Poiché noi siamo vibrazione e quindi energia, possiamo cambiare la nostra frequenza vibrazionale di base, attraverso un percorso personale (lavoro su di se’) e attraverso il lavoro sulla voce.
Emettere dei suoni corretti, ci aiuta a percepire la risonanza corporea.
Lo stato di rilassamento dovuto alla corretta respirazione (diaframmatica), permette di creare uno stato meditativo nell’allievo, con la conseguente (inconsapevole) apertura dei centri energetici.
Nel rincorrere la percezione dello strumento vocalico internamente (cartilagini e muscoli), si fa un lavoro di “presenza”, nella fonazione e nell’espressività del canto si va a cercare la parte animico/creativa (spirituale).
L’allievo porta a casa una percezione. La voce è veicolo di emozioni simultanee, è uno strumento a corde e a fiato.
La voce emotiva
Intraprendere un percorso personale con la propria voce, ti mette necessariamente di fronte ai tuoi limiti fisico-muscolari e mentali. La ricerca dell’emotività individuale diventa parte fondamentale del lavoro, poiché la non comprensione di questa forma di “energia” (concedetemi il termine) , può modificare il processo di fonazione.
Attraverso la corretta fonazione di alcune note, l’allievo riconosce ciò che è in grado di fare e percepisce in modo più “intero” la materia del suo corpo, attraverso la risonanza corporea.
Per la legge di risonanza, un corpo che vibra coinvolge un altro corpo vicino. Ogni forma dell’universo è in grado di ricevere e assorbire soltanto l’energia che è in grado di trasmettere – Legge di Risonanza.
Lo specchio è spesso un ostacolo per l’allievo; i vocalizzi volti a rendere l’apparato muscolare pronto ad una fonazione corretta, vengono eseguiti davanti ad uno specchio, la voce che man mano prende forma e risonanza, sembra provenire da un’altra “persona”, questo è lo stupore nell’allievo, ed il mio è aver capito che non sempre si riconosce ciò che si vede nello specchio, la propria “identità”, allo stesso modo la propria vocalità, sembra quasi che si riesca a vedere una parte di noi che fino ad allora era stata nascosta, ma posso rassicurarvi del fatto che siete sulla giusta strada, sentite con più percezione ed interezza la vibrazione della voce nel corpo.
La paura di lasciarsi andare, la paura di cadere, la paura di non sostenere la nota, non solo bloccano il respiro, ma anche la vostra energia, che rimane cosi stretta e allacciata alla costrizione del corpo fisico.
Impariamo ad urlare per poi cantare, impariamo a sussurrare per poi urlare, reimpariamo a respirare e a parlare.
Nel cantare una canzone vi è uno scambio tra chi emette e chi ascolta, e un ciclo rinnovato di energia fra essi, avviene uno scambio energetico.
Spendo due parole sulla respirazione:
Diaframmatico –addominale con utilizzo degli addominali bassi e coinvolgimento della zona pelvica.
E’ una respirazione detta completa, che utilizza la parte toracico-costale e la diaframmatico-addominale. Il pavimento pelvico e la zona del perineo sono continuamente stimolati e resi elastici dal lavoro di sostegno del suono.
La musica ha il potere di mettere tutti quelli che ascoltano, alla stessa frequenza vibrazionale! Chi ascolta e chi la fa!
Conserva, preserva e fai fluire la tua “spiritualità artistica”, spiritualità che si manifesta attraverso l’arte, l’arte che con la creatività “riaccende” le frequenze dell’animo. Il percorso personale sulla voce fa si che si manifestino veri e propri momenti di “illuminazione”, nell’allenamento della propriocezione dei muscoli, siamo alla ricerca di un controllo “interno”, che poi si manifesta all’esterno.
L’allenamento tecnico, pur rimanendo legato ad esercizi comuni tra le varie metodologie, è cucito su misura su ogni persona, non potrebbe essere al contrario, è proprio questa la chiave. Ho vari esercizi e metodi che utilizzo, in base alle lacune che devo colmare e alle virtù che devo enfatizzare, tutto si decide e si modella sulla persona che ho di fronte. E’ di simil pasta il lavoro fatto poi sull’emotività di sentire i suoni e proiettarli in avanti, come se ad uscire insieme alla nostra voce, ci fosse una quantità di energia sottile rimasta chiusa per anni.
Libera la voce, libera l’energia, libera l’anima, lasciati fluire.
Questo è ciò che deve entrare in risonanza dopo aver reso lo strumento vocale, forte ed elastico attraverso l’esercizio. Le corde dell’anima vibrano in risonanza con le corde vocali, ed è così che il cantare diventa una trasmutazione, un’alchimia di suoni emozioni e spiritualità.
Ricordo con piacere le parole di un insegnante americano di Gospel, che dopo aver concluso la sua lezione ha detto: "Grazie ragazzi per avermi benedetto con la vostra voce!"
La Voce Emotiva di Donatella Di Paolantonio