Andrea Degeribus è il chitarrista della band Noveis. Il loro ultimo album s'intitola "Il mondo non è un posto silenzioso".
Fai parte della band Noveis. Com'è nata la vostra band? Che musica fate?
Nasciamo più di 15 anni fa.... avevamo cominciato con le cover incentrate sul brit pop. Poi come al solito non ci si trova mai d'accordo su quali fare e quali scartare e per ovviare a tutto ciò ho portato quattro canzoni in sala prove in italiano, sono piaciute e da lì è partito tutto. Un pop rock italiano che nel tempo si è evoluto e che teneva conto delle influenze di ogni componente che si alternava nella band.
Quali sono state le esperienze che ti hanno maggiormente formato?
Ho sempre ascoltato un sacco di musica ma non ho avuto mai interesse a suonare la chitarra e mettere su una band. L'arrivo degli Oasis ha fatto scattare qualcosa che forse c'era già e doveva solo essere innescato.
Quali sono i tuoi progetti attuali e per il futuro?
Dall'inizio dell'anno stiamo promuovendo il nostro ultimo album "IL MONDO NON E' UN POSTO SILENZIOSO" che è uscito il 22 febbraio e nel contempo stiamo scrivendo i pezzi per il prossimo lavoro. All'orizzonte ci sono contatti con alcune etichette discografiche indipendenti che hanno manifestato interesse al nostro progetto e che potrebbero aprire scenari nuovi per i Noveis... stiamo alla finestra.
Riguardo la diffusione della musica inedita. Quali sono le difficoltà per una band che vuole proporre la propria musica ai locali, club, eventi live?
I locali e i club devono giustamente guardare al proprio tornaconto e dare un minimo di rimborso spese ad una band e la maggior parte delle volte subordinato all'affluenza della serata. E' soprattutto una questione di cultura del pubblico a cui non interessa nulla di sentire musica nuova e preferisce le solite cover.
Com'è il tuo rapporto con il web e i social?
Ci dobbiamo convivere... per sopravvivere una band al giorno d'oggi deve avere giornalmente a che fare con questi strumenti.
Autoproduzione oggi. Quale la tua visione?
Noi dall'inizio ci siamo sempre mossi in questa direzione un pò per scelta e un pò perchè portati dagli eventi. Mantenere una certa autonomia è un qualcosa che ci ha sempre contraddistinti. Come ti dicevo adesso è arrivato forse il momento di sentire cosa hanno da proporci alcune realtà indipendenti.
Come vedi il futuro della musica?
Finchè ci sarà voglia di scrivere musica non ci saranno problemi.