Gli artisti La Jovenc e Nei Shi hanno collaborato al disco “Gardenia - Ten Contemporary Songs In Homage To Billie Holiday”.

Quali sono state le esperienze che vi hanno maggiormente formato?

Alessandro: Numerose, sia a livello di studi sia come progetti musicali la versatilità è la mia caratteristica principale, i miei progetti musicali hanno riguardato la commistione tra vari generi, penso al mio primo gruppo, Transgender, che faceva un rock sperimentale, e al secondo, un tributo a Secondo Casadei realizzato mischiando jazz, rock, ed elementi di derivazione classica. Anche come studi direi che il jazz, il rock e la sperimentazione intesi nel senso più ampio del termine sono le cose che mi hanno formato di più.

Giovanni: Le cose che mi hanno formato sono state la mia sete di apprendere, la voglia di ascoltare e di rifare ciò che stavo ascoltando. Nel 1988 comprai un 4 piste, poi circa nel 1995 un campionatore, poi il computer, e passo dopo passo ho imparato ad esprimermi nei nuovi linguaggi. Quindi aldilà di nomi, potrei citare Hendrix, il free jazz, la musica classica, l’elettronica anni ’90, il teatro di Pina Bausch…mi ha formato il desiderio di conoscere.

È uscito il vostro nuovo disco “Gardenia - Ten contemporary songs in homage to Billie Holiday”. Ce ne volete parlare?

Alessandro: Il progetto nasce durante alcune jam session nelle quali suonavamo brani di Billie, poi sviluppando questa idea abbiamo pensato di riarrangiarli tenendo conto delle molteplici influenze musicali che ci appartengono.

Giovanni: Avevo spesso inserito qualche brano di Billie nei miei lavori precedenti. Ciò che mi ha ispirato all’inizio è stata la chitarra di Alessandro, semplicemente mettere la voce sui pezzi suonati acustici... per me è stato molto rilassante. Poi nella realizzazione il progetto si è fatto sempre più sfaccettato ed intenso.

Sarà previsto un tour?

Alessandro: Stiamo organizzando delle date a partire da settembre, per ora siamo ancora concentrati sulla promozione dell’album con giornalisti e radio, video e interviste, ma ci farà molto piacere presentare questi brani anche dal vivo. Sarà anche l’occasione per suonare qualcosa dai nostri album precedenti (che abbiamo realizzato prima di questa collaborazione).

Quanto conta la passione, la costanza e la motivazione per avviare una carriera musicale?

Alessandro: Decisamente molto, nel mio caso avendo progetti anche molto diversi l’uno dall’altro il rischio è di essere dispersivi, ma mi piace fare cose diverse. Inoltre sono da molti anni insegnante di chitarra e musica di insieme, questa è una parte del mio lavoro che amo molto.

Giovanni: Conta molto ovviamente. D’altronde come dice il saggio non è la meta, è il percorso. E infatti molte persone suonano per tutta la vita, perchè la musica fa parte del loro percorso di vita. Anche per me, quindi, la musica è una parte del vivere.

Qual è il messaggio che volete comunicare attraverso la vostra musica?

Alessandro: In questo album il messaggio è l’apprezzamento per Billie Holiday, una cantante che entrambi amiamo molto, ma con i nostri arrangiamenti vogliamo dare nuova vita a questi brani rendendoli anche attuali, pur rimanendo in qualche modo fedeli allo spirito originale. Questa operazione è da parte nostra sincera, crediamo di valorizzare questa musica se la arricchiamo con le nostre influenze musicali.

Giovanni: Il messaggio può essere anche non programmatico... in questo caso se canti e suoni il repertorio di Billie Holiday, i suoi testi, crei le musiche per dare loro una nuova dimensione e lo fai con passione… il messaggio è di affetto, di passione. E di condivisione di ciò che hai creato con cura.

Com’è il vostro rapporto con il web e i social?

Alessandro: Cerchiamo di prendere il meglio da questi nella diffusione della nostra musica e nei contatti con tanti altri musicisti e appassionati.

Giovanni: Sinceramente per me è stancante e dispersivo. Cerco di fare il possibile per sfruttare il mezzo, ma non sono bravo.

Cosa possiamo aspettarci per il futuro?

Alessandro: Stiamo realizzando una video intervista per spiegare meglio cosa ci ha portato a creare questo progetto, e in quella situazione suoniamo anche un brano (l’ultimo dell’album, I’ve got it bad, solo chitarra e voce), inoltre vorremmo realizzare nel prossimi mesi un secondo video dopo il singolo He’s funny that way. A parte questo la cosa più importante sarà presentare questo progetto dal vivo e in questa direzione ci stiamo muovendo.

Giovanni: Vediamo dove ci porterà Gardenia. Sicuramente nel futuro c’è la musica.