Nelle prossime righe ti svelerò la mia personale recensione sul libro "La sottile arte di fare quello che c***o ti pare" di Mark Manson.

Sono Angela, la fondatrice del blog Musyance, appassionata di musica e di libri di crescita personale, di imprenditoria e tanto altro.

Quello che mi è piaciuto di questo libro è praticamente la visione opposta da cui parte l'autore Mark Manson. Non è come la maggior parte dei libri di Crescita Personale, dove mettono enfasi sulle cose positive, del tipo "Sii Positivo", "Credi in te stesso", "Fai affermazioni positive ogni giorno". Non che questo tipo di libri siano sbagliati, anzi. Ma di questo libro mi è piaciuto il fatto che l'autore è voluto partire da angolazioni diverse dello stesso concetto, ha messo in campo punti di vista diversi, che nella lettura ti fanno pensare: "Effettivamente è vero".

Ovviamente per capire a fondo quello che voglio dire dovresti leggere il libro, e quindi non voglio svelarti troppo. Ma avrai capito che non è un libro per niente scontato.

"La sottile arte di fare quello che c***o ti pare" di Mark Manson, i punti più importanti

1) Il dolore è il più efficace strumento del nostro corpo per spronare all'azione.

Il dolore ci insegna a cosa prestare attenzione, ci aiuta mostrandoci ciò che ci fa stare bene rispetto a ciò che ci fa male.

Il dolore emotivo del fallimento o del rifiuto ci insegna a non commettere più lo stesso errore in futuro.

Visto da questo punto di vista effettivamente non dobbiamo negare il dolore, ma accettarlo. Fa parte della nostra vita, e possiamo imparare dagli errori fatti.

2) Avremo sempre dei problemi da affrontare.

I problemi sono una costante nella nostra vita. Quando ne risolvi alcuni ne crei di nuovi. I problemi non finiscono mai, vengono solo sostituiti e/ o potenziati. La felicità nasce dalla loro risoluzione. Se cerchi di evitarli, sarai infelice. Molte persone negano i propri problemi, e cercano sempre modi per distrarsi. Ma il problema resta sempre li, in cerca di una soluzione. La negazione è la scelta più sbagliata, bisogna fare i conti prima o poi con i nostri problemi.

3) Le emozioni negative, come la sofferenza emotiva, l'ansia, il malessere interiore, la depressione sono una chiamata all'azione.

Essi sono segnali che qualcosa va cambiato o migliorato nella tua vita. Se vanno ascoltati ci indicano la strada da seguire per sentirci meglio.

Quando, ad esempio, provi un malessere interiore, non sei soddisfatto della tua vita, delle persone che ti circondano, della tua relazione amorosa, del tuo lavoro, è da lì che nasce il fuoco dentro di te, la motivazione a voler migliorare la tua vita. Mentre se sei soddisfatto, ti piace la tua vita, perchè dovresti cambiarla? Probabilmente ti va bene cosi e non farai niente per migliorarla.

Insomma quando non ci sentiamo soddsfatti, quando avvertiamo emozioni negative dentro di noi dobbiamo solo ascoltarci e capire cosa fare, detto in poche parole dobbiamo reagire. Bisogna ammettere a se stessi quello che non sta andando nel verso giusto, e fare delle azioni per cambiare le cose.

È per fare questo è necessario l'ascolto e la riflessione. Se riusciamo a ritagliarci questi momenti per noi almeno una volta alla settimana, saranno davvero utili nel lungo periodo.

4) Scegli la tua battaglia.

Ogni desiderio, ogni sogno, ogni progetto ha un costo. Realizzare il proprio progetto di vita non significa che ogni cosa che va fatto per concretizzare quel progetto, è tutto bello e fantastico. Anzi. Ogni desiderio, ogni sogno, ogni progetto ha dei costi e dei problemi da affrontare. La domanda da porsi è: "Per cosa sei disposto a lottare?"

5) Poniti domande anche scomode nel corso della tua vita.

Porsi domande è il primo passo per conoscerci meglio e per trovare una soluzione ai nostri problemi. Questa autoanalisi dovrebbe essere fatta spesso.

Alcune delle domande possono essere: "Come mai sei arrabbiato?" "Perchè non sei riuscito a raggiungere quell'obiettivo che ti eri prefissato?" "Come mai ti senti apatico e privo di ispirazione?" "Perchè credi di non essere all'altezza?" "Come mai considero qualcosa un successo o un fallimento?" "Secondo quali standard sto giudicando me stesso e tutti quelli che mi circondano?" Questo libello d'interrogazione ci aiuta a comprendere la causa ultima delle emozioni che ci schiacciano. Una volta compresa l'origine, possiamo intervenire per cambiarla.

La sottile arte

6) Ciascuno di noi è responsabile di tutto ciò che accade nella nostra vita.

Lo riconosciamo o no, siamo responsabili delle nostre esperienze. Non sempre possiamo avere il controllo su cosa ci accade, ma abbiamo sempre il controllo di come lo interpretiamo, oltre che delle nostre reazioni.

7) Ci sbagliamo su tutto o quasi.

Invece di puntare alla certezza, dovremmo essere costantemente alla ricerca del dubbio: dubbio sulle nostre convinzioni, dubbio sui nostri sentimenti. Invece di cercare di avere sempre ragione, dovremmo concentrarci su come ci sbagliamo di continuo.

8) Farai azioni in base a come credi di essere.

Più qualcosa minaccia di modificare il modo in cui ti vedi, quanto successo credi di avere o non avere, quanto pensi di rispettare i tuoi valori, più eviterai di farlo.

Se penso di essere una brava ragazza, eviterò le situazioni che potrebbero potenzialmente contraddire quella convinzione.

È meglio essere un pò meno sicuri di se stessi, e domandarsi ogni tanto: "E se mi sbaglio"?

9) Avere valori sani è la miglior cosa.

I Valori riguardano l'ordine di priorità. Quali sono i valori a cui dai la priorità e che influenzano più di ogni altra cosa il tuo processo decisionale?

I valori migliori sono orientati al processo. Qualcosa come "Esprimersi con onestà verso gli altri", un parametro del valore dell'"onestà", non finisce mai del tutto, ci impone di metterci costantemente in gioco. Se il tuo metro di giudizio per il valore "successo secondo gli standard mondani" è "Comprare una bella auto", una volta raggiunto l'obiettivo quel metro di giudizio non ha più niente da darti.

Sono le opportunità di crescita e miglioramento a generare la felicità.

10) Il paradosso del fallimento/successo.

Qualunque miglioramento è basato su migliaia di piccoli fallimenti, e l'ordine di grandezza del tuo successo dipende da quante volte hai fallito. Se qualcuno è più bravo di te in qualcosa, probabilmente è perchè ha fallito più volte. Possiamo avere successo solo nelle cose per cui siamo disposti a fallire. Se non siamo disposti a questo, non abbiamo intenzione di avere successo.

11) Il rifiuto ti migliora la vita.

Dobbiamo pur rifiutare qualcosa per dare importanza a quello che davvero conta per noi. Nella vita sarai felice quando avrai investito in un'unica relazione sana, in un'unica carriera soddisfacente. C'è tanto tempo da investire in queste attività, quindi di conseguenza bisogna rifiutare le alternative. Insomma per dare valore a qualcosa dobbiamo rifiutare le cose diverse.

Descrizione del libro:

Per decenni ci hanno ripetuto che il pensiero positivo è la chiave per avere una vita intensa e felice. Afferma Mark Manson: «Cerchiamo di essere onesti, ogni tanto le cose non vanno come avremmo voluto, ma dobbiamo imparare ad accettarlo». L'autore, blogger seguitissimo, dice le cose come stanno: una dose di cruda, rinfrescante, pura verità. Il concetto sostenuto nel libro, avvalorato da studi accademici e arricchito da aneddoti di vita reali, è che migliorare la nostra vita non dipende dalla nostra capacità di affrontare con falsa positività le difficoltà che incontriamo, ma dall'imparare a riconoscerle. Una volta che abbracciamo le nostre paure, i difetti, le incertezze, possiamo cominciare a trovare il coraggio, la responsabilità, la curiosità, e il perdono che cerchiamo. “La sottile arte di fare quello che c***o ti pare” è uno schiaffo in faccia a chi non vede l'ora di risvegliarsi da un triste torpore e vivere secondo le proprie aspirazioni.

Chi è l'autore del libro?

Mark Manson è un blogger americano di successo, oltre che scrittore e imprenditore. Il suo sito markmanson.net è seguitissimo, il suo metodo ha fatto breccia nel cuore di centinaia di migliaia di persone e questo libro, tradotto in tutto il mondo, è stato in cima alle classifiche di diversi Paesi. La Newton Compton ha pubblicato anche "Siamo fottuti. Ma forse c'è ancora una speranza".