Riccardo Ometto è un cantautore italiano. La sua mission è quella di condividere messaggi positivi, allegri. Bisogna vedere le proprie giornate come speciali e viverle a pieno. Questo è il messaggio centrale del suo nuovo singolo ''Oggi è un giorno speciale''.

Quali sono state le esperienze che ti hanno maggiormente formato?

Da un punto di vista personale la mia famiglia, che mi ha fortunatamente sempre sostenuto in quella che è la mia grande passione per la musica, mi ha trasmesso dei valori importanti quali l’onestà, l’educazione e la forza di credere nelle proprie passioni e di non mollarle mai. Da un punto di vista artistico e professionale è stato importante per me coltivare la passione che nutro per la scrittura e per la composizione delle mie canzoni cercando sempre di migliorarmi, la partecipazione come cantante e frontman in un gruppo musicale di amici per diversi anni, i Monrau (con cui ho avuto diverse soddisfazioni artistiche, come ad esempio partecipare con discreto successo a Sanremo giovani Online) e infine l’incontro con il mio attuale produttore, Nicola Albano, incontro che ha coinciso con l’inizio della mia attività di cantautore, con cui ho instaurato da subito un ottimo feeling artistico e personale e che ha saputo cogliere le mie capacità ed entrare nel mio mondo senza snaturare il mio stile, ma anzi riuscendo a valorizzare le mie canzoni.

E’ uscito il tuo singolo ‘’Oggi è un giorno speciale’’, accompagnato a un videoclip. Ce ne vuoi parlare?

Quando ho scritto “Oggi è un giorno speciale” ho pensato che mi sarebbe piaciuto comporre una canzone che potesse regalare un sorriso anche in un momento di sconforto, che ascoltandola le persone avrebbero magari pensato a qualcosa di positivo, a una persona cara, a un momento bello. Credo che la musica, le canzoni abbiano questo magico potere. Quello di cambiare in positivo uno stato d’animo. Volevo trasmettere questo messaggio anche nel videoclip e per farlo mi sono affidato ad un grande artista, Vittorio Matteucci, per quanto riguarda la sceneggiatura. Sono davvero soddisfatto del risultato finale. E’ una canzone allegra, gioiosa che trasmette un messaggio semplice ma fondamentale: siamo noi a rendere i nostri giorni e quelli delle persone che ci circondano speciali, basta solo volerlo.

Progetti per il futuro?

Sto lavorando ad alcune canzoni inedite che saranno poi raccolte in un album. La grande novità è che sarò accompagnato da un quartetto d’archi, esperienza che ho sempre desiderato vivere e che mi emoziona al solo pensiero. Questi ragazzi pur essendo molto giovani hanno già un curriculum di tutto rispetto. Oltre ad andare abitualmente in tournee in giro per il mondo vantano diverse collaborazioni importanti, ad esempio sono stati recentemente in tour con De Gregori, tanto per citare un nome a caso.

Ci sono abbastanza opportunità per giovani cantautori?

Credo che il boom del cantautorato in Italia si sia vissuto purtroppo in anni diversi rispetto ai nostri. Oggi è diventata più una missione. Bisogna essere consci del fatto che è la passione a motivarti e non il desiderio di far soldi. Esistono diversi concorsi a cui è possibile partecipare, ma dal punto di vista commerciale credo che oggi si punti di più su altri generi musicali.

Quanto conta secondo te la passione, la costanza e la motivazione per avviare una carriera musicale?

La passione è fondamentale, senza non vai da nessuna parte. E’ la lampada di Aladino che ti permette di tramutare i sogni in realtà. Io vivo per la musica. Comporre canzoni, cantare è la cosa che mi fa stare meglio ed è un’emozione costante per me scrivere una canzone, esibirmi dal vivo. Credo che ognuno di noi possieda un proprio mondo personale, un proprio universo, in cui sente di avere una predisposizione personale per qualcosa. Non credo però sia così scontato scoprire cosa realmente ti appassiona. Io mi ritengo una persona molto fortunata.

Quali sono i pro e i contro del web e i social?

Penso che il web e i social in generale siano un ottimo strumento per far conoscere ad un pubblico potenzialmente infinito le proprie peculiarità. Il rovescio della medaglia a mio parere è rappresentato dal fatto che oggi acquisire popolarità in rete non sempre è sinonimo di possedere un reale talento. I social sono comunque ormai una componente fondamentale nella vita di un artista e saperli gestire nella maniera giusta è diventata una conditio sine qua non.

Come vedi il futuro della musica?

Se ci sarà ancora la voglia di sperimentare cose nuove, se alla base di un percorso artistico ci sarà l’intento di produrre musica di valore e di sostanza che non abbia la sola ambizione di compiacere facilmente un certo target di pubblico, se verrà data più importanza alla passione e all’istinto rispetto agli interessi economici, allora per la musica vedo un futuro roseo, luminoso, meraviglioso.