Dopo il successo di di "In Bilico", brano che l’ha condotta alle finali del prestigioso Festival di SanNolo conquistando l'approvazione unanime del pubblico e il plauso di una serie di illustri giurie d’eccezione, GRACE torna nei digital store con "Peggiore Mostro" (Meraki/Keyrecords/ADA Music Italy), singolo con cui affronta la dualità dell'amore e dell'odio, dipingendo con la sua vocalità unica e istantaneamente riconoscibile le emozioni contrastanti che caratterizzano le relazioni umane.
Una svolta audace e innovativa nel suo percorso artistico, un viaggio emozionante tra le ombre di un amore che si trasforma nel peggiore degli incubi, un tuffo coraggioso nelle sfide di una relazione tormentata che oscilla tra l’intensità del desiderio e l'abisso del rancore e della frustrazione. Con un sound rivoluzionario che unisce il drum and bass a ritmi coinvolgenti, GRACE guida gli ascoltatori in un mondo in cui il confine tra bene e male, legami catene, libertà e ossessione, si fa sempre più labile. La sua voce potente e ricca di colori diventa veicolo di un messaggio universale, ritraendo la lotta interiore che molti hanno affrontato nel silenzio delle proprie esperienze.
«Con “Peggiore Mostro” – dichiara GRACE - ho voluto spingermi oltre, ricercando non solo nuovi suoni, ma anche le complessità interiori che spesso preferiamo lasciare inesplorate. Questo brano nasce da una profonda riflessione personale sulla natura dell'amore, su come possa evolversi, talvolta, in qualcosa che non riusciamo più a riconoscere. È una canzone che parla di vulnerabilità, di come l'intimità possa trasformarsi in un campo di battaglia, in un terreno arido e sterile dove le parole non dette diventano l’inno di battaglie perdute. Attraverso la musica, ho cercato di dare voce a quelle sensazioni contrastanti, sperando di offrire conforto a chiunque si sia mai sentito perso tra le onde di un amore complicato. “Peggiore Mostro” è il mio modo di dire che non siamo soli nelle nostre lotte, che anche nei momenti più bui possiamo trovare una luce che ci indichi la via d’uscita».