Claudio Bastoni è un cantautore italiano, che sta lavorando a nuovi inediti per il suo prossimo album. Fare musica e girare per le varie città con il suo tour gli offre la possibilità di comunicare il suo messaggio musicale.
Com'è nata la tua passione per la musica?
Ho iniziato ad avvicinarmi alla musica solo all’età di 16 anni grazie all’aiuto di mio padre, batterista e grande appassionato di musica. Prima di quell’età non avevo forse ancora la giusta maturità o, per essere più sincero, la giusta sicurezza di me per imbarcarmi qualcosa di così complesso e impegnativo.
Quali sono state le esperienze che ti hanno maggiormente formato?
Sicuramente suonare insieme ad altri musicisti mi ha regalato tantissima sicurezza ed esperienza, soprattutto perché a mio parere imparare dagli altri ad approcciarsi alla musica è fondamentale. Ho suonato con vari gruppi avvicinandomi a generi differenti come il punk ed il rock e questo mi ha permesso oggi di avere una cultura musicale piuttosto ampia. Poi ovviamente all’inizio la sfida di scrivere da solo e portare sul palco i miei brani è stata dura, ma con fatica e (tanto) impegno adesso posso dire davvero di aver raggiunto traguardi importanti. Il Tour 2019 è stato stupendo, perché mi ha permesso di partecipare a bellissimi eventi il tutto il nord Italia, come a Grazzano Visconti o Suzzara, e di realizzare il mio sogno di suonare in un parco divertimenti come Movieland a Verona. Una delle mie più grandi soddisfazione è stata quella di raggiungere la finale regionale del Sanremo Rock che mi ha permesso di portare la mia musica anche su un palcoscenico diverso e soprattutto ad un pubblico diverso dal solito.
Hai all’attivo un EP e due album. Ora stai lavorando a un nuovo progetto di inediti. Vuoi anticiparci qualcosa?
Il primo EP “Il Cowboy dal Mondo Esterno” lasciava un po’ trasparire ciò che è la mia idea di musica, ma è solo con “Ai confini del destino”, concept album sul tema del viaggio nella letteratura, e con “Symphonia III” che ho raggiunto finalmente la possibilità di comunicare davvero il mio messaggio musicale, fatto di amore per il cinema e per la letteratura fantastica. Il prossimo album, anticipato già dal primo singolo “Andata e Ritorno” ispirato al Signore degli Anelli, “Un cuore di ghiaccio” ispirato alla Regina delle Nevi di Andersen e “Viktor” tratto dal romanzo Frankenstein (in uscita il 1 maggio), sarà un viaggio nella psiche, un arcobaleno di emozioni, ma, soprattutto, un viaggio di speranza alla ricerca della felicità.
Sarà previsto anche un Tour?
Assolutamente sì, anche se purtroppo la situazione attuale mi ha costretto ad annullare molte delle date già in programma dallo scorso marzo. Ma non mi perdo d’animo, anzi, mi sto impegnando ancora di più nel costruire pezzo dopo pezzo il nuovo Tour che sicuramente sarà ancora più spettacolare ed emozionante.
Sei aperto alla sperimentazione? Cosa ti ispira alla scrittura e composizione di canzoni?
Certamente, la sperimentazione è uno degli aspetti più belli nella musica perché aiuta a crescere e migliorarsi anche testando la propria capacità di adattarsi a nuove idee e nuovi generi. Nonostante però le varie sperimentazioni, i temi trattati tendono ad essere la costante che mi caratterizza. Prendo spunto da tutto quello che ruota intorno al mondo del fantasy, dalla lettura di un libro alla visione di un film, perché il mio scopo non è tanto quello di raccontare la storia, ma quello di condividere con gli altri le emozioni che mi hanno lasciato.
In che modo il web e i social possono aiutare gli artisti a far conoscere la loro musica?
Credo che ormai la fruizione della musica negli anni sia cambiata tantissimo. Mentre prima era più facile trovarsi a suonare in locali per farsi pubblicità, ora i social sono il miglior palcoscenico per un artista emergente. Come ad esempio nel mio caso, i social ed il web in genere possono fungere da vero trampolino di lancio, l’importante è lavorare ed impegnarsi sempre.
Ci sono abbastanza opportunità live per gli artisti che propongono musica inedita?
Devo ammettere di essere piuttosto fortunato in questo caso, perché collaborare con gruppi che organizzano spesso eventi a tema e fiere fantasy, come ad esempio Think Comics, Nerdreams Events e Ludika, mi permette di avere sempre grandi opportunità per portare la mia musica su palchi importanti in tutta Italia e non smetterò mai di ringraziarli per la fiducia che mi hanno dato e continuano a darmi. Ma comunque in genere per un artista emergente far conoscere la propria musica è davvero davvero complicato, perché in molti casi sembra mancare la voglia di rischiare da parte degli organizzatori. Fortunatamente non sempre è così, ci vuole anche un pizzico di fortuna.
Cosa dobbiamo aspettarci per il futuro della musica?
La musica cambia e si evolve di continuo, sia per quanto riguarda i generi sia per quanto riguarda il pubblico che ne fruisce, un equilibrio sempre molto delicato. Ma questo non è certamente un male, anzi, è importante per ogni artista muoversi al passo con i tempi perché chi tiene il passo del cambiamento può solamente che migliorare.