Fabio Garante è un chitarrista e insegnante. Ha studiato con il musicista Massimo Varini, Emanuele Zullo, e tanti altri; ha seguito masterclass; si è laureato e oggi è insegnante. Ai suoi allievi vuole trasmettere il valore dello studio della musica, per riuscire ad avere un ottima padronanza dello strumento e per diventare un musicista professionista.
Ci parli dei tuoi studi musicali?
Ciao, innanzitutto grazie mille per l’intervista e un saluto a chi la leggerà. Per quanto riguarda i miei studi musicali ho cominciato un pò da autodidatta con un amico per i primi accordi, ma mi sono subito reso conto che da autodidatta avrei avuto molti limiti. Cosi ho cercato un insegnante e ho cominciato a prendere lezioni con Emanuele Zullo, di Ferrara, il quale dopo un paio di anni di lezioni intensive mi ha consigliato di provare ad entrare al conservatorio. Sono entrato e mi sono laureato, dopodiché sono diventato tutor didattico di Massimo Varini per i suoi manuali, ovviamente andando a lezione da lui. Poi ho studiato anche con Alex Stornello, presidente MMI di cui sono insegnante abilitato, ho frequentato tantissime masterclass dei più grandi chitarristi (e non solo), tra cui Steve Vai, Paul Gilbert, Luca Colombo ecc ecc. In tutti i casi studio ovviamente ancora tutti i giorni quando mi è possibile. La musica richiede tanta applicazione e studio.
Com’ è il tuo rapporto con il web e i social?
Devo dire che anche se provo ad esserlo non sono molto social. Mi rendo, però, conto che al giorno d’oggi anche quello è importante per un musicista. Ho ovviamente una pagina artista “Fabio Garante chitarrista”, credo di essere un pò “alla vecchia”, preferisco il contatto diretto. Il social e il web, in generale, se usati bene sono utili, ma credo ci siano tantissime informazioni utili e moltissime errate, ed è impossibile per chi comincia a suonare, ad esempio, capire come muoversi. C’è davvero troppa roba e fatta da chiunque, ho anche io molti video su YouTube, più che altro di assoli o cose che ho studiato, e registro un pò per pubblicizzarmi e un pò per tenere un mio “archivio” personale. Ci sono anche alcune video –lezioni, ma quelle credo possano essere solo un input. Poi con un insegnante vanno approfondite, senza un valido insegnante credo non si possa andare oltre un certo limite, anche perchè con tutte queste video - lezioni se cosi non fosse non ci sarebbero più insegnanti e scuole di musica.
Ci parli del tuo disco da solista? Hai progetti per il futuro?
Il mio disco solista ”About me” è uscito nel gennaio del 2017. Sono sempre in giro, tra concerti, lezioni, registrazioni in studio ecc ecc, ho sempre registrato per altri, ma ho sentito la necessita di scrivere un mio album personale, chiaramente strumentale essendo chitarrista, cosi ho tenuto un pò di idee per me e da li sono nati i miei brani. Le idee vengono un pò da tutto, da una frase, da una sensazione, da un brano che ascolto, da un giro di accordi, insomma da tantissime cose. Quando arriva l’ispirazione la sento dentro e sento che deve uscire qualcosa, cosi mi metto nel mio studio (nei ritagli di tempo) e butto giù l’ idea, poi nel tempo la modifico, rielaboro, insomma ci lavoro fino a creare il brano. A volte, come ad esempio, in “me and you” il brano è uscito da solo da dentro, ho solo dovuto prendere la chitarra in mano e suonare! Progetti per il futuro, oltre a suonare live in giro per l’ Italia e non solo con vari artisti (tra cui Gianni Drudi), sto già scrivendo il secondo disco. Non so quando uscirà, perché fare un disco richiede molto tempo, ma i brani già ci sono, spero di farlo uscire entro l’anno, in tutti i casi prima dell’estate uscirà qualche singolo che non sarà nel disco. Il disco “about me” comunque è disponibile su tutti gli store mondiali e anche fisicamente contattandomi direttamente.
Sei un insegnante. Come si svolgono le tue lezioni?
Le mie lezioni si svolgono solitamente individualmente (a meno che non siano clinic), esiste una linea guida ma in generale cerco di adattarmi a chi ho davanti, perché ognuno ha i suoi gusti, approcci, obbiettivi. Poi spesso mi arrivano allievi che già suonano o hanno preso lezioni, quindi bisogna capire un pò qual è il background che hanno e scegliere il giusto percorso.
Qual è il messaggio che vuoi trasmettere ai tuoi allievi?
Il messaggio principale è che si la musica è un divertimento, ma se lo si vuole fare seriamente bisogna davvero impegnarsi e studiare, non si scappa, non esiste musicista ad alti livelli che non abbia studiato e che non studi continuamente. Ci sono tanti modi di studiare, una volta era diverso lo studio della chitarra, anche Jimmy Hendrix ha studiato, ad esempio, certo non su un manuale, ma si è fatto il culo sullo strumento. Puoi anche essere portato, ma senza lo studio non arrivi da nessuna parte, ovviamente divertendosi, poi è chiaro che se lo fai solo per piacere personale, l’importante è che ti diverti. Ho allievi che cominciano da zero e allievi molto avanzati, quello che comunque cerco di insegnare a tutti è il rispetto per la musica, purtroppo ne vedo sempre meno.
Didattica online. Qual è la tua visione?
Come dicevo prima la didattica online è utile, ma fino ad un certo punto, senza un insegnante valido secondo me non si arriva da nessuna parte. Più che altro la vedo come un input per poi approfondire le cose con un vero insegnante. Il web è saturo di lezioni fatte da chiunque ed è impossibile ormai capire in che direzione andare per uno che comincia, sono troppe informazioni e spesso errate.
Qual è la tua visione del mestiere di musicista ‘’oggi e domani’’?
Il musicista è una persona che dedica la propria esistenza alla musica, non c’è scelta se vuoi fare il musicista devi dedicarti interamente alla musica, oltre a studiare veramente tanto tutti i giorni e per tutta la carriera. Chiaramente anche psicologicamente è dura, non è una vita facile, ma è cosi, fare il musicista non è solo quello che si vede sul palco, il vero lavoro è il resto. In realtà poi si fanno vari lavori in uno, concerti, lezioni, registrazioni, quindi bisogna essere molto preparati in tutti gli ambiti. Oggi ancora più che ieri, e credo che sarà cosi sempre, chiaramente adattandosi un pò ai tempi. Oggi c’è molta più tecnologia che negli anni 80, quindi bisogna essere bravi anche da quel lato. Insomma al giorno d’oggi bisogna essere bravi in tutti gli ambiti musicali. Grazie mille della chiacchierata. A presto