Gabriella Di Capua è una giovane cantautrice napoletana, che vive a Milano. Il suo ultimo singolo "Nature boy", anticipa il suo primo disco che vedrà la luce ad aprile 2020.
Cos’è la musica per te?
La mia vita, la mia via d’uscita, il mio modo di esprimermi e la mia ossessione.
Quali sono state le esperienze che ti hanno maggiormente formato?
Avere un padre musicista e crescere in un ambiente molto stimolante; in seguito, entrare al conservatorio di Milano ed essermi trasferita qui due anni fa. Nel corso degli anni poi ho partecipato a tanti concerti ma sicuramente quello che mi ha più formato è stato il concerto con il mio progetto originale durante il festival JazzMi che aveva come protagonisti anche Herbie Hancock.
Hai pubblicato il tuo singolo ‘’Nature boy’’. Ce ne vuoi parlare?
Questo singolo è un inno all’amore ma anche una splendida storia su un ragazzo che viene descritto come uno diverso dagli altri e così ho lasciato spazio al mio amico Lucaneve, colui che mi ha regalato le sue splendide parole che potete ascoltare nel rap presente nel singolo. La sua visione era quella che volevo uscisse fuori, quasi come una ramanzina al mondo che lo ha sempre lasciato un po’ da parte per il suo essere diverso dai classici ragazzi del millennio.
Autoproduzione oggi. Qual è la tua visione?
Quando un’arte diventa accessibile a tutti, anche a chi non sa cosa significhi l’arte, le opere che ne escono fuori purtroppo sono dozzinali e poco interessanti, molto spesso musicalmente sbagliate a causa della mancanza di uno studio della musica appropriato. È bello avere la possibilità di portare avanti i propri progetti da soli, senza un produttore, ma poi non si riesce ad essere autocritici, rischiando di non valutare in modo giusto la propria musica.
Com'è il tuo rapporto con il web e i social?
Ho sempre trovato il web un posto meraviglioso, con ovviamente i suoi contro, ma è bellissimo sapere che i confini del mondo e la lontananza tra le varie culture sono decisamente più gestibili. I social idem, se non fosse per l’eccessiva presenta di contenuti di basso livello, dalla scarsa valenza artistica; ovviamente ne faccio uso per promuovere me stessa come artista e la mia musica e devo ammettere di usare moltissimo Instagram.
Ci sono abbastanza opportunità live per gli artisti?
Un’artista che stimo moltissimo mi ha detto che c’è molta fame in giro tra i musicisti e poche opportunità che possano soddisfare tutti, che diventiamo sempre di più. Ci sono abbastanza opportunità si, ma non per le persone che fanno generi più di nicchia perché a mio parere loro rischiano sempre di più di rimanere escluse dalle realtà di massa.
Come vedi il futuro della musica?
A volte nero ahah... temo un futuro dove la bellezza vada sempre più scomparendo e dove la complessità armonica e melodica andranno sempre più evitate perché non in linea con il gusto del popolo che vuole solo il ritornello che ti entra in testa. A volte, però, vedo musicisti come me e tanti altri amici e non, che crede nella propria musica originale che riusciranno ad abbattere sempre più le convenzioni legate alla musica commerciale.