Hot Ice è un cantautore italiano. Il suo nuovo singolo s'intitola "Madre Terra".
Quali sono state le esperienze che ti hanno maggiormente formato?
A livello musicale, sicuramente mi viene in mente la collaborazione con i Jalisse (si parla di 5-6 anni fa), perché mi ha permesso di confrontarmi con dei professionisti del settore e di avere a che fare per la prima volta con una band in live. In particolare, i bellissimi ricordi all’Ippodromo di Treviso o allo stadio a San Stino me li porterò sempre dentro. Per quanto riguarda le esperienze in studio, invece, sono state molto istruttive le sessioni all’One E Music Recording Studio di Giovanni Errera a Roma, in occasione delle registrazioni della versione orchestrale de “Il Mare del Vivere” e del brano “Diversamente Giovani”. Poter ammirare l’utilizzo sapiente di certe imponenti strumentazioni non è cosa da tutti i giorni.
È uscito il tuo nuovo singolo “Madre Terra”. Ce ne vuoi parlare?
Si tratta del brano che va a chiudere un percorso iniziato con “Diamanti Grezzi” a febbraio, e proseguito con “Atto I” e “Atto II”. Parla di tematiche sempre molto attuali, cioè la multietnicità e l’uguaglianza. Il tutto, però, con un linguaggio e un sound leggeri, freschi, ma comunque inducendo l’ascoltatore a riflettere. Dal punto di vista musicale, il lavoro ha visto l’unione delle energie mie e di professionisti quali Marco Iantosca (seconda anima del progetto, oltre che chitarrista nel brano), Simone Vignola (arrangiamenti, tastiere e basso), Pasquale Tomasetta (batteria), Sophia Pozzobon (cori), Marco Ruggiero (registrazioni e mix), Mikael Rose (registrazioni) e Roberto Romano (master). La grafica di copertina è opera di Davide Storielli, mentre la regia del video è stata affidata ad Adriano Giotti. Alle riprese hanno partecipato amici e attori, provenienti da varie parti d’Italia, i quali rispecchiavano perfettamente quella multiculturalità di cui si parlava nel brano. È l’unico singolo con videoclip di questo progetto, che vuole trasmettere un senso di sincero divertimento e spensieratezza, anche per accogliere al meglio l’estate.
Progetti per il futuro?
Ci sono ancora vari punti di domanda, però sicuramente punterò a portare a termine gli altri progetti che mi vedono coinvolto, dalle collaborazioni ad addirittura un musical. E spero presto di riuscire a ributtarmi a capofitto nei live, cosa che in questo momento mi manca parecchio.
Quanto conta secondo te la passione, la costanza e la motivazione per avviare una carriera musicale?
Uno dei miei brani può rappresentativi si chiama “Cuore amore determinazione”, quindi questo fa capire quanto siano elementi fondamentali per me, nella musica come nella vita. Non bisogna essere ipocriti, ci sono tante altre cose che possono favorire questo percorso, dalle disponibilità economiche ai “contatti giusti”. Però ho sempre pensato che ci siano varie strade per raggiungere determinati obiettivi, e ciò che conta è farsi trovare sempre pronti e “sul pezzo”. Anche perché non è del tutto vero che le occasioni capitano, piuttosto ce le creiamo noi.
Qual è il messaggio che vuoi comunicare attraverso la tua musica?
I messaggi che cerco di comunicare sono tanti, e il più delle volte si legano alle tematiche che tratto. Se c’è un filo conduttore forse è proprio questo, e cioè cercare di lasciare qualcosa a chi ascolta oltre alla componente musicale, dare dei messaggi (di tipo sociale ma non solo) su cui riflettere. Amo l’idea che le persone debbano riascoltare più volte un brano per coglierne pienamente il significato. E spesso in questo mi piace essere provocatorio, o comunque fornire dei punti di vista diversi, proprio per dare spunti di riflessione. In generale, mi piace parlare di temi sociali, come appunto la multiculturalità in “Madre Terra” o il bullismo in “Diamanti Grezzi”, ma anche di argomenti più personali, legati magari all’amore o alle amicizie, ma sempre cercando di fare in modo che le persone che ascoltano possano a modo loro rivedersi in quello che dico.
Com’è il tuo rapporto con il web e i social?
In generale non dei migliori, anche perché vengo da una generazione che ha iniziato a fare musica in contesti ben diversi. Oggigiorno si vedono tanti artisti che escono appunto dal mondo dei social, e magari non hanno un minimo di esperienza per esempio a livello live, o di gavetta in generale. In ogni caso, è innegabile che è importante esserci nel web, e in questo devo ringraziare anche Filippo Spanio di Zero Etichette che mi sta seguendo nella comunicazione social.
Cosa dobbiamo aspettarci per il futuro?
Come anticipavo, ci sono vari progetti che mi vedono coinvolto. Innanzitutto, in questi mesi usciranno delle collaborazioni, che spesso vedono contaminazioni di generi. Nel frattempo porterò avanti il progetto con il mio gruppo Brain Smokerz, nonché un musical piuttosto impegnativo con il cantautore Gilberto Ongaro, e vari altri lavori in via di definizione. In attesa di tornare in live…