Elodea è una cantautrice che ha molte canzoni inedite alle spalle, racchiuse in due album. Ed oggi è pronta a rimettersi in gioco con un nuovo singolo dal titolo ''E dimmi cosa succede''.
Quali sono state le esperienze che ti hanno maggiormente formato?
Le esperienze che mi hanno formata sono davvero molte, ma sicuramente una è stata l’esperienza con Micheal Bolton. Nel 2007 ho fatto da corista per un grosso concerto natalizio in piazza Duomo a Milano, con l’orchestra sinfonica di Roma, la potenza e l’umiltà allo stesso tempo, è stato davvero un piacere e una sorpresa affrontare un palco del genere. Sicuramente aver portato nel 2011 un brano “l’anima dei sogni” al Festival della canzone Italiana di New York e vincerlo, dopo un periodo abbastanza difficile, in quanto stavo mollando il discorso della musica perché appunto troppo difficile, mi ha dato nuovamente la fiducia in me, e trovare la gioia nello scrivere e cantare le mie canzoni senza aspettarsi nulla ma di godersi ogni momento. E per ultimo l’esperienza nel 2016 in Australia, per una tournée di un mese nelle città australiane per il mio disco “Ricordi”, un viaggio unico per il mondo che si trova la, e e persone predisposte alla musica, italiani e australiani insieme, e le persone emigrate da anni che portano nel cuore la musica italiana e l’Italia in se… con molti siamo rimasti in contatto.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
A breve uscirà il mio nuovo singolo, esattamente il 15 novembre sugli store e il 29 nelle Radio e Youtube, si intitola “ e dimmi cosa succede”, parla del momento attuale che stiamo vivendo a livello personale e sociale nel 2019, in mezzo a tanti cambiamenti molto veloci, quindi dei rapporti tra due persone sia d’amore, affetto o amicizia.
Qual è il messaggio che vuoi trasmettere attraverso le tue canzoni?
Da sempre cerco di trasmettere dei valori, di raccontare delle storie, di passare un messaggio specifico, sicuramente il fatto di credere in se stessi, anche nei momenti bui, sotto vari aspetti e immagini raccontate appunto nelle canzoni. Nell’ultimo anno nei miei brani ci sono anche delle collaborazioni con autori e cantautori che mi ha permesso di ampliare il modo di scrivere e i temi appunto dei brani.
Riguardo la diffusione della musica inedita. Quali sono le difficoltà per un artista che vuole proporre la propria musica ai locali, club, eventi live?
Le difficoltà possono essere molte, per quanto mi riguarda ogni volta che faccio un live cerco sempre di proporre anche dei miei brani all’interno di una serata con cover. E' difficile perché le persone sono più predisposte ad ascoltare brani conosciuti che inediti, ma in questi anni tra vari concerti e showcase mi sono sorpresa di come le persone ascoltano volentieri. Ovviamente funziona molto anche il passaparola se un brano piace.
Autoproduzione oggi. Qual è la tua visione?
Ci sono ovviamente i pro e i contro, io mi autoproduco da diversi anni, e conto 3 singoli e due album. Ovviamente quando si fa tutto da soli le cose da fare sono tantissime, ma si ha anche la libertà di chiamare musicisti e arrangiatori che sono più idonei ai progetti e più gestibile a livello di tempistica, preferisco fare con calma e lavorare bene sui brani piuttosto che finirli velocemente e non essere soddisfatta.
In che modo usi il web e i social per la tua attività musicale?
Uso da molto tempo Facebook, e tutti i nuovi social, pubblicando giornalmente contenuti legati alla musica ma anche personali, è un mezzo comunicativo fortissimo per contatti nuovi di vario tipo e anche per i fan o per le persone che ti seguono, anche fuori Italia ho sempre avuto il mio sito internet perché è un bellissimo biglietto da visita anche per farsi conoscere fuori Italia.
Come vedi il futuro della musica?
Bella domanda, spero che nonostante siamo inondati dai Talent che storpiano un po’ il mondo musicale italiano, che si torni ad ascoltare realmente e a scrivere brani che possano restare nel tempo. Ci sono tanti artisti in italia... basta cercarli, ovviamente la tv e la radio fanno molto per farsi conoscere al grande pubblico. L’influenza estera comunque fa molto sulla cultura e tendenze musicali, io dico sempre : “ sempre e comunque w la musica”.