Gianluca Sala, in arte Sala, è un cantautore italiano. Il suo ultimo singolo s'intitola ''Fammi dimenticare'', prodotto da Federico Nardelli.

Cos’è la musica per te?

A questa domanda immagino che quasi tutti i musicisti risponderebbero allo stesso modo; la musica è una compagna, un’amica. Proprio non riesco ad immaginare cosa sarebbe la vita senza la musica e, a volte, mi meraviglio di come molta gente riesca a passare giornate intere senza ascoltarla.

Quali sono state le esperienze che ti hanno maggiormente formato?

L’ascolto, senza dubbio. I pomeriggi da ragazzino/adolescente passati sul letto della mia camera ad ascoltare i cd dei miei artisti preferiti mentre leggevo i testi delle canzoni. Lì ho formato la mia “coscienza e conoscenza” musicale. Da li è nata la mia passione e l’interesse per tutti gli strumenti musicali. E’ come fosse stata la mia prima scuola.

Hai pubblicato il tuo singolo ‘’Fammi dimenticare’’. Ce ne vuoi parlare?

E’ una richiesta di aiuto. A volte nella vita si sente il bisogno che qualcuno, qualcosa o un evento arrivino inaspettatamente a darci un nuovo slancio o un rinnovato entusiasmo, per evitare di cadere nella nostalgia. L’errore più grande (che però capita spesso) è pensare che il meglio sia passato. Ed è cosi che diventiamo malinconici.

Quanto conta secondo te la passione, la costanza e la motivazione per avviare una carriera musicale?

Il mio è un caso atipico perché, pur non avendo mai abbandonato la musica, sono arrivato alla consapevolezza di poter pubblicare le mie canzoni soltanto da grandicello. E sono felicissimo che sia accaduto proprio ora che ho la coscienza e la maturità per fare la musica che davvero mi rappresenta. Conta la passione, la motivazione ma anche la convinzione che la propria “arte” rispecchi il vero animo del nostro essere musicisti, e non solo le mode o gli stili del momento.

Com'è il tuo rapporto con il web e i social?

Non essendo nato nell’era dei social, come i millennials, il mio rapporto con il web si è costruito e sviluppato con gli anni. A volte ho la sensazione di non avere mai la padronanza completa di questo strumento. Sembra sempre di dover rincorrere le novità per stare al passo con i tempi. Ogni anno esplode la moda di un nuovo social network (vedi TikTok) e diventa “doveroso” doversi mettere al passo con i tempi ed imparare queste nuove forme di comunicazione, che sono fondamentali per diffondere la propria musica.

Ci sono abbastanza opportunità live per gli artisti?

Non saranno mai abbastanza. Le occasioni non mancano ma ancora non abbiamo una vera cultura della musica live in Italia (sopratutto per i progetti inediti). Purtroppo dal vivo si tendono ancora a privilegiare le cover band, fenomeno che ritengo abbia ampiamente fatto il suo tempo. Un appello che vorrei fare a tutti i musicisti: basta cover, vi prego!

Come vedi il futuro della musica?

Ritengo che questo periodo musicale, con tutti gli stravolgimenti dovuti alla nascita delle piattaforme di streaming, rappresenti una grossa occasione per tutti i musicisti di “uscire allo scoperto” e pubblicare le proprie opere. Certo in quest’era di autoproduzione non è facile sostenersi economicamente, però, di contro, abbiamo l’occasione di esprimerci liberamente a livello artistico, e non è cosa da poco. Quindi voglio vedere il bicchiere mezzo pieno. Forse mi preoccupa il fatto che le nuove generazioni, a volte,  non siano molto curiose a livello musicale e si affidino troppo alle mode e ai sound del momento. Ascoltare e scoprire sono i primi passi per intraprendere la meravigliosa strada del musicista.