La band ''Brando'' è nata all'inizio del 2018, fondata dall'attore e cantautore Marcello Maietta. Dopo più di un anno e mezzo di esperienze, la band è pronta per presentare il suo album ''Le nostre verità'', uscito il 12 novembre 2019.

Com'è nata la vostra band? Che musica fate?

E’ partito tutto da un viaggio a Londra nel 2017 di Marcello Maietta, il frontman della band, dove ha capito che la sua rinascita dipendeva dalla musica. Tornato in Italia Marcello incontra l’amico Francesco Casadei Lelli, a cui aveva promesso, prima di partire, che avrebbero suonato insieme… Dal loro incontro è nato Brando.
Un genere alternative/rock contraddistingue la produzione musicale di Brando, che strizza sempre l’occhio a melodie operistiche con fusioni digitali e sorprese di pura rabbia hard rock.

Quali sono state le tappe più significative nel vostro percorso come band?

L’incontro con tutti i musicisti, la band è fatta di persone con percorsi musicali diverse che convergono in un unico progetto musicale, fatto  prima di singoli, poi di concept album e ora di live e tour.

''Le nostre verità'' è il primo concept album. Ce ne volete parlare?

Le nostre verità è il nostro primo concept album, 10 tracce che raccontano il viaggio interiore del frontman Marcello Maietta, nell’ultimo anno e mezzo. Il tema principale è quello della perdita e della rinascita con una “nuova pelle”.
Una storia in musica legata, da una parte, alla perdita e dall’altra alla ricerca e alla scoperta di una nuova “pelle”, che parte da “Intromissione” per concludersi con “In abbandono (elogio al tempo)” gli unici due brani totalmente strumentali, dove l’opera lirica si fonde con il rock, in un medley che rappresenta il sentimento conduttore dell’album e del viaggio.

Qual è il messaggio che volete comunicare attraverso le vostre canzoni?

Una raccolta di canzoni distinte, ma tematicamente unificate, in cui le singole canzoni si susseguono l’una all’altra, in una metafora della vita, della rinascita, dei sentimenti.
Un album che descrive l’altalenarsi dei periodi legati ai sentimenti che ognuno prova nella vita.

Ci sono abbastanza opportunità live per una band?

Di sicuro non accontentarsi mai, bisogna cercare sempre palchi affini al nostro genere musicale.

Quali sono i pro e i contro dell'era digitale?

Il panorama musicale italiano è sicuramente più ampio del passato, questo grazie anche alle piattaforme digitali che permettono ai singoli di far ascoltare la propria musica. Un modo più easy ed immediato di ascoltare musica senza sovrastrutture. Non possiamo parlare di contro, è il moderno che avanza, bisogna adattarsi.

Come vedete il futuro della musica?

Sempre più al passo con i tempi e con la tecnologia, un futuro di musica speed, “mordi e fuggi”, fatta troppo spesso di soli singoli, ascoltati a loop sulle piattaforme digitali, senza più dare spazio agli album e alle interpretazioni in essi contenute degli artisti.
Con il massimo rispetto per il futuro che avanza, pur avendo percorsi musicali differenti che ci hanno portato fin qui.