Domenico Masiello è un insegnante e violinista. Il suo progetto musicale è un duo ''Octo Cordae'', di cui fa parte insieme alla collega Eliana de Candia. A breve uscirà il loro ultimo disco.
Fai parte del duo violinistico "Octo Cordae". Ce ne vuoi parlare? Che musica fate?
Certo. Il Duo Octo cordae, composto da Domenico Masiello ed Eliana de Candia, è una formazione cameristica nata nel 2016 presso l’accademia di perfezionamento musicale “Aldo Ciccolini” di Trani con l’obiettivo di riscoprire un genere, quello della musica da camera per due violini, oggi un pò dimenticato ma allo stesso tempo ricco di pagine musicali bellissime. Tanto è stato il tempo dedicato alla fase di preparazione, che non è finito, anzi, continua quotidianamente con impegno e tenacia. Dal 2016 abbiamo svolto un intensa attività concertistica che ci ha portato ad esibirci in importanti città italiane quali Bari, Roma, Bologna, Torino ed estere quali Lèon (Spagna) e Londra e ci ha portato anche ad incidere il nostro primo disco, Recital, edito dalla Farelive Label e diffuso a livello mondiale.
Il nostro repertorio, è molto variegato e passa dal barocco alla musica contemporanea, racchiudendo anche trascrizioni di brani operistici, tanghi e molto altro. Tra i nostri compositori prediletti un posto di riguardo lo merita il romantico Charles De Beriot, autore di un opera fondamentale per questa formazione e che noi cerchiamo sempre di portare in giro nei nostri concerti. E’ certamente il nostro punto di riferimento, sia a livello espressivo che tecnico!
Quali sono state le esperienze che vi hanno maggiormente formato?
Certamente le esperienze che ci hanno maggiormente formato sono stati gli incontri con dei grandi maestri, primo fra tutti il Maestro Carmelo Andriani che ci ha seguito in Accademia e che continua tutt’oggi a farlo con grande determinazione. Ovviamente sono seguiti corsi di perfezionamento importanti sia in Italia (con i Maestri Felix Ayo e Alesandro Milani) e in Germania (presso la Hochschule di Rostock) a puntellare ancora di più la nostra preparazione e il nostro livello. Poi, i concorsi, nazionali e internazionali hanno senz’altro rafforzato e affiattato il nostro duo, perché è proprio nei concorsi che riesci a misurare il tuo livello.
Progetti per il futuro?
Oltre all’attività concertistica, che ci vedrà in Basilicata e in Puglia in questo finire di 2019 e in tante città italiane nel 2020, stiamo lavorando al nostro prossimo disco che verrà sempre prodotto per la Farelive Label. E’ un lavoro a cui teniamo molto e che comprenderà brani di autori non molto conosciuti alla critica come Max Zenger e Robert Fuchs. In questo disco inoltre saranno contenuti anche brani di un nostro importante amico compositore, il Maestro Federico Longo. Una collaborazione questa, molto preziosa per noi e che ci permetterà di interpretare alcune sue composizioni. Un vero onore per noi!
Ci sono abbastanza opportunità live per gli artisti?
Secondo noi in Italia non ci sono abbastanza opportunità. E’ come se la nostra nazione sia rimasta indietro se confrontata con le altre nazioni europee. Oggi è sempre più difficile organizzare festival, manifestazioni musicali ed è sempre più difficile riuscire a catturare le attenzioni del pubblico.
Come vedete il futuro della musica?
Noi speriamo e ci auguriamo che la musica sia sempre portatrice di quei valori educativi che vanno verso la costituzione di una società migliore. Sono sicuramente periodi difficili per la cultura in generale, ma riteniamo che sia necessario guardare indietro e apprezzare quanto di buono si è costruito sino ad oggi per conservarlo e renderlo sempre più fruibile alle nuove generazioni.