Rossella Caradonna è una giovane cantautrice. Il suo album s'intitola "Like a Butterfly".

Cos'è la musica per te?

La musica per me è una forma d’arte che ha preso una sua diramazione da questa e che pur facendone parte riesce ad essere a se’ stante, a vivere una dimensione tutta sua!

Quali sono state le esperienze che ti hanno maggiormente formato?

Io sono una solista ed ovviamente da soli le prospettive sono molto diverse se si collabora con qualcuno. Da piccola e per molto tempo ho cantato al piano bar dove vado a villeggiare d’estate e mi ascoltava molta gente: era molto divertente! Poi ho iniziato a scrivere canzoni e ad autoprodurre la mia musica anche con quel minimo di esperienza che posso aver acquisito dalle lezioni di pianoforte che ho preso che mi danno una possibilità in più di capire la musica. Comunque mi sono capitate esperienze con musicisti (come è successo per l’album LIKE A BUTTERFLY) ed in studi di registrazione se non anche in contest musicali. Ma credo che le esperienze si creino provando e anche sbagliando ed imparando piano piano dai propri progressi che creeranno necessariamente quella base prima o poi che potrà farti salire di livello.

E' uscito il tuo album "Like a Butterfly”. Ce ne vuoi parlare?

L’album LIKA A BUTTERFLY è nato un pò per caso da una collaborazione con un musicista che dopo un mio annuncio si è interessato per produrre queste sei canzoni che ho in parte ripreso da mie vecchie produzioni ed in parte creato ex novo perché appena scritte. Abbiamo collaborato per qualche giorno al suo studio di registrazione ed è stato un lavoro che mi ha fatto capire quanta varietà musicale c’è intorno a noi e come da poche e piccole accortezze si riesce a fare un bel lavoro e spero che all’ascolto possa piacervi almeno quanto è piaciuto a me lavorarci su!

Quanto conta secondo te la passione, la costanza e la motivazione per avviare una carriera musicale?

Passione certamente, costanza fondamentale, motivazione necessaria! Avviare una carriera musicale è così vario da artista ad artista che tener presente a se stessi che bisogna impegnarsi sempre fa parte di quella base che unita a studio e voglia di fare può dare tante soddisfazioni!

Qual è il messaggio che vuoi comunicare attraverso le tue canzoni?

Quando scrivo canzoni tento più che altro di sfogarmi, di tirare fuori quello che ho dentro che mi dice di prendere la penna e scrivere, di suonare fino a quando le corde della mia chitarra non intonano la melodia perfetta che sento di dover immortalare in una canzone. Scrivere canzoni mi aiuta a superare i miei momenti bui e mi spinge a migliorami sempre più dandomi la possibilità di esprimermi in un linguaggio che reputo così tanto personale e intimo che alle volte credo che sia più utile a me che a chi mi ascolta!!!

Com'è il tuo rapporto con il web e i social?

Vivo il mio rapporto col web e coi social in maniera molto dinamica e mi ci diverto anche molto! Credo che il digitale possa essere molto produttivo se utilizzato con cognizione.

Cosa dobbiamo aspettarci per il futuro della musica?

La musica si evolve, cambia, si propone sempre in forme diverse ed i periodi in cui una canzone che ci emoziona non riesce proprio ad andare via dalle nostre teste credo sia frutto di una volontà comune di voler stare insieme e condividere qualcosa di bello che ci unisca durante il corso delle nostre giornate per farci sentire vivi e per farci ricordare di quanto siamo impostanti per noi. La musica crea il suo futuro nella sua quotidianità di ascolti e produzioni artistiche dove tanta gente collabora per far parte di qualcosa di magico che solo con la musica si può avverare. La musica non avviene solo per una sola via ma esiste grazie alla voglia degli artisti di creare qualcosa di unico che possa interessare i molti. Quindi per quanto i tempi si modificano e i generi musicali si susseguono, più o meno importanti sempre diversi comunque, credo che sia la visione d’insieme che fa pensare a quanto si riesce artisticamente a realizzare e da lì ci si trova di fronte a talmente tanto materiale che ci si può sbizzarrire in ascolto e produzioni ed immaginare un futuro ancora più vario in cui tutti i generi già inventati ed ancora da inventare andranno avanti diviene cosa ovvia.