Quello che contraddistingue questo album “Empty kitchen” della band AllConverse, è la voglia di non seguire delle logiche del mercato musicale, e il voler essere in controtendenza, lo si intuisce dall’ascolto delle tracce, dal loro stile di musica, anche il loro nome AllConverse fa riferimento a questo.
Non è sicuramente un album commerciale fatto per le masse e per accattivarsi un grande pubblico, cercando di seguire le tendenze del momento. Il sound del disco è retro, con uno sguardo verso la storia delle rock band degli anni 90, che ne hanno influenzato la composizione e lo stile.
L’album presenta tracce dal vivo e tracce registrate in studio, tra cui tre inediti Live Lo-Fi e delle cover, la maggior parte rock. C’è “Jolene”,che è strumentale, suonato con la chitarra classica e un sound dolce, ed acustico.
L’ultima traccia “Sail Storm” è differente dalle altre, sembra improvvisamente di ascoltare un altro disco, ti catapulta in una nuova dimensione… molto più leggera, più soft, più malinconica… dove dalle chitarre e suoni distorti si passa al suono del pianoforte. Il brano è completamente strumentale, rispecchia sonorità e suoni tipici delle colonne sonore.
Anche le registrazioni dell’album confermano il loro essere contrari alla musica pop - rock commerciale. La maggior parte dei brani sono stati registrati con una vecchia videocamera digitale durante una sessione di prove. Le uniche registrate in studio sono "You know you’e right" e “Sail Storm”.
Nell’album vengono toccate molte tematiche sociali, il degrado sociale, la sofferenza, la crisi economica, il declino sociale, come nel brano “Empty kitchen”. Altri temi trattati sono l’amore, la crisi coniugale, e si soffermano su come è importante seguire la propria vocazione, ciò che ci appassiona veramente e non affidarci a una vita che non ci soddisfa, come nel brano “Alice in Wonderland”.
“La musica – ha affermato la band - è morta ormai da anni, il rock non se lo fila quasi più nessuno, i locali sono quasi tutti semi deserti, le discoteche sono piene”, quando eravamo più giovani negli anni 90/2000 esisteva ancora il mondo dell’underground e c’erano molte band che suonavano liberi e la gente pogava di più”, oggi salvo qualche club non esiste più tutto questo, quindi pubblicando l’Album “Empty Kitchen” abbiamo voluto pubblicare un disco diverso dai soliti, grezzo, in Lo-Fi, cercando di riportare alla luce un suono duro ma allo stesso tempo melodico, con chitarra elettrica e batteria. La nostra musica è molto apprezzata in Sud America e negli ultimi due anni sui social abbiamo registrato un forte incremento di amici che ogni giorno iniziano a seguirci”.
“Empty kitchen” si distingue proprio per una discreta varietà di suoni e generi. Si può dire che la loro musica e il loro messaggio è un inno alla libertà. L’album è formato da 6 tracce, ed è possibile trovarlo sulle piattaforme digitali, come Spotify e Itunes.
Chi sono gli artisti?
Attualmente la band è formata da Luigi S. (Batteria), Fabio P. (Basso) e Lorenzo R. (Chitarra/voce/testi).
Gli AllConverse nascono a Genova nell’ormai lontano 2005, il progetto inziale era una cover band chiamata “Castle Rouch”, poi “Standbye Castle”, un gruppo di amici ventenni appassionati di rock anni 70 e 90. Dopo qualche anno, nel 2012 entrambi i progetti si sciolgono per incomprensioni interne e i componenti decidono di intraprendere strade musicali diverse. Lorenzo, chitarrista cantautore con influenze Alt Rock anni 90 (Smashing Pumpkins, Nirvana, Alice in Chains, Pixies , Sonic Youth, Metallica) e alcuni cantautori italiani (De Andrè, Guccini, De Gregori..), decide di continuare la propria strada da solo, accollandosi per anni l’intero affitto una piccola sala prove, luogo in cui ha portato avanti altri progetti musicali, iniziando a incidere i primi brani inediti in italiano, “Empty kitchen”, “Prendimi” e “Alice in Wonderland”. Nel Febbraio 2018, in collaborazione con un amico batterista, Lorenzo fonda gli AllConverse, “tutto al contrario”, e pubblica un disco controcorrente in piena era streaming digitale, intitolato “Empty Kitchen”, cucina vuota.