Umberto Ti è un cantautore italiano. Il suo ultimo EP ''Non credo basterà" è il suo terzo lavoro, composto da 5 canzoni.

Com'è nata la tua passione per la musica?

La passione per la musica è arrivata in giovane età quando mia nonna mi fece ascoltare un disco di Fabrizio De André. Poi mio padre mi regalò la prima chitarra e da lì, cominciai a comporre canzoni.

Quali sono state le esperienze che ti hanno maggiormente formato?

Quando iniziai a collaborare con Giuliano Dottori (produttore anche dei miei precedenti album) mi resi conto di cosa significasse veramente creare un progetto, comporre, registrare.
Fondamentale ed indimenticabile l'esperienza dei primi live...  ero molto emozionato nel presentare le mie canzoni davanti ad un pubblico curioso.

Hai pubblicato il tuo EP "Non credo basterà". Ce ne vuoi parlare?

“Non credo basterà” è il mio terzo lavoro, un'Ep di cinque canzoni che, con le sue sonorità più acustiche, si differenzia dal mio album precedente intitolato “Alaska”.
Ho voluto fortemente aprirmi a sonorità da me ancora inesplorate facendo uso di strumenti etnici come il bouzouki nonché il sax, suonato da Moreno Falciani.

Sei aperto alla sperimentazione?

Sì devo dire che mi piace proprio sperimentare, provare... basti pensare che l'ultimo album era molto elettrico. In “Non credo basterà” ci sono batterie che diventano percussioni, sax ma anche molti altri fiati.

Com'è il tuo rapporto con il web e i social?

Uso i social principalmente per promuovere il mio progetto musicale ma, questi strumenti che non solo permettono di farsi conoscere e condividere la propria musica, sono un'ottima fonte di divulgazione di notizie interessanti che toccano diversi ambiti ed iniziative culturali. Basta saper selezionare bene.

Ci sono abbastanza opportunità live per gli artisti?

Per quanto riguarda la mia area: Padova e dintorni, sono diversi i locali che organizzano eventi musicali e, ora come ora, il cantautorato italiano è in piena rivalutazione.
Ho avuto modo di incontrare titolari di locali disponibili e aperti a nuovi tipi di musica.

Come vedi il futuro della musica?

Sono ottimista, ci sono molte proposte musicali che escono ogni giorno, la scena musicale è viva.
Il ruolo fondamentale di una canzone è quello di lanciare un messaggio e raccontare una storia con un'anima.