Doppio Passo sono un duo musicale. Il loro nuovo singolo s'intitola "Quando c'era Totti".
Quali sono state le esperienze che vi hanno maggiormente formato?
Le esperienze che ci hanno maggiormente formato sono state tutte quelle in cui ci siamo scontrati e abbiamo preso per mano la musica, o meglio, che lei ha preso per mano noi. Veniamo da due percorsi differenti ma la voglia di condividere una passione e l’esigenza di comunicare ciò che viviamo quotidianamente ci ha portato a formare questo duo. Alla base di tutto mettiamo la trasparenza delle nostre parole, che devono essere le parole di ogni persona, i passi sui quali tutti almeno una volta nella vita cadiamo.
È uscito il vostro singolo "Quando c'era Totti". Ce ne volete parlare?
La traccia "Quando c'era Totti" in realtà è una dedica. Totti nell'intenzione del brano non è solo il capitano eterno della Roma bensì un simbolo, una metafora utilizzata dai due artisti, entrambi romanisti, per ricordare i tempi passati della gioventù e dell'adolescenza, per ricordare qualcuno che se n'è andato lasciando in noi una passione.
Progetti per il futuro?
Il progetto è valido e solido, non si ferma ai singoli usciti, c’è molto altro. Siamo amici prima che cantanti, vogliamo continuare a lavorare insieme perché c'è sintonia. E' bello vedere come ogni volta che c'è da prendere una decisione alla fine siamo sempre d'accordo.
Quanto conta secondo voi la passione, la costanza e la motivazione per avviare una carriera musicale?
La passione è tutto. La musica deve far vibrare e far provare emozioni. Non facciamo musica perché va di moda ma perché sentiamo il bisogno di farla. Sentiamo la necessità e la vocazione e abbiamo la capacità di raccontare quello che proviamo dentro, l'arte in ogni sua forma è la voce dell'anima. La costanza è importante, nel mercato musicale odierno non conta soltanto il talento o il messaggio ma tanti altri fattori incidono e sicuramente la produttività di un artista soprattutto se emergente incide tanto sulla sua carriera.
Qual è il messaggio che volete comunicare attraverso la vostra musica?
Il messaggio che vogliamo comunicare cambia per ogni singola traccia. Di certo cerchiamo di renderlo il più accessibile e fruibile possibile, in modo tale che nella sua complessità nella sua singolarità possa arrivare a piu persone possibili. La musica manda un messaggio, piu persone lo recepiscono reinterpretandolo e facendolo loro e più l'intento è raggiunto.
Com’è il vostro rapporto con il web e i social?
Il rapporto con web e social è piuttosto forzato. A noi piacerebbe che parlasse la musica, che parlasse il talento piuttosto che la capacità di utilizzare un social network. Ovviamente al giorno d'oggi i social e il web sono un mezzo per poter arrivare a un pubblico più ampio, quindi li utilizziamo per fare promo al progetto ma di certo non ci vedrete fare i fenomeni sul web.
Cosa dobbiamo aspettarci per il futuro?
Per il futuro potete aspettarvi Federico e Guglielmo in tutti i loro difetti e le loro inadeguatezze nell’affrontare la vita, il loro talento nel saperle mettere in rima e nuove musicalità perché stiamo sperimentando suoni e produttori differenti ma con la sessa intensità e la stessa passione nei testi.