Il cantante e ballerino Raf MC ha annunciato l'uscita del suo nuovo singolo "Amándote", che uscirà il 22 gennaio 2021 su tutte le piattaforme digitali.
Quali sono state le esperienze che ti hanno maggiormente formato?
Ho iniziato la mia carriera giovanissimo e all'età di 15 anni già mi esibivo in alcune feste private della mia città San Benedetto Del Tronto mentre a 18 anni ho iniziato a lavorare come vocalist nella discoteche locali per poi continuare per 15 anni a collaborare con i principali club del centro Italia come vocalist ed animatore e sicuramente questa gavetta mi è servita molto per saper gestire un palco ed il rapporto con il pubblico di ogni età. La mia passione per la musica ed il canto mi hanno portato nel 2012 negli Stati Uniti dove ho incontrato tantissimi artisti e produttori di talento e nel 2016 a Miami ho iniziato a collaborare con il Dj & Producer Francis Benavides che, data la sua decennale esperienza, mi ha insegnato tanti segreti dell’industria discografica che ignoravo e sono stati molto utili nel proseguo della mia carriera.
E' uscito il tuo nuovo singolo “Amándote”, in lingua spagnola. Ce ne vuoi parlare?
Il brano è frutto di una collaborazione con il Producer Statunitense Jackel DJ. Amándote è una poesia in musica dalle tonalità latine che diventerà un dono speciale a poche settimane da San Valentino , un vero e proprio abbraccio tramutato in musica, dedicato a tutti gli innamorati. La canzone sarà poi accompagnata dal videoclip, diretto da Marco Cantone, regista emergente partenopeo dove sarò immerso in un'atmosfera intima che si sposa alla perfezione con la dolcezza del brano.
Progetti per il futuro?
Situazione Covid permettendo ad Aprile tornerò in Tour negli Stati Uniti con diversi eventi nelle principali capitali Statunitensi : New York , Los Angeles , San Francisco , Dallas , Houston , Miami , Cincinnati e Chicago dove presenterò anche il nuovo brano Amándote oltre agli altri successi del passato come Muevete, Pista Caliente, Mamma Mia, Baila e Porque, quest’ultimo in collaborazione con il Cantautore Gianluca Capozzi, a distanza di soli 6 mesi dall’uscita ha già ricevuto la prestigiosa stella sulla piattaforma iTunes.
La danza quanto ha influenzato il tipo di musica che crei?
Ho iniziato a praticare danza molto piccolo, la mia carriera come ballerino di danza moderna è iniziata all'età di soli 13 anni lavorando con varie compagnie di danza in Italia ed esibendomi professionalmente fin dall'età di 15 anni. A 17 anni ho iniziato a viaggiare per studiare con maestri internazionali di danza caraibica a New York e Cuba come Franklin Diaz, Maykel Fonts, Eddie Torres e Pietro Mingarelli. Questa contaminazione di generi e la passione per la danza che tutt’ora vive in me mi fa creare brani che oltre ad essere ascoltati possano essere ballati da chi li ascolta.
Qual è il messaggio che vuoi comunicare attraverso le tue canzoni?
Ogni brano che compongo nasce in situazioni quasi sempre improvvise e diverse l’una dall’altra e ogni volta lascio che sia la mia anima a comporre, la mia mano a scrivere ed il mio corpo si muova poi su ciò che ho composto e se il risultato mi piace vado subito in studio per registrare. La speranza e che poi tutti coloro che ascoltino il brano abbiano le stesse sensazioni provate da me.
Com'è il tuo rapporto con il web e i social?
Come molti dei miei coetanei sono cresciuto nell’era dei social media e quindi credo sia opportuno restare al passo con i tempi e dedico sempre un oretta della mia giornata ad aggiornare i miei profili Instagram & Facebook , rispondere alle domande dei miei followers e cercare di interagire sempre con loro che sono la linfa vitale della mia carriera e non smetterò mai di ringraziarli per il loro supporto.
Cosa dobbiamo aspettarci per il futuro della musica?
Se parliamo della ‘musica in sé’ sono convinto che continuerà ad occupare gran parte delle nostre giornate ed essere per molti il traino emotivo in questo periodo di pandemia, perché se la intendiamo come ambito lavorativo, siamo di fronte ad un settore completamente fermo ed a farne maggiormente le spese i concerti, gli eventi e i festival. La speranza è che si possa riprendere il prima possibile, ma le possibilità di tornare alla normalità appaiono remote. Sicuramente in futuro dovremo rinunciare alla spettacolarità degli eventi musicali ai quali siamo abituati, a favore di una dimensione più intima e raccolta.