Suonare tra tantissimi musicisti e cantanti? è la mission del Rockin'1000 che è divenuto, in poco tempo, un vero e proprio successo. Il batterista Stefano Cosmai ci racconta il dietro le quinte di questo particolare e stimolante progetto a cui ha avuto il piacere di partecipare.

Sei batterista. Quali sono i tuoi studi musicali e le esperienze che ti hanno maggiormente formato?

Ho iniziato come autodidatta, ben presto mi sono accorto che senza un maestro non sarei mai riuscito a raggiungere i livello di preparazione che mi ero prefissato di raggiungere. Dopo aver cambiato due maestri che mi hanno dato i primi rudimenti, ho avuto l'onore di essere accettato nella scuola del Maestro Rodolfo Demontis che frequento tutt'ora.

Ultimamente si è molto parlato del Rockin'1000. Cos'è esattamente? E come funziona?

Rockin'1000 è la più grande Rock band del mondo. Ben 1000 tra musicisti e cantanti provenienti da tutto il mondo. Ci sono artisti che arrivano da tutta Europa, ma anche dalla Russia, dal Messico ecc... Ci riuniamo una volta all'anno per l'esecuzione del concerto, tutti gli anni in location diverse e in città diverse. Il primo anno a Cesena, il secondo a Courmayeur in Val d'Aosta e questa estate a Firenze nello stadio Artemio Franchi.

Tu hai avuto modo di partecipare come batterista. Ci racconti la tua esperienza?

Partecipare al Rockin'1000 significa suonare al più bel concerto della tua vita... non ci sono esperienze similari per far capire l'adrenalina che ti scorre dentro. Mi ricordo ancora quanto fossi teso il primo anno che ho partecipato.

Come faccio a spiegare a parole cosa si prova nel sentire l'attacco di 150 chitarre elettriche, o la botta di bassi che arriva quando 300 batteristi colpiscono la cassa? senti vibrare anche gli organi interni.

In questi casi le parole non sono sufficienti per far capire, meglio se andate a vedere uno dei video ufficiali dei nostri concerti che trovate su YouTube, basta cercare ''Rockin'1000''.

Ci sarà una nuova edizione? Quando? E come è possibile partecipare?

Si ci sarà anche il prossimo anno, ma non in Italia. Per la prima volta usciamo dal nostro bel Paese e il prossimo concerto si dovrebbe svolgere in Germania, a Francoforte all'interno di una importante kermesse Rock, ma non c'è ancora l'ufficialità della cosa, quindi non so dare delle date precise, si dovrebbe svolgere tra Aprile/Maggio.

Per partecipare basta andare sul sito www.rockin1000.com e seguire la semplice procedura per candidarsi come musicista/cantante o come Ambassador. Gli Ambassadors sono i tantissimi giovani e meno giovani, uomini e donne che si preoccupano di tutto quanto c'è bisogno per gestire 1000 artisti. Sono essenziali per la riuscita del concerto e non finirò mai di ringraziarli per le mille cose che fanno.


Quello che ti colpisce immediatamente di questo progetto sono tutti quei musicisti e cantanti che suonano insieme. Cosa pensi del ''fare musica insieme''?

E' fantastico, diventa un enorme laboratorio, ci si confronta su esperienze e su come risolvere alcune problematiche interne. Nascono tantissime collaborazioni, nascono gruppi nuovi, nascono amicizie e anche amori. Suonano fianco a fianco a grandissimi musicisti e cantanti, è davvero bello. Mi viene in mente Cesareo di Elio e le storie tese, ma anche Augusta Trebeschi o Elisa Bertelle tra le voci, o Lele Borghi, Alberto Paddo Paderno tra i batteristi ecc...

Altra cosa unica è che tutti, musicisti e Ambassador, partecipano gratuitamente, nessuno percepisce un centesimo di compenso.

Come vedi il futuro della musica?

Non so come sarà, il cambiamento è tuttora in corso, diciamo che negli ultimi 20 anni la situazione musicale globale è radicalmente cambiata.

L'avvento di internet e delle condivisioni ha di fatto ucciso la discografia. Oggi ogni artista deve auto promuoversi e farsi conoscere sui social, cosa non facile perchè c'è tantissima concorrenza, c'è tantissimo materiale online. Questo come contropartita ci sta portando ad un abbassamento della qualità musicale e della preparazione musicale. Oggi basta un PC e un programmino per poter fare musica, anche senza aver mai suonato uno strumento reale.  Sono nettamente contrario all'utilizzo di questi programmi per creare o migliorare le proprie performances.

Lo studio, il sudore e qualche calletto sono le uniche strade sono le uniche strade per imparare a suonare e diventare un musicista.

Sei iscritto su soundfeat e sei tra i più attivi in questo momento. Cosa pensi di questa piattaforma musicale?

Si è vero sono stato particolarmente attivo in questi due mesi, perchè ho caricato i lavori di un anno, non aspettatevi altre cover per il momento.

Mi è piaciuta subito la veste grafica, e l'idea di partecipare a una piattaforma nuova mi ha stimolato.  Apprezzo moltissimo lo spazio che date a tutti, mettendo in risalto ogni giorno un esecuzione e quindi un artista, spingendo sui social alcune esecuzioni  e cercando di far conoscere gli artisti a quanta pi gente possibile. Tutto gratuitamente, senza trucchetti e inganni.

Siete fantastici, continuate sempre cosi.