“Visioni”, il nuovo singolo degli IFAD, può essere considerato un autentico inno alla vera essenza degli artisti. Nel testo, che definire soltanto profondo sarebbe forse riduttivo, si parla della capacità dei poeti, grazie alla loro sensibilità sopraffina, di andare oltre i confini spaziali e temporali: riuscendo quindi a guardare la realtà con un occhio critico, ma, altresì, più aperto. I veri artisti, infatti, poeti e non solo, devono cercare, per quanto difficile possa essere, di andare ben oltre le tendenze dominanti, che spesso sono anche piuttosto monotone: per dare, invece, libero sfogo a quello che davvero sentono il bisogno di comunicare. E gli IFAD ne fanno da testimoni!
Del resto, come sosteneva Thomas Mann, un artista, un artista vero e non uno la cui professione borghese sia l'arte, uno predestinato e condannato, lo si riconosce tra mille, anche con uno sguardo non molto esperto. Nel suo viso, infatti, si legge il senso dell'isolamento e dell'estraneità, la consapevolezza di essere riconosciuto e osservato, qualcosa di regale e di smarrito nello stesso tempo. Qualcosa di simile si può osservare nei tratti di un principe, che cammini tra la folla in abiti borghesi.
Venendo alla musica, abbiamo un brano dalle sonorità accattivanti, ben strutturato nel quale si passa, in modo davvero magistrale, da parti più melodiche a parti più energiche. Si tratta di una scelta, solo apparentemente ovvia, ma che nasconde una forma di originalità che in realtà sembra quasi voler dare l’idea del cammino spirituale intrapreso dal poeta, tentato di omologarsi agli altri ma che poi, facendosi forza, riesce invece ad intraprendere il viaggio verso la propria reale autenticità: un vero viaggio, di quelli che non consistono, come diceva Marcel Proust, nel cercare nuove terre, bensì nell’avere nuovi occhi.
In conclusione, abbiamo un brano che può, a tutti gli effetti, fungere da incentivo per tutti coloro che sognano una carriera artistica, in qualsiasi ambito, oltrepassando ciò che il mondo ci costringe a vivere senza alcuno scopo apparente. Ascoltare per credere!