (Bass). Il nostro genere è stato definito un Alternative Metal intriso di atmosfere Goth, che unisce riff di stampo moderno a melodie pop-oriented.

Quali sono state le esperienze che vi hanno maggiormente formato?

Abbiamo avuto la fortuna di poter imparare molto a eventi live quali il Langhe Rock Festival, dove abbiamo suonato con i Lacuna Coil in una location da paura; l’apertura al concerto di Igorrr all’Orion di Roma e due live a Pompei e Firenze insieme a Thomas Silver, ex chitarrista degli Hardcore Superstar. Inoltre abbiamo condiviso il palco con importanti gruppi italiani come Nanowar Of Steel, Temperance, Trick or Treat e The Modern Age Slavery.

Quali sono i vostri progetti attuali e per il futuro?

Quest’estate stiamo lavorando al nostro primo album, e contiamo di entrare in studio per la fine di settembre. Daremo tutto noi stessi per questo disco e punteremo a distribuirlo a livello mondiale.

Riguardo la diffusione della musica inedita. Quali sono le difficoltà per una band che vuole proporre la propria musica ai locali, club, eventi live?

Se dovessimo consigliare una band che è all’inizio diremo innanzitutto che bisogna lavorare tutti e molto per andare avanti, suonare insieme e creare un prodotto di qualità e solo dopo proporsi ai locali della vostra zona. Purtroppo la concorrenza è alta e bisogna studiare nuove strategie adatte ad ogni situazione in cui la scena musicale della vostra regione si trovi, che sia appoggiarsi a un’associazione locale oppure crearsi una fanbase sulla rete. Per quanto riguardo noi l’anno scorso abbiamo firmato con Soundsrock Agency che si è occupata del booking dei nostri concerti.

Autoproduzione oggi. Qual è la vostra visione?

Dipende molto dal genere di musica che suonate e dalle risorse a vostra disposizione. In generale noi abbiamo sempre preferito la qualità che solo una registrazione in uno studio professionale può dare, infatti la nostra prima demo è stata registrata alla Urban Records a Perugia.

Com'è il vostro rapporto con il web e i social?

Cerchiamo di mantenere alta la nostra presenza sui social perché ormai sono una parte fondamentale del rapporto con i fan, siamo presenti su praticamente tutte le piattaforme principali e abbiamo un buon seguito.

Come vedete il futuro della musica?

Se guardi troppo avanti rischi di inciampare sulla pietra davanti a te. Diciamo che cercheremo di farne parte, la nostra vita è questa.