Ed ero contentissimo è una canzone di Tiziano Ferro, pubblicata il 25 agosto 2006 come secondo estratto dal terzo album in studio Nessuno è solo.

Testo della Canzone "Ed ero contentissimo" di Tiziano Ferro

— Titolo, Ed ero contentissimo

Ora che sarai un po' sola
Tra il lavoro e le lenzuola
Presto, dimmi tu come farai?
Ora che tutto va a caso
Ora non sono più un peso
Dimmi, quali scuse inventerai?

Inventerai che non hai tempo
Inventerai che tutto è spento
Inventerai che ora ti ami un po' di più
Inventerai che ora sei forte
E chiuderai tutte le porte
Ridendo troverai una scusa
Una in più, una in più

Ed ero contentissimo
In ritardo sotto casa ed io che ti aspettavo
Stringimi la mano, poi partiamo
In fondo eri contentissima
Quando guardando Amsterdam non ti importava
Della pioggia che cadeva

Solo una candela era bellissima
E il ritorno del ricordo che ci suggeriva
Che comunque tardi o prima ti dirò
Che ero contentissimo
Ma non te l'ho mai detto
Che chiedevo: "Dio, ancora, ancora, ancora"

Qualche cosa ti consola
Con gli amici il tempo vola
Ma qualcosa che non torna c'è
C'è che ho freddo e non mi copro
C'è che tanto prima o dopo
Convincendoti, ci crederai

Ci crederai che fa più caldo
Da quando non mi hai ormai più accanto
E forse è meglio perché sorridi
Un po' di più, un po' di più

Ed ero contentissimo
In ritardo sotto casa ed io che ti aspettavo
Stringimi la mano e poi partiamo
In fondo eri contentissima
Quando guardando Amsterdam non ti importava
Della pioggia che cadeva

Solo una candela era bellissima
E il ritorno del ricordo che ci suggeriva
Che comunque tardi o prima ti dirò
Che ero contentissimo
Ma non te l'ho mai detto
Che chiedevo: "Dio, ancora, ancora, ancora, ancora"

E il mio ricordo ti verrà a trovare quando starai troppo male
Quando invece starai bene resterò a guardare
Perché ciò che ho sempre chiesto al cielo
È che questa vita ti donasse gioia e amore vero e in fondo

Ero contentissimo
In ritardo sotto casa ed io che ti aspettavo
Stringimi la mano e poi partiamo
In fondo eri contentissima
Quando guardando Amsterdam non ti importava
Della pioggia che cadeva

Solo una candela era bellissima
E il ritorno del ricordo che ci suggeriva
Che comunque tardi o prima ti dirò
Che ero contentissimo
Ma non te l'ho mai detto
Che chiedevo: "Dio, ancora, ancora, ancora"

Ed ero contentissimo, ma non te l'ho mai detto
E dentro urlavo: "Dio, ancora, ancora, ancora"

Significato della Canzone "Ed ero contentissimo" di Tiziano Ferro

Nella canzone "Ed ero contentissimo", Tiziano Ferro parla di una persona che lo ha lasciato, perchè non sta più bene con lui e ha bisogno di stare da sola. Passivamente, lui dà la colpa della rottura del loro rapporto a lei, al suo carattere e alle sue convinzioni.

Effettivamente lui vuole vedere, questa persona dopo la rottura del loro legame come sarà diventata. Se dopo aver spezzato il legame che riteneva la causa dei suoi malumori, lei sarà cambiata, più serena, più felice, senza il peso di lui.

In fondo lui ammette che era contentissimo con lei e che anche lei lo era. Loro si amavano alla follia e a lei non interessavano i dettagli, i particolari, gli ostacoli. L'importante era stare insieme. Ma nello stesso tempo è pronto a lasciarla andare, e a sperare il meglio per lei anche senza di lui, perchè ciò che ha sempre desiderato è la sua felicità. Questo messaggio è un'ode all'amore incondizionato e alla vera generosità.

Videoclip della Canzone "Ed ero contentissimo" di Tiziano Ferro