L'album “The Lockdown Sessions” di Elton John è stato pubblicato il 22 ottobre 2021. Si tratta di un lavoro durato per più di un anno e mezzo, frutto di registrazioni a distanza fatte durante la pandemia di COVID-19, da qui il nome "The Lockdown Sessions". Lo stesso artista ha ammesso che fare le registrazioni con tutte queste regole e restrizioni è stata una novità per lui, ma ciò non l'ha fermato a procedere con la lavorazione dell'album.
Collaborazioni
Elton John ha lavorato a questo album per più di un anno e mezzo, registrando le canzoni a distanza e collaborando con vari artisti del panorama musicale mondiale. L'album è composto da 16 tracce, tra cui 10 inedite e altri brani già pubblicati precedentemente come "Learn To Fly", pubblicata a giugno del 2020; "Chosen Family", il duetto di John con Rina Sawayama; la cover di John di " It's a Sin" dei Pet Shop Boys insieme a Years & Years, pubblicata a maggio 2021; la canzone "The Pink Phantom" dei Gorillaz; "Nothing Else Matters" con Miley Cyrus e "One of Me" con Lil Nas X.
Ha collaborato anche con Charlie Puth, Brandi Carlile, Stevie Nicks, Stevie Wonder, Glen Campbell, Nicki Minaj, Young Thug, Eddie Vedder e tanti altri.
Singoli
"Cold Heart", in collaborazione con Dua Lipa, è il singolo che ha anticipato l'album. Il singolo è stato musicato e scritto da Elton John, Bernie Taupin, Nicholas Littlemore, Peter Mayes e Sam Littlemore. Tradotto in italiano significa "cuore freddo", che racchiude tutte le delusioni del passato di entrambi gli artisti, sia nella sfera personale che amorosa.
Altri due singoli dell'album:
- "After All" con Charlie Puth
- "Finish Line" con Stevie Wonder
Temi trattati
Con l'album "The Lockdown Session", l'artista è tornato alle sue radici di session man. In un periodo di forte isolamento sociale è ancora più grande il desiderio di unione, ed è questo il messaggio che vuole dare.
Anche se a distanza, musicalmente è riuscito a collaborare con numerosi artisti, e a sentirli in qualche modo vicini. Il risultato? Un viaggio musicale attraverso generi diversi.
L'artista ha rivelato sull'album:
"L'ultima cosa che mi aspettavo di fare durante l'isolamento era fare un album. Ma, mano a mano che la pandemia andava avanti, continuavano a spuntare progetti una tantum. Alcune delle sessioni di registrazione dovevano essere fatte a distanza, via Zoom, cosa che ovviamente non avevo mai fatto prima. Alcune sono state registrate con regole di sicurezza molto severe. La cosa certa è che tutte le tracce su cui ho lavorato erano davvero interessanti e diverse, roba che mi ha portato fuori dalla mia comfort zone in un territorio completamente nuovo", ha raccontato, spiegando poi: "E ho capito che c'era qualcosa di stranamente familiare nel lavorare in questo modo. All'inizio della mia carriera, alla fine degli anni 60, ho lavorato come session man. Lavorare con diversi artisti durante il lockdown mi ha ricordato questo. Avevo chiuso il cerchio: ero di nuovo un session man. Ed era ancora uno sballo".