Alessandro Statzu, in arte $8, è un rapper e produttore italiano. I suoi ultimi singolo, usciti a giugno e settembre, sono ''I don't care'' e ''Andromeda'', estratti dal suo album ''Andromeda''.
Quali sono state le esperienze che ti hanno maggiormente formato?
Ciao a tutti, le esperienze che mi hanno formato maggiormente a livello musicale sono tante, sicuramente l’attività in studio e il confronto con professionisti mi hanno aiutato parecchio, ma ho sempre avuto interesse sia per curiosità che per necessità nel capire come registrare, produrre e mixare un brano da solo con i miei mezzi e direi che con il tempo mi si è rivelato molto utile.
Il tuo ultimo album s’intitola ‘’Andromeda’’. Ce ne vuoi parlare?
Si, il concept che c’è dietro al disco è un’idea che ho avuto 2 anni fa, grazie all’aiuto di Ectacube è stato possibile mettere in pratica il tutto. Andromeda racchiude più concetti, ma possiamo descriverlo in breve come un viaggio nel tempo tra passato, presente e futuro, il disco penso che sarà fuori entro il primo bimestre del 2020.
Progetti per il futuro?
Per adesso l’unico pensiero è rivolto all’uscita del disco, voglio che il lavoro venga capito e riconosciuto da più gente possibile e sono sicuro che sarà così!
Quanto conta secondo te la passione, la costanza e la motivazione per avviare una carriera musicale?
Contano davvero tanto, ma purtroppo al giorno d’oggi non bastano, ci sono tantissime cose a cui devi stare attento.
Se dovresti descrivere con tre parole la tua musica, quale useresti?
Userei arte, significato, libertà.
Autoproduzione oggi. Qual è la tua visione?
Riconosco che adesso non è indispensabile avere una Major per fare un disco d’oro, c’è molto più pubblico e ci sono molti più mezzi per ottenere un buon prodotto a livello musicale e per farsi conoscere.
Com’è il tuo rapporto con il web e i social?
Definirei il mio rapporto con i social come amore e odio ahahaha, se fosse per me la musica sarebbe andare in studio e fare concerti, fine. Ma adesso come dicevo prima bisogna stare anche dietro a queste cose e non mi lamento troppo perché riconosco che sono utili anche per l’artista.
Come vedi il futuro della musica?
Non saprei... ci sono aspetti positivi e aspetti che mi spaventano, il mercato è in continua crescita quindi questo è figo, ma ci sono talmente tanti contenuti che il pubblico ormai si sta abituando ad un ascolto superficiale per riuscire a stare dietro a tutti i suoi artisti preferiti, dunque non vorrei che il business crescesse così tanto da dover mettere in secondo piano ciò che conta davvero.