Atmosfere cupe, misteriose e malinconiche emergono in questo disco dal ritmo incalzante, con sfumature Rock e Post Punk, “Songs for Sad and Angry People” della band Partinico, pubblicato il 6 dicembre 2019, e anticipato dal singolo “Slave of time”, che è anche il brano che apre il disco.
Si tratta di un lavoro ben realizzato, che presenta tutti gli elementi per ricevere ottimi consensi sia dalla critica che dal pubblico: una band affiatata, melodie accattivanti, arrangiamenti curati nel dettaglio, testi profondi, intensi e comunicativi, interamente scritti in inglese, che richiamano a un sound internazionale.
La voce cruda e rauca evoca la sofferenza, l’inquietudine che si nasconde dietro ad ogni canzone, suonate da ottimi musicisti che hanno la capacità di catturare l’attenzione dell’ascoltatore con le loro chitarre, il basso, il violoncello e la batteria, offrendo una carica esplosiva.
Da una parte ritroviamo brani più esplosivi come “Mistakes in my Head”,un’esplosione di chitarre graffianti e batteria dal ritmo intenso; “Misanthropy”,accompagnato da un riff di chitarra orecchiabile e coinvolgente; dall’altra brani più melodici, come “The End of Summer”, una ballad dalle tinte malinconiche, accompagnato dal suono del violoncello che colora l’intero arrangiamento. Il violoncello è protagonista anche nel brano “Rehab from You”.
Musicalmente, “Slave of time” contiene tutti gli elementi di una grande rock song, dal riff iniziale di chitarra all'esplosione del ritornello alla massima potenza, impreziosito dalla favolosa interpretazione vocale, e "dalle melodie create dal basso".
“Don’t Leave Me Alone” è costruita come una classica ballata con accordi in minore; il giro di chitarra con distorsione, il sound malinconico, l'accompagnamento vocale ne fanno il perfetto gioiello rock.
“The Story of Cancer” è graffiante, crudo, duro, presenta un sound prorompente, qui la band da sfoggio delle sue immense doti strumentali.
Ogni brano a modo suo emana la giusta carica sonora, mischiata a un sound malinconico per comunicare temi delicati.
In particolare, le canzoni comunicano un disagio individuale e relazionale, provocato dalla crisi economica, dalle difficoltà della vita e non solo.
Toccano, infatti, temi come l’insoddisfazione personale dovuta agli insuccessi, al lavoro che non ci piace, ai risultati che non sono stati quelli che ci aspettavamo; la disoccupazione, che è ancora oggi un tema molto attuale, soprattutto la disoccupazione giovanile; le malattie, anche mentali dovute molto spesso al ritmo frenetico della società; la solitudine e l’emarginazione sociale.
Il disco “Songs for sad and angry people”, interamente autoprodotto, è stato registratopresso il “Sonoria Studio” di Vincenzo Cavalli a Scordia, ed è formato da 10 tracce.
“In copertina – ha affermato la band - il sottopassaggio di una stazione, quella di Messina, foto scattata nel lontano 92 da Massimo all’inizio di un viaggio per poi essere messa da parte e riapparire come per magia quando si pensava alla copertina dell’album. Quale immagine migliore di quella avrebbe potuto riassumere il titolo dell’album “Songs for sad and angry people”, e l’atmosfera racchiusa nelle 10 tracce? Era lei. Fummo tutti d’accordo nell’usare quella”.
E’ disponibile su tutte le piattaforme digitali, quali Spotify e Amazon.
Chi sono gli artisti?
I Partinico Rose sono una band siciliana di Ragusa formatasi nell’estate del 2015. Dopo svariati live la band decide nell’estate 2019 di incidere un cd autoprodotto presso il “Sonoria Studio” di Vincenzo Cavalli a Scordia. Il Cd prenderà il nome di “Songs for sad and angry people” e riscuote dalle varie webzine, fanzine, magazine online e non, un’ottima critica. Dopo la registrazione del cd la band pensa di registrare anche il video del singolo chiamato “Slave of time”. Le influenze principali che caratterizzano i Partinico Rose sono il post punk e la new wave, ma anche sonorità più marcate che passano anche per il grunge. Bands di riferimento sono: Joy Division, Killing Joke, The Cure, Nick Drake, the sound, Nirvana etc.
I componenti della band sono:
Vincenzo Cannizzo, chitarra e voce
Massimo Russo, bass guitar
Carlo Schembari, batteria
Martinia Monaca, violoncello