Max De Lorenzis è un giovane cantautore italiano. Il suo nuovo album s'intitola "La 5° Casa".
Quanto le tue origini pugliesi influenzano il tuo modo di fare musica e i temi che affronti?
Le mie radici pugliesi sono una fonte inesauribile di ispirazione per la mia musica. La Puglia, con la sua ricca tradizione culturale e musicale, ha plasmato profondamente la mia sensibilità artistica. Nei miei brani, cerco di catturare l'essenza della mia terra: la passione, la forza e la resilienza tipiche del popolo pugliese. Tuttavia, la mia musica non si limita a questi confini geografici. Cerco di fondere le mie origini con influenze globali, creando un sound che possa parlare a un pubblico internazionale pur mantenendo un legame profondo con le mie radici.
“La 5° Casa" è un titolo intrigante: puoi raccontarci qualche aneddoto dal processo creativo o dalla produzione di questo album?
'La 5° Casa' rappresenta per me quel luogo interiore dove si incontrano tutte le nostre esperienze, sogni e paure. Durante la creazione dell'album, ho vissuto un periodo di profonda introspezione. Ricordo una notte in cui, frustrato per un blocco creativo, sono uscito a camminare sulla spiaggia. Il suono delle onde mi ha ispirato la melodia di quello che poi è diventato uno dei brani chiave dell'album. Quel momento mi ha fatto capire che la vera ispirazione nasce quando ci permettiamo di essere vulnerabili e in ascolto del mondo che ci circonda.
Quali temi principali affronti nell'album e cosa speri che gli ascoltatori portino con sé dopo averlo ascoltato?
L'album esplora temi come l'amore nelle sue molteplici sfaccettature, la ricerca di sé stessi in un mondo in rapido cambiamento, e il coraggio di perseguire i propri sogni nonostante le difficoltà. Spero che chi ascolta 'La 5° Casa' possa trovarvi un rifugio emotivo, un luogo dove sentirsi compresi e meno soli. Vorrei che l'album ispirasse le persone a guardare dentro di sé con onestà e a credere nella forza trasformativa dei propri sogni, proprio come ho fatto io nel mio percorso indipendente.
Tra i quattro singoli estratti dall'album, c'è uno che senti più vicino al tuo cuore? Qual è la sua storia?
"'Ciao come stai?' ha un posto speciale nel mio cuore. Non solo per il successo inaspettato che ha avuto, raggiungendo la prima posizione in classifica, ma soprattutto per il processo di creazione. Questo brano è nato in un momento di profonda connessione con me stesso e con gli altri. Volevo esplorare come dietro a una domanda apparentemente semplice si nascondano spesso universi di emozioni non dette. Il fatto che sia diventato il mio primo numero uno mi ha dimostrato che quando si crea con autenticità, le persone lo percepiscono e rispondono."
Chi sono i tuoi artisti o band di riferimento? Come hanno influenzato il tuo stile musicale?
Le mie influenze musicali sono molto diverse e hanno contribuito a plasmare il mio stile unico. Artisti come Anna Oxa, Sade, Nelly Furtado e Mango mi hanno ispirato con la loro capacità di fondere generi diversi e di esprimere emozioni profonde attraverso la musica. George Michael e Christina Aguilera mi hanno insegnato l'importanza di una voce potente e versatile. Alanis Morissette e Indila mi hanno mostrato come si possa essere autentici e vulnerabili nei testi. Le Spice Girls e Michael Jackson mi hanno trasmesso l'energia e il carisma necessari per coinvolgere il pubblico. Artisti come Blood Orange e Duffy mi hanno ispirato con il loro approccio innovativo alla produzione musicale. Infine, Antonello Venditti mi ha insegnato l'arte di raccontare storie attraverso la musica. Cerco di integrare tutti questi elementi nel mio stile, creando qualcosa di unico e personale.
La tua musica alterna italiano e inglese, come mai questa scelta? Ci sono differenze nel modo in cui ti esprimi in queste due lingue?
La scelta di alternare italiano e inglese riflette la mia visione della musica come linguaggio universale. L'italiano mi permette di esprimere sfumature emotive più intime e legate alla mia cultura, mentre l'inglese mi offre una palette espressiva diversa, forse più diretta. È interessante notare come alcuni concetti prendano vita in modo completamente diverso nelle due lingue. Questa dualità linguistica mi permette di esplorare diverse parti di me stesso e di connettermi con un pubblico più ampio, superando i confini nazionali.
Hai già progetti o collaborazioni in programma? Puoi darci qualche anticipazione?
Al momento ho diversi progetti in cantiere. Innanzitutto, ho intenzione di estrarre altri due singoli dall'album 'La 5° Casa', per dare ulteriore visibilità a brani che credo meritino attenzione. Subito dopo, ho in programma di creare un album di remix de 'La 5° Casa', che sarà un modo interessante per reinterpretare e dare nuova vita ai brani dell'album, magari coinvolgendo anche altri artisti e produttori.
Parallelamente, sto accumulando canzoni per un futuro album di inediti. È un processo creativo entusiasmante, ma ho deciso di prendermi un lungo periodo di pausa prima di pubblicarlo. Sto per compiere 30 anni e sento che sarà il momento perfetto per chiudere un capitolo della mia vita e aprirne uno nuovo.
Questa pausa mi permetterà di riflettere, crescere e tornare con nuove prospettive e idee fresche. Credo che questo tempo di introspezione e rinnovamento sarà fondamentale per la mia evoluzione artistica e personale. Quando tornerò, sarà con un album che rappresenterà pienamente questa nuova fase della mia vita e della mia carriera.
Qual è il tuo sogno più grande come artista? Dove ti vedi tra cinque anni?
Il mio sogno più grande è quello di creare musica che possa davvero fare la differenza nella vita delle persone, che possa essere un catalizzatore di cambiamento e di crescita personale. Tra cinque anni, mi piacerebbe vedere la mia musica raggiungere un pubblico globale, mantenendo però sempre quell'autenticità e quella connessione diretta con gli ascoltatori che ho coltivato fin dall'inizio. Sogno di poter collaborare con artisti che ammiro e di poter utilizzare la mia piattaforma per sostenere cause importanti, specialmente legate alla mia terra d'origine.
Qual è stato il feedback più emozionante che hai ricevuto da un fan o da un ascoltatore?
Recentemente, ho ricevuto un messaggio da una ragazza che mi ha profondamente commosso. Mi ha scritto che la mia canzone 'Lasciati andare' l'aveva aiutata a superare un periodo molto difficile della sua vita, dandole la forza di affrontare le sue paure e di aprirsi di nuovo all'amore. Mi ha anche detto quanto fosse fiera di me per aver raggiunto la top 50 di iTunes Italia con il mio album 'La 5° Casa', sottolineando come, senza il supporto di major discografiche, la mia musica stesse dando i suoi frutti. Sapere che la mia musica può avere un impatto così profondo nella vita delle persone, e vedere il riconoscimento del mio duro lavoro come artista indipendente, sono le ragioni per cui continuo a fare questo lavoro con passione e dedizione. È in momenti come questi che sento di aver trovato il mio scopo come artista.
Chi è l'artista?
Cantautore pugliese nato a Brindisi il 23 maggio 1995. Senza il supporto di major discografiche, il 15 marzo 2024 ha pubblicato l'album di debutto "La 5° Casa", raggiungendo la top 50 di iTunes Italia e oltre 500.000 ascolti su Spotify.
Dei quattro singoli estratti, tre hanno raggiunto la Top 10 nelle classifiche indie e italiana mentre il terzo singolo, "Ciao come stai?", ha conquistato la prima posizione, segnando la prima numero 1nella carriera di Max rimanendo per tre settimane consecutive nella classifica video indipendenti emergenti italiana e consolidando la sua posizione nel panorama musicale emergente.
È l'unico cantante indipendente pugliese con un singolo in italiano ("Lasciati andare") e uno in inglese ("Whole Lot Of Love"), entrambi con oltre 200.000 ascolti su Spotify, dimostrando versatilità e appeal internazionale.
Il percorso artistico di Max testimonia come la passione per la musica e la sincerità espressiva possano toccare i cuori delle persone, creando connessioni autentiche e ispirando altri a seguire i propri sogni con coraggio e determinazione.