Cesare Cremonini è un cantautore che dall'inizio della sua carriera ha saputo reinventarsi e ha sempre trovato il modo di essere tra i più apprezzati cantautori del panorama italiano.

Dopo l'esperienza con i Lunapop, ha proseguito la sua carriera da solista e ha pubblicato sette album in studio, tre dal vivo e tre raccolte.

Tra i premi ricevuti ricordiamo due Premi Lunezia, cinque Music Awards, un Nastro d'argento alla migliore canzone originale e un primo posto al Festivalbar.

Libri di Cesare Cremonini

1) The dark side of Cesare Cremonini di Michele Monina

Descrizione del libro: "The Dark Side of Cesare Cremonini" è un libro al tempo stesso classico e anomalo. Classico perché Monina, il biografo delle popstar italiane, nelle pagine che compongono il volume alterna le fasi salienti della vita del cantautore bolognese – oggi uno dei pesi massimi del pop italiano, tra i pochi a potersi permettere un tour negli stadi – a quelle del critico musicale, andando a comporre una sorta di compendio ai lavori discografici del nostro; anomalo perché nel tratteggiare vita e opere dell'ex Lùnapop l'autore compone letteralmente un album che proprio dalle hit di Cremonini prende le mosse, come se biografia e poetica diventassero cover da interpretare. Ventisette capitoli, quindi, per altrettanti snodi della vita e canzoni di un artista di cui poco si è sempre saputo, contraltare della fortunata opera Let Them Talk campione di incassi nel 2020, che ha visto Monina curare le parole scritte direttamente dall'artista bolognese, stavolta presente come suggestiva voce fuoricampo.


2) Let them talk. Ogni canzone è una storia di Cesare Cremonini

Descrizione del libro: Cesare Cremonini è stato, fino a questo libro, uno dei misteri meglio custoditi della musica italiana. Di lui conoscevamo soprattutto le canzoni, l’ironia e la riservatezza. Perciò Let them talk. Ogni canzone è una storia, è un piccolo miracolo, almeno per il suo (enorme) pubblico. In queste pagine finalmente “si espone”, ma lo fa svelandosi con estro inafferrabile, come nel suo stile. Disseminando la scrittura di indizi, di tessere che a poco a poco compongono il mosaico della sua personalità. Sì, perché il fascino di Cremonini sta anche nelle sue contraddizioni, un bambino introverso fino alle lacrime ma allo stesso tempo accentratore, esibizionista, già votato allo spettacolo: “Inventavo e collezionavo personalità diverse da offrire all’unico pubblico disponibile durante tutta la mia infanzia: la mia famiglia”.

Una famiglia indifferente alla musica e un piccolo pianista che cresceva ossessionato dalle note fino alla ribellione, al travestimento, alla fuga e al successo improvviso, travolgente. Uno che incontra Leopardi sui colli bolognesi. Che canta l’amore ma dall’amore è sempre fuggito.

Infine un uomo che a quarant’anni è una star e mentre ti parla sorride, ma nasconde più di un lato oscuro. E in questo libro li rivela, non per soddisfare la nostra morbosità ma perché è da queste ambivalenze, dal buio dove vivono i suoi demoni contrapposto alla solarità del suo continuo omaggio alla vita, che sono nate le sue canzoni. “Ero felice, è vero. Ma a volte non si ha altra scelta.”

Le canzoni, filo conduttore (ma solo apparente) di Let them talk, stavolta parlano loro eccome. Ognuna è la chiave di un mondo, uno scrigno che Cremonini ci apre per farci attraversare le porte di quel mondo, il suo. Fatto di un’attrazione totale verso il lato poetico della vita, di curiosità verso l’ignoto, di grandi perdite e di sogni ritrovati, di libri letti e immaginati, di film visti e interiorizzati, per spiegarci che l’arte è una sola e ci ricorda chi siamo. Il tutto sullo sfondo vivido dei famosi colli bolognesi. Ma non solo, anche delle strade segrete di un’Emilia Romagna divertente, sexy, generosa di forme e tollerante nell’animo. Fertile vivaio di grandi talenti e campioni.

Che sapesse scrivere, Cremonini, l’avevamo capito già dalle sue canzoni. Ma qui il cantautore si conferma scrittore. Buon divertimento.


3) Le ali sotto ai piedi di Cesare Cremonini

Descrizione del libro: Cesare Cremonini, bolognese fino al midollo, è sempre stato "quello sul palco" sin da quando – undici anni e tanta, tanta voglia di libertà – era costretto a esibirsi al pianoforte di casa davanti agli amici dei suoi genitori, proponendo in quelle occasioni le sue prime composizioni classiche. Questo libro sincero, ironico e commovente – uscito nel 2009 per celebrare il decimo anniversario del successo dei Lùnapop, e qui corredato da una nuova prefazione scritta da Cesare per celebrare il ventennale di "... Squérez?" – ci racconta il percorso di formazione che lo ha portato in brevissimo tempo alla pubblicazione e al successo di uno tra i più conosciuti, cantati e ballati evergreen della musica italiana degli ultimi anni: la sua "50 Special". La scrittura di Cesare, muovendosi in simbiosi con il crescere dell'età del protagonista, riesce a raccontare fedelmente lo spaccato di un'epoca, quella degli anni Novanta, in cui le carriere musicali avevano ancora il fascino di una piccola fiaba moderna dove i protagonisti si muovevano, incredibile a dirsi, liberi dalle piattaforme digitali, dagli smartphone e dai social network, dai format dei talent televisivi e dalla conseguente frammentazione del pubblico in favore di una cultura dell'immagine e dell'apparire, molto meno centrata sul suonare, scrivere canzoni, pubblicare dischi. La scoperta della musica grazie a due miti baffuti – Suor Ignazia e Freddie Mercury – gli studi di musica classica e la nascita quasi miracolosa delle prime canzoni, la lotta quotidiana per realizzare i propri sogni quando tutti spingono perché il ragazzo "metta la testa a posto". E poi i momenti difficili, i guai dell'adolescenza, le sofferenze che formano in lui il bisogno di creare attraverso la musica un proprio mondo. Fino all'incontro importante con il produttore Walter Mameli: la svolta tanto attesa. E il ragazzo bolognese, predestinato al successo ma incredulo di fronte agli eventi, più determinato che mai, a soli diciannove anni, si ritroverà a volare in vetta a tutte le classifiche, con ai piedi le stesse ali che, in sella a una Vespa, lo continuano a portare in giro per i colli bolognesi.