‘’Dal mio punto di svista’’, è un libro scritto da Marco Galli per chi ama i cantautori, ispirato dalla cassetta Burattino senza fili di Bennato del 1977. Usa le parole per comunicare ed esprimere se stesso sia attraverso le canzoni che attraverso la scrittura.

Com’ è nata la passione per la scrittura delle canzoni?

La passione per la musica è nata durante l'infanzia. Credo che ognuno di noi sia un terreno nel quale l'infanzia e Dio mettano i loro semi. Il fatto che poi questi possano crescere e dare frutti dipende da molti fattori. Ho avuto la fortuna di avere una nonna e mio padre che cantavano spesso e si ascoltava molta musica. Ho scritto il mio primo brano quando avevo 17 anni.

Qual è il messaggio che vuoi trasmettere con la tua musica?

Anzitutto trasmettere emozioni, scavare nell'anima e far emergere il meglio di ognuno. L'importanza delle relazioni, dello star bene con sé stessi, della ricerca della verità e della bellezza in ogni cosa in un tempo nel quale sono messe a dura prova tanto la verità quanto la bellezza. In pratica di un risveglio delle coscienze.

A breve sarà pubblicato il tuo libro ‘’Dal mio punto di svista’’. Ce ne vuoi parlare?

Il libro è edito da Erga, una casa editrice storica di Genova e per me, nato a Savona, la scelta di Erga è stata presa dal cuore in un momento in cui Genova deve affrontare nuove difficoltà. È un racconto autobiografico che inizia da quando avevo 9 anni e chiesi a mia madre di comprarmi la mia prima cassetta, Burattino senza fili di Bennato. Il libro si sviluppa quindi a partire dal 77 fino ai giorni nostri prendendo spunto dai titoli delle canzoni di quell'album e altre che hanno caratterizzato quel periodo. Credo e spero che possa far emozionare, sorridere, piangere e magari anche pensare. Quando parli di te stesso a nudo in fondo parli un pò di ognuno.

A chi consigli di leggerlo? E dove è possibile trovarlo?

Non mi piace dare consigli. Posso dire che è rivolto a chi ama i cantautori, le storie vere di vita, a chi vuole ripassare qualcosa di quegli anni di mondiali vinti e concerti negli stadi e palasport e a chi magari può riconoscersi in quel ragazzino.

Riguardo la diffusione della musica inedita nella società attuale. Quali sono le difficoltà per un cantautore che vuole proporre la propria musica ai locali, club, eventi live?

Parlare di difficoltà dopo aver partecipato come finalista al prestigioso premio Bertoli sarebbe fuori luogo. Tuttavia i problemi ci sono e sono, dal mio modo di vedere, dovuti al fatto che i locali preferiscono "vincere facile" dando spazio alle tribute band piuttosto che a cantautori emergenti con un loro repertorio. Bisogna comunque credere molto in sé stessi e in ciò che si fa senza cadere nella lamentela facile.

Autoproduzione oggi. Qual è la tua visione?

Autoprodursi oggi è la strada da percorrere, almeno fino a quando non trovi qualcuno disposto a credere e investire su di te. Certo che non è facile e questo costringe un po' tutti gli addetti ai lavori a ridimensionarsi poiché le risorse sono quelle che sono, ma questo deve diventare uno stimolo ulteriore.

Come vedi il futuro della musica?

La musica esisterà sempre poiché senza non ci sarebbe vita, come togliere l'acqua dal pianeta. Possiamo sperare in una nuova ripresa della discografia anche se sembra poco probabile. Il punto è questo. Il modo in cui si fruisce della musica. Credo che la canzone d'autore debba e possa avere ancora un ruolo di rilievo, soprattutto tenendo conto che il nostro paese vanta una tradizione di assoluto rispetto in questo senso.

Grazie.