Vero è un giovane cantautore. ''Vertigini'' è il suo ultimo singolo.
Quali sono state le esperienze che ti hanno maggiormente formato?
Le esperienze LIVE che mi hanno maggiormente formato sono state il contest Arena Grandemilia di Modena (29/08/2018) e il contest Honiro Entertainment a cui ho partecipato il 1 Febbraio 2020 a Roma. Ogni live nei locali, pub e club è sempre un’occasione di formazione ed esperienza personale. Un’altra esperienza molto formativa è stata la realizzazione del mio primo libro LUCCIOLE & SCINTILLE (prodotto da SUSIL EDIZIONI) che mi ha dato la possibilità di migliorare e cimentarmi nella scrittura, ancor di più di quanto già non faccia. Tutte le ore di produzione e registrazione in studio sono fondamentali per raccogliere tutte le conoscenze che piano piano acquisisco.
Il tuo ultimo singolo s’intitola ‘’Vertigini’’. Ce ne vuoi parlare?
Vertigini è il mio brano preferito. Esce dai canoni del mio primo disco, è molto più esplicito e il video è molto forte. Volevo rappresentare la verità, la realtà cruda e nuda che tutti in un modo o nell’altro viviamo. Vertigini è più di una canzone per me, è proprio la mia essenza. Ho scritto questo brano interamente in una sera, ho divorato il foglio. Sento di essere impotente davanti certe difficoltà della vita e il fatto di accettarle mi spaventa molto.
Qual è il messaggio che vuoi trasmettere attraverso le tue canzoni?
Attraverso le mie canzoni deve sempre passare il messaggio implicito nel mio nome d’arte, VERO. Con questo non intendo dire che io sono Vero, ma che ambisco ad essere una persona vera, trasparente, onesta in ciò che scrivo, in ciò che canto e in ciò che vorrò essere nella vita. Cerco la verità in ogni cosa e se non la trovo non ho pace. Essere veri è una scelta e io farò di tutto, attraverso la mia musica, per comunicarlo.
Sei aperto alla sperimentazione?
Sono aperto alla sperimentazione di nuovi generi ma nei limiti. Se questo significasse non riuscire più a trasmettere quello che realmente voglio esprimere, non sperimenterei nulla. Amo cantare, rappare su diversi tipi di sound.
Riguardo la diffusione della musica inedita. Quali sono le difficoltà per un artista che vuole proporre la propria musica ai locali, club, eventi live?
Le difficoltà per un artista emergente sono i social. E questo sembrerebbe un paradosso. Oggi tutti guardano i numeri che un artista ha, e giudicano a prescindere da un vero ascolto, il suo livello di bravura. Credo che questo sia l’errore più grave. Ci sono artisti che hanno migliaia di follower ma nemmeno trenta persone ai propri live, questo perché le uniche interazioni che ottengono sono virtuali e non dal vivo. Per questo la mia etica professionale mi spinge a migliorare molto il canto e la tecnica per poter fare tanti live e far sentire dal vivo quello che ho da dire. Rimangono comunque difficoltà di carattere economico, di carattere discografico. Pochi artisti oggi sono disposti a fare tanta gavetta per crescere gradualmente, perché tutti vogliono il successo istantaneo. Come dice il mio artista preferito, Ultimo, “il successo non dev’essere meta, ma condizione”. Questa è la mia filosofia.
In che modo il web e i social possono essere utili per l'attività di un artista?
Nonostante questo, se usati con criterio, professionalità e buon senso, i social sono fondamentali per la crescita di un artista. Ma sempre, se e solo se, accompagnati da un riscontro reale con live, eventi, nuove canzoni.
Come vedi il futuro della musica?
La musica sta cambiando, l’onda trap è un’onda più forte del previsto. Amo le sonorità di questo genere, ma non i testi. Nonostante questo, credo durerà pochi anni perché la storia della musica ritornerà sempre. I musicisti, il rock, il vero rap, il pianoforte, voce e chitarra, sono generi immortali.