Gli Shampisti sono una band italiana. Il loro album s'intitola "Il tuo vestito migliore".
Com'è nata la vostra band?
Una festa di paese nell’entroterra marchigiano (Pergola, provincia di Pesaro e Urbino), 4 amici musicisti che si incontrano, una serata strepitosa e la voglia di continuare a provare quelle sensazioni che solo la musica riesce a dare. Dal 2014 al 2019 ci siamo fatti oltre 300 live, disseminati in tutte le Marche e non solo, tra concerti, eventi e feste di piazza portando in scena i brani più famosi della musica pop italiana (quelli che tutti conosciamo e cantiamo sotto la doccia, da lì il nome Shampisti) riproposti con freschezza e con una costante attenzione alla cura degli arrangiamenti. Nel 2019 i primi due singoli da autori, Zizzania e Spostare il Disordine e poi ecco, un album intero: 10 canzoni tutte nostre che non vediamo l’ora di portare sul palco. Possiamo dire, parafrasando il titolo dell’album, che suonare insieme “è il nostro vestito migliore”.
Che musica fate?
Dal 2014 quando siamo nati, abbiamo iniziato a fare cover italiane, che spaziano dagli anni ‘60 ad oggi, tutte “riarrangiate” nel nostro stile, sicuramente più rock e con grande energia. Dal 2019 abbiamo deciso di entrare anche noi tra gli autori, cosi abbiamo iniziato a lavorare sul nostro primo Album, uscito, appunto, il 21 Maggio 2021, “Il Tuo Vestito Migliore”. La nostra musica è difficile da catalogare come un unico genere; diciamo che siamo tutti molto diversi, ognuno di noi ha messo del suo nella creazione dei brani, di conseguenza sono brani differenti, con sonorità differenti, ma che appartengono allo stile “shampista”.
Quali sono state le tappe più importanti del vostro percorso musicale?
Sicuramente l’inizio nel 2014, quando abbiamo capito che l’impatto e il nostro stile nel riproporre le cover era molto coinvolgente, e faceva divertire il pubblico. Sicuramente da li in poi ogni singolo live è stato importante per crescere e consolidarsi sempre più. Ci sono stati dei cambiamenti nella line-up, ma il nostro modo di suonare e coinvolgere il pubblico è sempre stato tale. Altra data importante è sicuramente il 21 Aprile 2019, giorno in cui esce il nostro primo Singolo, “Zizzania”. Da li seguiranno altri tre singoli; “Spostare Il Disordine”, “Anestesia” e “Uno Che Ti Ama Più Di Me”. Ultima data, il 21 Maggio 2021, giorno in cui esce il nostro primo Album, “Il Tuo Vestito Migliore”.
E' uscito il vostro primo album "Il tuo vestito migliore". Ce ne volete parlare?
Siamo molto felici, contenti ed emozionati nel poter dire di aver per la prima volta nella nostra vita scritto e pubblicato un nostro album; nostri inediti, nostre idee. Sicuramente come già detto prima, è un album composti da 10 brani, scritti a 8 mani. Ogni componente ha messo del suo nello scrivere testi e musica. Non è stato semplice, siamo quattro personalità diverse, e mettere d’accordo tutti non è semplice. Crediamo che questa diversità sia il nostro punto di forza, aver creato qualcosa di non etichettabile al 100% ma riconducibile al nostro stile. Prendiamo questo Album non come un traguardo ma come un punto di partenza. Speriamo di riuscire a trasmettere la stessa passione che mettiamo nel suonare ai nostri ascoltatori.
Qual è il messaggio che volete comunicare attraverso le vostre canzoni?
Le nostre canzoni parlano di quotidianità, di emozioni e di fatti che possono succedere a tutti, avvenimenti nel quale ci troviamo molto spesso. Si parla di amore e odio, di malelingue, di vita vissuta, di incompiutezza, di felicità e di cercare di fare del nostro meglio per non rimanere in ombra. Il Tuo Vestito Migliore non è a caso; tutto quello che dovremmo fare è indossare il nostro vestito migliore, la nostra parte migliore, che non per forza deve essere sempre la più bella e la più felice, ma la più naturale. Questo è il concetto principe.
Ci sono degli artisti a cui vi ispirate per la vostra musica?
Essendo diversi, ognuno di noi è cresciuto con degli idoli e sta continuando ad ascoltare artisti diversi. Sicuramente in Italia gli artisti a cui ci ispiriamo di più sono, Zucchero, per l’energia del live e per il groove incalzante e “funkettone”. Altro artista è sicuramente Cremonini, per la presenza sul palco, per lo spettacolo e gli arrangiamenti. A livello internazionale ci sono tra i vari artisti i Foo Fighters, per la potenza del rock, come i Led Zeppelin, ma qui forse ci spingiamo troppo oltre, inarrivabili.
Quali sono i pro e i contro dell'era digitale?
I Pro sono sicuramente tanti; tutto è molto più facilmente raggiungibile, si scarica e si trova tutto con un click. A livello musicale si possono raggiungere suoni ed effetti che non si riuscirebbe mai a riprodurre a livello acustico. L’era dei cd speriamo non finisca mai ma sta subendo sicuramente un down in questi ultimi anni. Come contro sicuramente c’è il fatto che molto spesso si raggiunge un livello di somiglianza tra gli artisti che prima probabilmente non c’era. Tutti messi dentro lo stesso “calderone” di internet, tutti possono ascoltare ammassi di musica. Prima non era cosi, un cd lo compravi, te lo dovevi guadagnare, magari facevi ore di pullman perche nella tua cittá non c’era un negozio di dischi; il cd te lo gustavi, copertina, libretto interno. Questo mondo non dovrebbe finire mai e speriamo ritorni in voga.
Cosa possiamo aspettarci per il futuro della musica?
Sicuramente in questo brutto periodo che speriamo finisca presto, il nostro augurio è che la musica ritorni ad essere sui palchi, abbiamo voglia di live, la gente ha voglia di live. Il futuro della Musica credo vivrà momenti sicuramente migliori. Credo che le nuove leve debbano ritrovare la passione di suonare gli strumenti, devono riavvicinarsi al live, all’assolo di chitarra, al suono profondo della batteria. In questo momento questo si è un pó perso, quanto meno in Italia. La speranza è l’ultima a morire, l’importante è continuare ad ascoltare tutto, non fermarsi e soprattutto andare oltre quello che sembra non piacere, da tutto si impara.