Aldo Mazzei è un giovane cantautore. Il 29 maggio 2020 esce il suo nuovo singolo "Re Artù", che anticipa l'EP a cui sta lavorando.

Cos’è per te la musica?

La Musica fa parte di me, vivo di lei ed essa attraverso me riesce a parlarmi. E’ un pò come due persone che si amano, che si rincorrono, che ogni tanto litigano ma poi tornano ad amarsi. Non possiamo fare a meno l’uno dell’altro e il segreto è proprio questo, amare la musica ancor prima di amare se stessi.

Quali sono state le esperienze che ti hanno maggiormente formato?

Ho iniziato a capire di voler fare Musica da piccolo. Amavo ballare, cantare, partecipare ai cori; sognavo di fare qualunque cosa che fosse collegato alla Musica. Negli anni ho iniziato a capire che il canto potesse essere la mia migliore valvola di sfogo ed ho cercato di fare di tutto. Studiare appunto canto, partecipare alla rappresentazione di alcuni Musical, partecipare a vari corsi di scrittura, stage e masterclass con Artisti che oggi sono considerati maestri della musica italiana. Ho avuto anche la possibilità di condividere il palco con alcuni di loro. Tutto questo mi ha portato a sentire il bisogno di pubblicare qualcosa di mio e nel 2018 è uscito il mio primo brano inedito dal titolo L’equilibrista. Dopo quella esperienza ho pensato a qualcosa di diverso, qualcosa di più intimo e incisivo, ho nel cassetto un pò di testi che aspettano di essere cantati.

A breve uscirà il tuo nuovo singolo “Re Artù”. Ci vuoi anticipare qualcosa?

Re Artù sono io, mi è piaciuto impersonarmi in una figura così leggendaria che negli anni ha spesso cambiato versione. Mi sono sempre sentito Re della mia vita, ed è quello che voglio trasmettere al mio pubblico. Ognuno deve poter amare se stesso, ognuno di noi deve vivere la propria vita come meglio crede, deve abbandonare il dolore e cercare di dare un senso alla propria esistenza. Dobbiamo allontanarci dalla negatività, dobbiamo combatterla e dobbiamo diventare chi desideriamo realmente, niente e nessuno deve decidere al posto nostro. Insieme a me in questo brano ci sono l’identità musicale di Ida Scarlato e di Paolo Scarpino. Con Ida oltre ad essere una cara amica ho già avuto modo di lavorare, abbiamo scritto insieme altri brani e duettato in un suo inedito oltre a condividere spesse volte il palco. Mentre con Paolo Scarpino abbiamo iniziato un lungo percorso di produzione musicale e Re Artù è solo l’inizio.

Quanto conta secondo te la passione, la costanza e la motivazione per avviare una carriera musicale?

Siamo nel 2020, le passioni ormai sono facilmente condivisibili anche grazie ai social. Io sono un ragazzo che la pensa un pò alla vecchia maniera; per me bisogna studiare e non va bene improvvisarsi musicisti. Bisogna fare gavetta, capire la giusta strada provando e sperimentando. La stessa cosa vale anche con le altre arti che abbiamo nel mondo. La recitazione come la danza, ci deve sempre essere un grande studio dietro.

Qual è il messaggio che vuoi comunicare attraverso le tue canzoni?

Speranza, bisogna sempre sperare che ognuno di noi possa avere una vita migliore. Tutto dipende da noi, non possiamo amare il prossimo se prima non riusciamo ad amare noi stessi. La vita è un dono prezioso, non deve essere sprecato. Bisogna fare del bene, bisogna diffondere il bene. Nella mia vita il buono vince sempre, mi piace trasmettere tutto questo, voglio un mondo positivo e giusto.

Com'è il tuo rapporto con il web e i social?

Sono da sempre amante del web, lo utilizzo assiduamente da quando avevo circa 15 anni. Passo diverse ore della mia giornata sui social, curo la mia immagine virtuale ed è proprio grazie al mondo dei social se oggi molti artisti come me hanno un nome che scala le classifiche musicali. Quindi per ora diffondo la mia musica sui social e si spera poi possa essere ascoltata anche altrove.

Cosa dobbiamo aspettarci per il futuro della musica?

Non so proprio rispondere a questa domanda, siamo costantemente immersi nei cambiamenti. Non sappiamo mai cosa aspettarci anno dopo anno, bisogna vivere la musica alla giornata e bisogna essere versatili; questa per me è il giusto modo per rimanere al passo con i tempi per non farci trovare impreparati domani.