Claudio Cicolin era al FIM Fiera della musica di Milano quando ci siamo conosciuti e ci ha parlato della sua attività di chitarrista e dei suoi interessanti corsi on line sulla chitarra. E’ uno di quei musicisti che ha trovato da subito una collocazione di spessore nel web e in particolare su YouTube, con un canale di più di 91.000 iscritti, dove si è saputo reinventare e adeguare ai cambiamenti e alle opportunità che le nuove tecnologie come il web e i Social hanno portato nella società attuale.
Qual'è stato il tuo primo approccio alla musica e alla chitarra?
Il primo approccio alla musica, se mi ricordo bene, è stato con il vecchio pianoforte che abbiamo sempre avuto in casa dei miei genitori. Mia madre mi insegnò le prime melodie Natalizie, e poi mi divertivo a cercare altre melodie da solo. Con la chitarra attorno ai 15/16 anni, quando sentii un amico di mio fratello suonare “Wish you were here” dei Pink Floyd, e decisi che dovevo riuscirci anch'io.
Ci sono artisti che hanno influenzato il tuo percorso musicale?
Tantissimi. Citerei i miei primi grandi amori: Lucio Battisti, il primo Vasco Rossi, Battiato. Poi è arrivato l'amore per il rock specie di oltremanica: Beatles, Led Zeppelin, Smiths e tanti altri. Amore che non se n'è mai andato!
Che chitarre hai suonato e quali suoni?
Faccio parte di quei chitarristi che non hanno mai trovato la “chitarra della vita”. Ne ho cambiate un'infinità. Sono sempre stato più sul mondo Fender, ma negli ultimi due anni mi trovo più spesso a suonare su una Gibson 335 o una Les Paul, sarà l'età...
Hai studiato musica al CPM Music Institute e sei laureato in Scienze politiche. Come mai questa scelta? In qualche modo acquisire conoscenze diverse ti ha aiutato nell'insegnamento della chitarra?
In effetti sì, o meglio mi ha aiutato nello sviluppare il mio business della vendita di corsi online. Ho avuto una carriera scolastica travagliata: sono stato bocciato al liceo, poi ho fatto ragioneria, e infine mi sono laureato da adulto, nel 2011. Tutte queste esperienze, assieme a quelle lavorative, si sono fuse non so come tra loro, dandomi una strana visione d'insieme e competenza su quello che sto facendo. A posteriori sono, comunque, molto soddisfatto di questo bizzarro percorso.
Hai fatto dischi con i Dilaila, sei stato produttore di altri artisti, hai composto musiche per altri artisti, suoni anche altri strumenti, per non parlare del tuo enorme lavoro di didattica on line. Come riesci a conciliare tutte queste attività?
Bella domanda! Sicuramente ho dovuto lasciare per strada alcune parti, e concentrarmi su altre. Negli ultimi 3/4 anni ,ad esempio, sono stato assorbito quasi completamente dalla didattica online. Allo stato attuale comunque Lezioni-Chitarra.it è cresciuto così tanto che non riesco più a fare tutto da solo, ho alcuni collaboratori.
Com'è nata l'idea di fare didattica on line e di aprire un canale YouTube? Tutto questo rientra anche nei tuoi progetti futuri?
Tutto è nato da un mio allievo “fisico” che un bel giorno mi ha detto: “Claudio, ma perché con le tue lezioni non ci fai dei pacchetti di video, e li vendi?” E in effetti io non ci avevo mai pensato! Da lì è partito tutto. E sicuramente ciò rientra nei miei progetti futuri, sto costantemente lavorando ed investendo sulla mia azienda.
Il tuo canale YouTube ha numerosi iscritti. Come sei riuscito ad avere tutto questo seguito?
Credo di essere arrivato su Youtube in un momento in cui non si era ancora raggiunta la piena saturazione. Oggi, nel 2018, sarebbe molto più difficile emergere, ci sono decine di altri canali dedicati alla chitarra, e siamo appunto vicini alla saturazione. Da parte mia ho solo cercato di fare dei video che risolvessero i tipici problemi che le persone hanno sulla chitarra. Pare che i video siano piaciuti.
Si dice che oggi fare il musicista sia difficile. Qual è la tua visione?
Credo che bisogni avere delle idee originali e molto chiare. Non è più sufficiente essere bravi, bisogna esserlo in modo diverso dagli altri. Certo, poi dipende dall'ambito esatto di cui stiamo parlando, ma sia che tu voglia fare l'autore, che il divulgatore su youtube, o lo strumentista, devi trovare il modo di distinguerti.
Come vedi il futuro della musica?
Domanda da 100.000 dollari. Forse non sono la persona giusta a cui fare questa domanda, ho una visione tendenzialmente pessimista, specie se parliamo di musica rock, o musica “suonata”. Mi sembra si tratti di un dinosauro in agonia. Ma da un punto di vista strettamente lavorativo, o professionale, ci saranno sempre dei nuovi modi per vivere con la musica. La cosa fondamentale è cogliere i cambiamenti in corso e sfruttarli a proprio vantaggio, anziché rimpiangere il passato come faccio io!
Cosa non deve mancare ai chitarristi di oggi? Che consigli gli daresti?
Come detto sopra, ci vuole sicuramente personalità. Ma anche visione di insieme, senza limitarsi ad essere “macchine che premono tasti”. E in questo mi sembra di vedere dei segnali confortanti: i ragazzi di oggi sono molto più bravi con le tecniche di registrazione, di quelli della mia generazione. Ma devono stare attenti a non perdere il contatto con un modo più spontaneo di fare musica, svincolato dalle tecnologie, è un equilibrio difficile da trovare.
Hai fondato una tua scuola la ''Legnano Guitar School'' e fai didattica on line. Hai mai pensato di scrivere un libro di didattica? Potrebbe essere significativo un supporto cartaceo?
La domanda sembra fatta apposta: tra ottobre e novembre uscirà il primo manuale della mia collana per Dantone Edizioni, che arriverà in tutti i principali negozi del paese. Si tratta di una formula “video on web”, con il libro ed il supporto dei video direttamente da internet. Credo che il cartaceo, da molti considerato moriente, stia avendo un bel colpo di coda, e se ha la formula giusta costituisce ancora una strumento didattico eccellente.