Jo Brown è un cantautore italiano. Il suo ultimo singolo s'intitola "Liberi", disponibile dal 5 febbraio 2021.

Cos'è la musica per te?

Questa è una delle domande che mi faccio quotidianamente. Ci sono giorni in cui mi chiedo se sia giusto proseguire e fare musica o meno. Per me è uno stato di necessità. Non conosco forma differente per potermi esprimere. Tuttavia, oggi non mi basta più scrivere canzoni. Vorrei che la mia musica fosse ascoltata ovunque e per questo c’è bisogno di tanti spazi dove suonare e dove potersi far conoscere.

A breve esce il tuo nuovo singolo "Liberi". Ce ne vuoi parlare?

La storia di questo brano nasce nel 2008. Avevo scritto le strofe e un inciso diverso da quello di adesso. Insieme al mio amico d’infanzia e produttore Claudio Rodriguez riuscì a trovare la stesura definitiva e a crearne una prima versione nel 2010. Insieme ad altri brani mi proposi a Warner Music, Sony e Universal. Purtroppo i direttori artistici di allora non credettero nel progetto e allora provai come autore a mandarlo a diversi cantanti tra cui anche Laura Pausini. Dopo questa prima sconfitta, fu il primo brano che proposi alla mia attuale etichetta. Inizialmente dovevamo pubblicarlo come primo singolo al posto di Mr. Brown. Non avendo però ancora trovato l’arrangiamento giusto, decidemmo temporaneamente di metterlo da parte.

E' il tuo primo brano in italiano, a differenza degli altri tuoi singoli, sempre in lingua inglese. A cosa dobbiamo questa scelta?

La scelta è stata presa dalla mia casa discografica. Volevano a tutti i costi un singolo in italiano, perché gli addetti ai lavori continuavano a dirmi che sarebbe stato interessante sentirmi cantare il mio genere in italiano. Io avrei preferito un altro singolo in inglese, mentre il mio produttore aveva creato un nuovo arrangiamento per Liberi. A seguito di questo ascolto, mi convinsi che poteva essere una valida alternativa. Ed eccoci qua in italiano...

Ci sarà un videoclip?

Il video è in lavorazione e uscirà sicuramente a breve. Lo abbiamo girato a Bologna in un parco nei pressi di Villa Spada.

Per un futuro, speriamo non troppo lontano, sarà previsto un tour?

Il primo progetto live sarà portare le canzoni di Lucio Dalla a teatro. Ci auguriamo di poter proseguire con questo progetto al più presto, anche perché erano stati messi in vendita i biglietti e c’era la prima data il 6 novembre scorso al Teatro Dehon di Bologna. Purtroppo, come ben sapete, a causa del Covid è stata annullata. Sicuramente con un secondo album intraprenderò un tour vero e proprio.

Cosa pensi del Festival di Sanremo? Hai mai sognato di salire su quel palco e cantare le tue canzoni?

Avevo preparato un brano in italiano per Sanremo 2021 e se la cosa fosse andata in porto sarebbe stato il nuovo singolo al posto di Liberi. Purtroppo a fine agosto Amadeus decise che l’età dei giovani non dovesse superare i 33 anni ed io mi sono ritrovato fuori di un anno. Sinceramente sogno da quando sono bambino di partecipare. Se ci fosse la possibilità di prendere parte alla kermesse, correrei subito. Certo, ci vuole sempre il brano giusto.

Cosa ne pensi di TikTok e in generale dei social per promuovere la propria musica?

Credo che molti artisti come me cerchino il consenso immediato. Fanno di tutto per apparire e avere successo sui social. Come spesso accade però questo successo è tanto immediato quanto effimero. Passando quell’onda il pubblico non ha il tempo necessario per conoscerti e ti ripone nel dimenticatoio. Un vero artista ha bisogno di anni di gavetta prima di avere un grande successo. Ogni cosa necessita del suo tempo. Come diceva mia nonna: “la gatta frettolosa fa i figli ciechi”. E io penso che la musica sia la stessa cosa. Bisogna rispettare i tempi e non cercare di bruciare le tappe.