Ciao Raffaele, "Fatti Sentire" è un brano molto personale e intenso. Cosa ti ha spinto a condividere un messaggio così diretto e forte?

Ciao e grazie per questa intervista. Ho affrontato tempeste, ho sfidato i giganti. Ho incassato pugni, ma non mi sono mai arreso. Le cicatrici sono un trofeo, un segno del mio cammino. Oggi canto a squarciagola, senza paura. Per tutti gli artisti che hanno il coraggio di essere se stessi, nonostante le critiche, le invidie, le ingiustizie. La nostra arte è un ponte verso l'infinito; questo pensiero mi ha spinto a scrivere FATTI SERNTIRE.

Nel testo parli di compromessi che molti artisti indipendenti affrontano. Quali difficoltà hai incontrato nella tua carriera e come hai trovato la forza di non cedere?

Le difficoltà sono sicuramente quelle di riuscire a far arrivare la propria musica alle persone quindi valutare quali investimenti fare e spesso ho trovato persone che nutrendosi dei miei sogni mi hanno spinto a spendere soldi che avrei potuto spendere in altre produzioni. Con il senno di poi oggi so quali siano investimenti sensati e quali no ma mi pesa solo il fatto che avrei potuto produrre più musica da artista indipendente. A questo si sommano anche tutte le persone che interessate ad altro che non aveva nulla a che fare con il mio profilo artistico, mostravano interesse per poi riservarmi le sorprese peggiori quando i giochi erano apparentemente poi scoperti. Nonostante tutto questo, non ho mai ceduto perché ho sempre creduto ed avuto rispetto nella mia gavetta e nella mia formazione per poter pensare di non avere nulla a cui ambire per cui fosse necessario utilizzare una scorciatoia. Io VOGLIO la strada in salita che percorro con il mio sudore e le mie forze e non quella in cui entrano in gioco altre qualità che non sono artistiche.

Il singolo affronta il tema delle avances inappropriate. Quanto è stato difficile portare alla luce questa esperienza nel mondo della musica?

Non è difficile a dire il vero. Ovviamente con questa accusa non ci sono nomi fatti perché quelli rimangono segreti ma aspettavo solo il momento giusto in cui parlarne ed è arrivato. Il motivo è perché il mio percorso artistico sta per evolversi nuovamente quindi ho un po’ fatto il punto della situazione della musica prodotta finora e di tutte le esperienze artistiche. Una sorta di festeggiamento con tutte le persone che da molto tempo mi seguono.

La frase "La voce è la nostra forza" ha un significato profondo. Cosa rappresenta per te e perché hai scelto di includerla in questo brano?

Non ho mai avuto peli sulla lingua. Esprimo sempre ciò che penso, anche a costo di non essere popolare. La sincerità è per me un valore fondamentale, soprattutto quando si tratta di difendere la giustizia e la libertà. So che esporsi richiede coraggio, ma è proprio in quei momenti che si cresce e si diventa più forti. Ascolto i consigli degli altri, ma alla fine sono io a decidere quale strada prendere. La musica è un'espressione autentica di me stesso, e voglio che arrivi al pubblico in tutta la sua purezza. Per questo, la fiducia e la lealtà sono alla base di ogni collaborazione. Per farci sentire dobbiamo fare arrivare la nostra voce per quello che è, POTENTE ed AUTENTICA.

Il videoclip utilizza una clessidra come simbolo del tempo che scorre. Puoi raccontarci di più su questa scelta e sul messaggio che vuoi trasmettere con le immagini?

Ho voluto parlare del tempo nel videoclip per festeggiare questi anni di musica insieme alle persone che da tempo ascoltano la mia musica. Il passato è un bagaglio prezioso, un insieme di esperienze che ci hanno forgiato. In esso, ho seminato i semi della mia crescita, i traguardi che mi hanno reso ciò che sono oggi. Certo, ci sono stati momenti bui, ma anche quelli hanno contribuito a farmi diventare più forte. Ho imparato che i no sono spesso l'inizio di un nuovo sì. La musica è la mia voce, e con essa voglio raccontare la mia storia, le mie emozioni, le mie speranze. Voglio che le mie canzoni siano un faro nella notte, una guida per chi cerca un senso. Il video prodotto e girato dai Knowhere Studios ha rappresentato a pieno il mio concetto come avevo in testa infatti sono molto riconoscente per il loro lavoro perché hanno dato un’impronta futuristica e moderna a concetti profondi.

Il tuo sound mescola elementi pop-latin con influenze italiane contemporanee. Quanto è importante per te mantenere questa autenticità musicale?

Ascolto molta musica latina a casa, da quella più tradizionale a quella moderna quindi nel sangue ho l’essenza delle sonorità e di quel modo di cantare ma voglio guardare al futuro e anche io evolvermi con esso. Sento la necessità di osare sempre di più non solo a livello di melodie ma anche a livello vocale e sono pronto ad iniziare un nuovo percorso che definisca maggiormente la mia identità e la mia creatività. Si parte dal latino e si arriva al pop meglio se internazionale.

Guardando al futuro, quali sono i tuoi obiettivi e cosa speri di comunicare attraverso i tuoi prossimi progetti?

Sto lavorando al nuovo brano per l’inizio del prossimo anno; una canzone autobiografica d’amore con un sound ancora più ricercato e stiamo lavorando sul fronte live con il mio LATIN PROJECT con la band, spaziando tra grandi classici e i brani della mia produzione. Voglio comunicare la mia libertà e la mia forza e coinvolgere nuovi ascoltatori al mio sound.