Il tempo è il filo conduttore del nuovo EP “Il Valore del Tempo” del cantautore Gioele Mané, tempo da dedicare a sé stessi, da dedicare alle relazioni solide e che ci fanno stare bene, che non deve essere vissuto con frenesia, passando da una cosa all’altra o da un’attività all’altra senza staccare, ma il cantautore parla di un tempo caratterizzato da quiete e tranquillità, di cui ognuno di noi ha bisogno per staccare dal caos quotidiano.
Ed è proprio questa la missione del cantautore, godere di un momento di riflessione e introspezione personale. L’atmosfera che si crea ascoltando queste canzoni è speranzosa e malinconica, mettendo al centro solo la sua voce e la sua chitarra… il tutto in chiave acustica.
Si tratta di un EP molto riflessivo che si muove su due strade, da una parte c’è il suo punto di vista personale su quello che accade nella società, dall’altra c’è la sua vita e le sue esperienze.
C’è una voglia di tornare alle cose essenziali e semplici. Ecco perché il cantautore ha scelto di muoversi su un terreno fatto di semplicità e motivazione, comunicando in maniere trasparente, mettendosi completamente a nudo. C’è solo la sua voce e la sua chitarra e nient’altro… niente percussioni, batterie, tastiere…
Una volta deciso di viaggiare con lui, ascoltando l’EP, ti puoi rilassare e goderti il viaggio. Il tempo rallenta e riesci a renderti conto di quanto, invece, la nostra quotidianità va veloce e spesso è difficile stargli dietro, tanto da lasciarci un “vuoto” da colmare.
“Il valore del Tempo” è formato da sei canzoni e tocca temi comuni e significativi, come lo scorrere del tempo nella canzone “Il valore del tempo”, canzone di apertura dell’EP. Questo tempo scorre e non si ferma mai, ed è proprio per questo che per ogni minuto che passa bisogna dare il giusto valore a ciò che ci circonda, e dobbiamo trovare il tempo di dedicarci a noi stessi, alla scoperta di noi stessi, siamo la priorità e veniamo prima degli impegni che occupano le nostre giornate.
Prosegue con “E il treno corre” che tra l’altro fa sempre riferimento allo scorrere “incessante” del tempo che ci pone di fare delle scelte. Possiamo scegliere di seguire il nostro destino, oppure farci sopraffare dalle nostre ansie e paure.
"Il Bambino Dell’Est" – ha affermato il cantautore – “è la storia vera di un bambino che ho avuto la fortuna di conoscere durante le giornate di volontariato al Policlinico Gemelli di Roma, nel reparto di oncologia pediatrica. Si chiamava Ledian e veniva dall'Est. La guerra in Ucraina mi ha fatto ripensare a lui in un certo senso, perché quello che questi bambini affrontano in certi Paesi è veramente inimmaginabile per noi. Ledian era un bambino speciale e mi è capitato spesso di suonare per lui. Spero che la musica di noi volontari gli abbia portato un po' di conforto e spero che adesso continui ad ascoltare musica insieme ad altri angeli come lui”.
"Lancia Uno Sguardo Nel Blu" è un inno alla vita, a non mollare e a trovare il proprio posto nel mondo e viverlo da protagonisti.
Ha toccato anche temi “attuali” che stiamo vivendo in questo momento storico, come quello della guerra nella canzone "La Guerra Mente".
Una canzone che aveva già iniziato a scrivere anni prima, durante la guerra in Afghanistan, ma che ha completato solo in tempi recenti dopo quanto accaduto.
Il cantautore ha affermato: “Gli avvenimenti di quest'anno mi hanno fatto ripensare a questi temi, considerando che stanno accadendo davvero a poca distanza da noi”.
L’EP si conclude con "Suona un Jukebox", che racconta di due amici che si vedono in un bar dopo la pandemia e tutte le sue conseguenze. Davanti ad un jukebox e bevendo qualche birra si raccontano come hanno affrontato tutto questo, mentre una canzone rievoca alcuni momenti di vita vissuta.
Possiamo concludere dicendo che Gioele Mané merita di essere ascoltato per il suo stile riconoscibile ed originale, e per la sua sensibilità verso i temi sociali.
“Il valore del tempo” è disponibile sui principali Digital Store, quali Spotify ecc, dal 16 settembre 2022.
Chi è l’artista?
Gioele Mané è nato e cresciuto ai Castelli Romani, dove è sbocciato molto presto il suo amore per la musica.
Da bambino ha fatto parte di un coro polifonico e ha preso lezioni di pianoforte; nel 2003, all'età di 13 anni, ha cominciato a scrivere i primi testi e l'anno successivo a suonare la chitarra classica e a comporre i primi brani; dal 2006 al 2008 ha fatto parte del coro di MusicOrienta: un'orchestra di 50 elementi, diretta da Claudio Micheli (sotto la direzione artistica di Vittorio Nocenzi del Banco del Mutuo Soccorso), che aveva lo scopo di rivisitare in chiave elettrica le Opere di Mozart.
Nel 2011 ha fatto i suoi primi concerti da solista (chitarra classica e voce) e nel 2015 ha iniziato a far ascoltare i suoi brani sul web e a suonarli dal vivo, pubblicando anche un eBook molto particolare: un piccolo diario con pensieri e testi in rima (alcuni mai musicati).
Fra il 2016 e il 2017 ha suonato in strada a Roma (fra Trastevere e Ponte Sant'Angelo), nei locali durante le serate di Open Mic ed ha partecipato a vari concorsi.
La sua vita, artistica e personale, è cambiata radicalmente prendendo parte alle iniziative dell'associazione “Officine Buone” che sta portando la musica negli ospedali italiani.
A gennaio ha partecipato al concorso Casa Sanremo Tour ed ha avuto l’onore di suonare al Palafiori di Sanremo.
Negli ultimi tempi si è dedicato principalmente alla scrittura, che è la dimensione che più gli appartiene, pubblicando i suoi EP in chiave acustica.