Bob Dylan è un cantautore, musicista, compositore, e scrittore statunitense.
Oltre ad essere diventato nel tempo un punto di riferimento nell'ambito cantautorale, ha saputo crearsi una sua identità musicale forte, creando il genere Folk-Rock. Negli anni, ha toccato anche altri generi, quali Rock And Roll, Jazz, Gospel, Blues, Country, Swing.
Ha ricevuto, nel corso degli anni, numerosi riconoscimenti:
- Polar Music Prize (2000)
- Premio Oscar (2001)
- Golden Globe
- Premio Principe delle Asturie (2007)
- Premio Pulitzer (2008)
- National Medal of Arts (2009)
- Legione d'Onore (2013)
- Premio Nobel per la letteratura (2016)
Tra le canzoni di maggior successo:
- Knocking On Heaven's Door
- Forever Young
- Like A Rolling Stone
- Hurricane
- Blowin' In The Wind
- You're A Big Girl Now
- Murder Most Foul
- Just Like A Woman
- Lay Lady Lay
- Masters of War
- Ballad of a Thin Man
- Desolation Row
I migliori libri su Bob Dylan
1) Bob Dylan. Il cantastorie
Descrizione del libro: Bob Dylan il fuoriclasse, il cantastorie che ha inventato un nuovo approccio alla musica, all’impegno civile, che ha incarnato un’epoca, già, ma quale? Dylan eterno, immortale, sessanta e passa anni dopo il suo debutto ed è ancora in giro con la sua voce nasale a intrattenerci raccontando storie piccole eppure grandiose. Dylan l’imprendibile, l’escapista dello show business, sempre teso a mettere in discussione quel che ha appena conquistato, premiato e contestato, ieri come oggi. Lo raccontano con parole, disegni e pensieri un manipolo di autori e ammiratori le cui anime sono state strapazzate per anni dal vento di una passione sempreverde.
2) Lyrics 1983-2020 di Bob Dylan
Descrizione del libro: Bob Dylan incarna da più di mezzo secolo lo spirito dell'America - e per suo tramite lo spirito del mondo. I suoi testi, fusi con le musiche cui hanno dato anima e senso, hanno generato canzoni che sono diventate le fondamenta di un sogno collettivo. L'ultimo dei tre volumi di Lyrics, 1983-2020, arriva fino ai "modi rozzi e rumorosi" di Rough and Rowdy Ways, con l'incredibile viaggio di Murder Most Foul. Sono gli anni delle migliaia di date del Never Ending Tour, dell'Oscar per Things Have Changed e del premio Nobel per la Letteratura. Una produzione poetica qui organizzata cronologicamente e arricchita di una traduzione e un apparato di note, entrambi a cura di Alessandro Carrera.
3) Bob Dylan & Like a Rolling Stone. Filologia composizione performance di Mario Gerolamo Mossa
Descrizione del libro: Like a Rolling Stone, pubblicata da Bob Dylan nel 1965, è una pietra miliare del rock e della popular music contemporanea. In questo libro, Mario Gerolamo Mossa indaga per la prima volta tutte le fasi creative del capolavoro dylaniano, dalla sua ideazione fino alle più significative esecuzioni dal vivo, facendo ricorso a numerosi materiali inediti e adottando una metodologia interdisciplinare particolarmente attenta al rapporto tra oralità e scrittura. Come scrive Alessandro Carrera nella prefazione, questo saggio “offre l’analisi più ampia, minuziosa e ossessiva mai condotta di Like a Rolling Stone in qualsiasi lingua”, ricostruendo la storia di una voce che da oltre mezzo secolo affida alla cruciale domanda “Come ci si sente?”, How does it feel?, la ricerca di una verità imprevedibile e transitoria, libera da ogni ideologia come da ogni pregiudizio.
4) La voce di Bob Dylan di Alessandro Carrera
Descrizione del libro: Bob Dylan è un nome in cui si incarna un'intera nazione di artisti: il moralista misantropo, il rivoluzionario conservatore, lo gnostico innamorato della creazione, il profeta di mutamenti e il talmudista di sventure. La prima edizione di questo libro, uscita nel 2001, ha fornito per la prima volta al lettore italiano una geografia completa e criticamente profonda della sua opera. Negli ultimi dieci anni Dylan non ha perso nulla della sua autorevolezza, anzi con i suoi ultimi album si è trovato più di una volta al primo posto nelle classifiche mondiali. La nuova edizione di questo libro, aggiornata e ampliata con una nuova introduzione e due nuovi capitoli, conferma l'importanza di Bob Dylan nel panorama culturale dei secoli XX e XXI, e insieme testimonia una fedeltà critica e di pensiero, una costante riflessione su ciò che lega Dylan alla sua terra e alla sua cultura. Soprattutto, questo libro è il ritratto di Dylan come servitore della sua inimitabile voce, magnetica e incandescente, mitica e metamorfica, che per tanti e in tutto il mondo è stata una porta aperta sull'America, le sue strade e i suoi popoli, i suoi delitti e i suoi amori, cantati e attraversati in tutte le forme e tutti gli stili.
5) Bob Dylan in Italia: Un fantastico viaggio in 100 (uno) concerti di Federico Boggio Merlo & Sergio Gandiglio
Descrizione del libro: La prima volta fu nel 1984. L'ultima deve ancora venire, perché il Never Ending Tour del premio Nobel Bob Dylan non accenna a rallentare e include sempre più spesso l'Italia nel suo infinito percorso giramondo. "Bob Dylan in Italia" è il libro che mancava, perché mai prima si era tentato di storicizzare ― con parole, date e immagini ― i tanti, indimenticabili passaggi dell'artista di Duluth nel nostro paese. Non si tratta però tanto di elenchi e schede, ma piuttosto di un lungo racconto, in cui la descrizione dei singoli eventi è arricchita da aneddoti e curiosità, dalle reazioni del pubblico e dai commenti della critica specializzata, oltre che dall'opinione degli autori, i quali hanno assistito personalmente alla maggior parte dei concerti presi in esame nel libro. Il risultato è un saggio illustrato di ampio respiro su Bob Dylan e la sua arte, e si propone come un punto di riferimento non solo per le migliaia di spettatori che hanno potuto assistere ai concerti di Dylan nel nostro paese, ma anche per coloro che lo hanno visto suonare una volta soltanto o che non hanno mai assistito a un suo concerto, perché leggendo queste pagine avranno la possibilità di scoprire tanti aspetti del più grande genio musicale vivente.
6) Bob Dylan, pioggia e veleno. «Hard rain», una ballata fra tradizione e modernità di Alessandro Portelli
Descrizione del libro: Due cantautori, su tutti gli altri, hanno dato voce al sentimento dell'America profonda, incarnandone nella maniera più autentica l'anima popolare: Brace Springsteen e Bob Dylan. Dopo avere consacrato a Springsteen (e alla sua canzone «Badlands») un libro memorabile, Portelli si dedica ora a Dylan, e sceglie come emblema e protagonista del libro «Hard Rain», la canzone che Dylan incise per la prima volta nel 1962, agli esordi della sua attività. Non è certo un caso se, durante la cerimonia dell'assegnazione a Dylan del premio Nobel per la letteratura 2016, la canzone che Patti Smith scelse di cantare fu proprio «A Hard Rain's A-Gonna Fall». Ed è ormai largamente noto il giudizio espresso dalla rivista «Rolling Stone», che l'ha definita «la più grande canzone di protesta scritta dal più grande autore di canzoni della sua epoca». Meno noto è che Dylan ha costruito «Hard Rain» a partire da un intenso dialogo con un'antichissima ballata di tradizione orale, il «Testamento dell'avvelenato», di cui si trova traccia addirittura nell'Italia del Seicento, e che si diffuse in tutto il mondo anglosassone, col titolo di «Lord Randal», per passare poi in America attraverso i canali propri della tradizione orale. Esplorando le relazioni fra queste due canzoni, il libro mostra come il testo di Dylan si alimenti della profondità storica incorporata nell'antica ballata, la proietti verso un immaginario contemporaneo, e li illumini entrambi. In quel momento, Dylan è immerso nel folk revival, ma si prepara a uscirne; è come se fosse «in bilico fra mondi», scrive Portelli, in un momento di «prodigioso equilibrio che neanche lui avrebbe mai più ritrovato con altrettanta potenza». Grazie a un confronto serrato con le forme della canzone narrativa popolare e della sua storia plurisecolare, il libro scava nell'immaginario di Dylan, nella sua visione della storia e del futuro, dall'incombente minaccia nucleare ai disastri ecologici del nostro tempo, mettendo in luce il rapporto che il grande folksinger intrattiene con i linguaggi della musica, della poesia, dell'industria culturale. Ne emerge una lettura di Bob Dylan la cui unicità consiste nel collocarsi sapientemente, come solo un artista della parola cantata può fare, nel punto in cui si incontrano oralità e scrittura, testo e performance, folklore e popular culture, fra la globalizzazione dei movimenti e delle culture orali e quella dell'industria culturale. Al bivio fra due possibili vie della storia, apocalisse o liberazione.
7) Lyrics 1961-1968 di Bob Dylan
Descrizione del libro: Bob Dylan incarna da oltre mezzo secolo lo spirito dell'America, e per suo tramite lo spirito del mondo. Nella memoria dei più, i suoi testi sono fusi alle musiche cui hanno dato anima e senso, facendo nascere canzoni che sono diventate le fondamenta di un sogno collettivo, oltre che successi mondiali che hanno dominato e dominano le classifiche e le radio di tutto il mondo. Ma da sempre i suoi testi sono anche letti e studiati con la passione e la serietà dovute alla grande poesia. Non poesia in musica, solo e pienamente: poesia. Quello che milioni di lettori nel mondo già sentivano e sapevano è stato riconosciuto universalmente quest'anno grazie al premio Nobel 2016 per la letteratura, attribuito a Dylan nel fragore di una discussione che ha travolto il mondo della cultura, "per aver creato una nuova espressione poetica nell'ambito della tradizione della grande canzone americana". I tre volumi di "Lyrics" raccolgono tutta la produzione poetica di questa voce inimitabile e inconfondibile, organizzandola cronologicamente e arricchendola di una traduzione e un apparato di note, entrambi a cura di Alessandro Carrera. Un patrimonio di informazioni che facilita al lettore l'impresa di addentrarsi tra gli innumerevoli riferimenti, richiami e citazioni di cui Dylan si serve liberamente, attingendo di volta in volta al patrimonio folklorico, alla Bibbia o alla poesia inglese e americana, da Shakespeare a Ginsberg.
8) Chronicles (Vol. 1) di Bob Dylan
Descrizione del libro: Il primo volume della trilogia autobiografica di Bob Dylan, dedicato agli anni della formazione e a quelli degli incontri decisivi, ricco di episodi inediti. Non costretto da gabbie cronologiche, il libro spazia dall'epoca del Greenwich Village alla fine degli anni Sessanta, fino agli Ottanta. Il tono dominante è la gratitudine per chi ha reso possibile che Bob Dylan fosse Bob Dylan: verso il poeta Archibald MacLeish, che indirettamente lo guida alla realizzazione di "New Morning", o verso Daniel Lanois, musicista e produttore che direttamente lo aiuta a creare "Oh Mercy". Woodstock, San Francisco, New Orleans, città dell'anima con pochi tratti scuri, completano la geografia interiore di un'America invisibile ma mai davvero scomparsa.