É uscito giovedì 6 giugno 2024 su tutte le piattaforme digitali (per Platinum Label) il nuovo singolo de Il Metz, una canzone che parla di fare la pace tra due persone ma ad oggi, dato cosa sta accadendo nel mondo, assume un significato ancora più importante. L'alter ego musicale e cantautorale del produttore Matteo Maltecca ci accompagna così verso un nuovo piccolo inizio in vista della pubblicazione di un disco. Il Metz è un cantautore di stanza a Milano, e il suo percorso artistico ha toccato numerosi palcoscenici, da club locali come Blue Note Milano, Mare Culturale Urbano, Arci Bellezza a festival prestigiosi come l'Eolie Music Festival.
Abbiamo parlato con lui di rammarico, dei Lekka (il suo side project elettronico, con Luca Piana), di un nuovo disco in uscita e di molto altro. Ecco com’è andata!
1. C’è qualcosa riguardo il tuo passato musicale che guardo con nostalgia o rammarico? Qualcosa che insomma avresti fatto in modo diverso?
Bah guarda forse l’unica cosa è che avrei fatto a meno di lavorare con persone che hanno portato egocentrismo nella musica. Ho capito un po’ troppo tardi che non avevo bisogno di questi atteggiamenti e ora sono molto contento di fare la maggior parte delle cose da solo. Non fraintendiamoci, attorno a me ci sono un sacco di persone che mi danno una mano ma ho capito che la maggior parte sta in mano a me e sono io che devo fare andare le cose avanti. Sotto questo punto di vista ora mi sento molto più piazzato e sicuramente anche al fatto che ho fatto molti sbagli di valutazione.
2. In passato ti abbiamo visto anche nei Lekka. Che ne è di quel progetto e del tuo rapporto, umano ed artistico, con l’altra metà dei Lekka, Luca Piana?
Il progetto Lekka si è fermato principalmente con il Covid e anche al fatto che non c’era più quella squadra iniziale nei live. Io e Luca continuiamo ad essere amici e a collaborare e molte volte è lui che supervisiona i mix dei brani del “Il Metz.
3. E, a proposito del tuo nuovo singolo, quali sono le cose ti cui senti che non ti importa? Qualcosa che riguarda la musica?
Non importa di tante cose ehehehe come in realtà mi importa di tante altre.
Non mi importa se ogni tanto si ha difficoltà nella musica perché è quello che voglio fare e ad oggi niente mi può convincere del contrario.
Non importa se il main stream italiano purtroppo sta sfornando la più brutta musica degli ultimi anni; ci sono ancora un sacco di musicisti e artisti validissimi in Italia e bisogna solo sforzarsi un attimo per conoscerli.
Purtroppo però molte volte siamo vittime dei media che quasi mai riportano una situazione che coincide con il vero.
4. E notiamo che riesci a suonare parecchio in giro, e non ti sei fermato neanche un attimo dall’estate scorsa. Hai in programma altri live quest’estate? E che consigli daresti a chi invece non riesce a chiudersi delle date?
Si in realtà vorrei suonare molto di più. La situazione live in Italia è molto complicata. Ormai anche il bar sotto casa ha un’agenzia e il più delle volte, soprattutto a Milano, mi ritrovo a parlare con gente un po’ tanto campata in aria. Cmq a parte questo, ora sto preparando una serie di live con un set un po’ particolare composto da Piano , Archi e Drum Machine e spero di poterlo portare in giro a breve. Sarà bello intenso e spero emozionante come lo è per me.
Come consiglio non saprei…sicuramente dovremmo forse tutti un po’ evitare e combattere certe situazioni. Trovo un po’ assurdo il modo che hanno molte organizzazioni in merito ai live; trovo che la maggior parte non siano lì per presentare gli artisti ma per lucrare e basta. Ecco forse come consiglio darei quello di discostarsi dalle cose che pensi non siano giuste e non farle solo perché le fanno tutti gli altri.
5. E dei Metz invece cosa ci racconti? Sei fan?
Li conosco di nome ma sinceramente non ho mai ascoltato più di un paio di canzoni e non era robba mia ehehehehe☺