Simona Colonnese è una giovane cantautrice con tanta voglia di fare ed esprimere il suo mondo attraverso la sua musica. Il suo singolo d'esordio? ''Una volta in più''.
Quali sono state le esperienze che ti hanno maggiormente formato?
Le prime esibizioni al liceo durante le assemblee e i primi live in piazza nel paese dove sono cresciuta mi hanno aiutato a rompere il ghiaccio e ad avere un primo contatto vero con il pubblico, ne ho un bellissimo ricordo! Naturalmente poi ho passato molto tempo ad ascoltare musica, a suonare e a cantare per tentare anche di evadere dalla noia della vita di provincia che chi la vive conosce bene. Da adolescente la musica è stata quindi il mio più grande svago e la mia valvola di sfogo. Una volta trasferita a Roma, ormai 27enne, ho deciso di studiare canto e musica in una accademia per diventare una professionista e dedicarmi a quella che nel tempo è diventata la mia passione più forte, il mio sogno nel cassetto. Anche se la strada è ancora lunga, sono felice di essere arrivata fin qui e di portare avanti il mio progetto.
E' uscito il tuo singolo d'esordio ''Una volta in più''. Ce ne vuoi parlare?
“Una volta in più” è nata qualche anno fa in una camera a Pisa, quando ero in fase di crisi e cambiamento radiale, ero tormentata da dubbi e incertezze. Scrivere la canzone è stato il modo per far uscire fuori quelle emozioni e insieme a Mariangela Bruno abbiamo scritto il testo. Da questo momento buio è nato qualcosa di buono! Difatti il brano mette in luce le fragilità legate alla ricerca della propria identità e nel ritornello invita ad amarsi e a guardarsi dentro per imparare a proteggere il buono che è in noi.
Qual è il messaggio che vuoi trasmettere attraverso le tue canzoni?
In “Una volta in più” il messaggio è chiaro: perdersi per ritrovarsi e amarsi per come si è. Mettersi in gioco e non rinunciare a sé stessi. Il filo rosso che collega tutte le canzoni che ho scritto è l’amore . L’amore appunto verso se stessi, l’amore infelice, l’amore contrastato, l’amore puro, l’amore represso. Forme di uno stesso sentimento, nelle sue contraddizioni e problematiche, che ci accomuna tutti e in cui tutti sicuramente ci possiamo ritrovare. Accettare anche che non ci sia sempre il lieto fine e andare avanti sempre.
Riguardo la diffusione della musica inedita. Quali sono le difficoltà per un cantautore che vuole proporre la propria musica ai locali, club, eventi live?
Forse una prima difficoltà è geografica. Vivere in una città grande con tanti locali per la musica è già un primo passo avanti e non è scontato per chi fa l’emergente, implica dei sacrifici enormi. Le opportunità ci sono, forse si stanno aprendo vari scenari e contest per gli artisti emergenti. Conosco tante realtà a Roma dove vivo. Bisogna cercare e aggiornarsi sempre quotidianamente tramite passaparola, social, seguire gli altri artisti. Se il proprio progetto è valido non mancheranno sicuramente occasioni per suonarlo dal vivo sia in piccoli che in grandi contesti.
Com'è il tuo rapporto con il web e i social?
Cerco di trarre il buono che c’è, tutte le opportunità che il mondo del web e dei sociali offrono per chi fa musica emergente. Ho dovuto studiare e imparare tante cose per pubblicare la canzone da indipendente e continuo ad aggiornarmi e a scoprire quotidianamente sempre cose interessanti e utili, perché ci sono! I social sono una vetrina per noi musicisti, quindi mostrare la propria vita artistica è comunicare quello che si fa, quando si suona e dove, così chi ti segue può farlo anche dal vivo oltre che virtualmente.
Come vedi il futuro della musica?
Se si pensa che il presente della musica è in continuo e rapido cambiamento, il futuro è una bella incognita! Cerco di essere ottimista, penso che 6 anni fa pubblicare e distribuire una canzone da soli non era facile, oggi lo è, e questo per me è stato un grande vantaggio. Quindi col tempo c’è stato un effettivo miglioramento che ha agevolato i musicisti. Siamo su Spotify ed è fantastico, ma pensiamo comunque che il live è la vera prova del 9! Spero che nel futuro non ci siamo solo ascolti e visualizzazioni, ma anche un ritorno ai live con chi vuole ascoltare e sentire dal vivo.