Il mistero che si avvolge attorno a questa figura di Liberato c'è ancora. E in molti si chiedono: "Prima o poi si saprà chi si nasconde dietro a questa musica che ha colpito numerosi giovani e non, tanto da avere un grande seguito, soprattutto sui social"? Probabilmente no! Se no si sarebbe già saputo.
Certo, si può nascondere dietro una forma di marketing, ma non solo. I motivi potrebbero essere tra i piu disparati.
Quello su cui vorrei, però, puntare la mia attenzione non è tanto su chi sia l'artista, ma sul perchè c'è cosi tanto scalpore su un artista che mantiene semplicemente l'anonimato sulla sua persona, e sottolineo sulla sua persona e non su di lui come artista.
Se usciamo dallo schema mentale e sociale in cui siamo abituati oggi, e quindi dalla troppa esposizione a 360°... abbiamo davanti un artista che fa musica. In fondo di misterioso se non la vediamo nell'ottica dell'epoca digitale, non c'è più di tanto.
Abbiamo davanti un artista, che ha una voce in capitolo, e che attraverso la sua voce e la sua musica espone la sua visione del mondo, comunica un messaggio. Più trasparente di cosi?
Di sicuro è un artista più trasparente dei tanti artisti che fanno cover, e che non fanno brani loro. In quel caso c'è più mistero secondo il mio punto di vista, perchè questi artisti non si mettono a nudo.
Essere artista significa esporsi musicalmente, non per forza visivamente (Quello c'è lo ha abituato l'epoca in cui viviamo). Quindi Liberato non fa altro che essere un artista e offrire una visione del mondo dal suo punto di vista, mostrandoci la sua personalità, per cui non sente il bisogno di mostrarsi esteticamente.
Da questo punto di vista ci rendiamo conto di come avvolte la società ci fa abituare a degli schemi, ma dovremmo vedere le cose da più angolazioni.
La mia domanda è: Perchè fa strano vedere un artista che non mostra il suo volto, e non fa strano un artista che non canta le proprie canzoni, ma solo quelle degli altri? Non dovrebbe essere più strano un artista che si definisce tale, ma che si nasconde dietro una maschera, non esponendosi realmente attraverso la sua musica?
Esporre le proprie emozioni attraverso la propria arte, in questo caso la musica, è molto più difficile che esporsi fisicamente. E Liberato ha deciso di mostrare il suo Io interno senza che il suo Io esterno possa influenzare in qualche modo il resto. Ed è davvero più difficile.
Salite su un palco e raccontate voi stessi... mettetevi a nudo... facile a dirsi!
Testo tratto da "9 maggio":
''Arap l'uocchie e vir'
Ca' ppe trasi' nell'anìm ci vuo' nu' suspìr
Fai nu' tir' tu, je nun m' fir'
Non c' pozz' mai pensà a stu fatt' tu nun m' crir'
Arap e man' e vir'
Ca' ppe caccià na lacrìm ci vuo' nu' respìr
Fai nu' tirò tu, je nun m' fir'
Non c' pozz' mai pensà a stu fatt' tu nun m' crir''
Una delle frasi che spesso sono citate nelle sue canzoni sono ''Nun te scurdà e me'', ''Tu te scurdat e me''. Queste sono frasi che fanno intravedere molto la personalità dell'artista, che teme di essere in qualche modo dimenticato da qualcuno. Questa paura potrebbe essere associata a qualche episodio della sua infanzia. In ogni caso fa intuire che c'è un disagio, che si ripercuote anche in situazioni completamente diverse della sua vita.
L'epoca dei Social
Siamo in un epoca in cui è facile avere una fama di 15 minuti, grazie ai social. Ed è facile cadere in questa trappola, cioè esporsi troppo pur di avere successo, che poi si tratta di un successo effimero, un illusione che dura poco. Il successo è qualcosa che si costruisce con il duro lavoro, anzi io direi dire è il risultato di un duro lavoro. E combattere per i 15 minuti di celebrità è inutile e non porta a niente a lungo termine.
Costruire la propria identità e il proprio progetto che sono indipendenti dai social è fondamentale.
La figura di Liberato è molto importante se va analizzata oggi, soprattutto in un epoca in cui si fa esattamente l'opposto. Esporsi troppo, anche privatamente, pur di apparire. Far vedere ogni giorno la propria vita sui social, è in un certo senso un compromesso che molti accettano pur di avere quel minimo di notorietà. Non voglio dire se sia giusto o sbagliato, in fondo ognuno fa quel che gli pare. Ma Liberato è sicuramente un personaggio che va controtendenza. Fa esattamente l'opposto di quello che ci si aspetta nell'epoca dei social.
Eppure questa è la dimostrazione che con un velo di mistero, e canzoni fatte bene si può comunque arrivare a fare della musica il proprio mestiere. Senza esporsi esteticamente.