Simone Glionna ha avuto modo di fare esperienza come DJ e Producer sia in Italia che all'Estero. Il suo ultimo lavoro uscirà il 10 febbraio 2020, in collaborazione con il cantante inglese LR3NZ E Lukexi.
Quali sono state le esperienze che ti hanno maggiormente formato?
Le esperienze che più mi hanno formato in questo ambito sono sicuramente due. La Prima è stata poter stare in console all'HollyWood di Milano con un grande resident dj come "Luke DB", a lui devo molto perchè mi ha permesso di imparare a leggere una pista e anche perchè la sua selezione musicale mi ha da sempre colpito molto, un vero "mago" delle serate; da lui ho sempre cercato di apprendere più cose possibili. La seconda esperienza, invece, è stata la fortuna di poter calcare palchi importanti sia in Italia che all' Estero, dandomi modo di confrontarmi con artisti e realtà diverse, e in questo campo professionalità, serietà ma soprattutto atteggiamento e comportamento sono importantissimi.
Quali sono i tuoi progetti attuali e per il futuro?
Il 10 Febbraio esce una nuova traccia insieme a LR3NZ E Lukexi (un cantante inglese) e siamo in ballo per altre due release da lanciare prima dell' Estate. Io continuo a lavorare per cercare di migliorare sempre di più il mio prodotto sia dal punto di vista dell'esibizione sia di quello della produzione musicale. Per il futuro non si sa ancora, magari entrare sotto qualche etichetta importante e collaborare con artisti internazionali, si spera :D
Cosa pensi del panorama musicale italiano attuale?
Che non mi piace. Mi spiego meglio. In Italia c'è sempre meno cultura musicale, soprattutto nei giovanissimi, non si è aperti ad altri generi e non si ascoltano altri generi all'infuori del "Reggaeton" e della "Trap", che sono quelli più forti sul mercato al momento. Essendo appassionato ad altri generi posso dirti che personalmente non amo questa situazione, ma è il mercato a comandare.
La figura del DJ italiano è molto simile o diversa da quella di altri Paesi?
Per le esperienze che ho avuto all'estero, esempio in Croazia o in Grecia, posso dirti che è molto simile, ed anche la figura del Resident DJ è molto simile, ma la differenza la fanno i Clubs, che sono almeno dieci anni davanti a quelli italiani, sotto ogni punto di vista.
Quali sono le tue influenze musicali?
Da piccolino ascoltavo tantissima "House Music", e sono i suoni che ancora adesso spesso uso durante le esibizioni. Amo tantissimo anche la "Future House", un genere esploso da pochi anni, che trasmette parecchia energia e carica. Infine la "Progressive House", genere che ha visto esplodere tantissimi artisti negli scorsi anni, rimane uno dei miei generi preferiti, con canzoni che rimarrano nella storia e riescono ancora oggi a farmi emozionare ogni volta che le ascolto.
Com'è il tuo rapporto con il web e i social?
Il social che uso maggiormente è "Instagram", molto semplice ed efficace, si riesce ad arrivare a molti con pochi click. Uso poco il cellulare, ed è una cosa che soprattutto i miei genitori mi recriminano molto perchè non rispondo quasi mai alle chiamate :D
Cosa consiglieresti a chi vuole intraprendere il percorso da DJ?
La passione per la musica dev'essere sopra ogni altra cosa. Non è questione del farsi vedere dagli altri, è soltanto una questione di amore. Professionalità sempre, e seguire i Resident Djs che fanno sempre imparare qualcosa.
Come vedi il futuro della musica?
Secondo me per qualche anno, soprattutto in Italia, i generi dominanti resteranno invariati. Riguardo la musica in generale credo che verranno fuori nuove tendenze musicali, come è sempre stato del resto, sperando siano veramente rivoluzionarie.