Il Rap è un genere di musica che si è diffuso tantissimo negli ultimi anni, soprattutto tra le nuove generazioni.

Il Rap ha una grande capacità comunicativa, di andare controtendenza, di dire apertamente quello che non va nella società.

Quello che riescono a fare i più bravi rapper è proprio riuscire a leggere le contraddizioni, le trasformazioni della società. Riescono a fare testi, spesso crudi, ma che riescono ad arrivare in maniera efficace all'ascoltatore, e a divulgare il messaggio, senza troppi tecnicismi, in modo semplice ed efficace.

Il Rap, in pochi anni, ha saputo ritagliarsi il suo posto nel mondo della musica, e ha già alle spalle una storia fatta di aneddoti, percorsi, viaggi.

Libri sul Rap

Ecco perchè vogliamo parlarti di libri sul Rap... perchè c'è tanto da raccontare dietro quelle rime crude e sincere.

Se sei un appassionato del genere e vuoi approfondire, sei nel posto giusto!

Non è un genere per tutti, ma in fondo quando qualcosa ha un impatto cosi forte, non tutti lo comprendono e, di conseguenza, ha un linguaggio tutto suo... un identità tutta sua.

Ecco una lista di libri sulla storia del Rap e sui Rapper che sono riusciti a distinguersi nel panorama musicale.

1) Numero zero. Alle origini del rap italiano di Enrico Bisi

Descrizione del libro: Negli anni novanta, l'onda del rap si propaga da oltreoceano e arriva in Italia generando un sottobosco di esperienze artistiche e musicali che, sebbene inizialmente fossero conosciute solo dagli estimatori del genere, arrivano ben presto al grande pubblico. Nel 1994 esce SxM dei Sangue Misto, l'album che più di tutti segnerà quel periodo. Fino al 1999 è un fiorire di gruppi e artisti sotto la luce dei riflettori di tutti i media. Poi, progressivamente, il buio. Già nel 2002 inizia un'altra fase del rap. Alcuni protagonisti di spicco del decennio precedente abbandonano la scena, altri resistono fino a diventare, nel presente, artisti di riferimento per due generazioni di pubblico. "Numero Zero" racconta la golden age dell'Hip Hop italiano attraverso la voce dei suoi protagonisti: una lezione impressa nella storia di questa musica e una riflessione sul presente, grazie al coinvolgimento di un narratore d'eccezione: Ensi.


2) Rap. Una storia italiana di Paola Zukar

Descrizione del libro: Cosa è successo dal 2006 al 2016? Il rap italiano è sbarcato nel mainstream. Con Clementino, Fabri Fibra e Marracash il genere è uscito dai circuiti underground per approdare al grande pubblico. Dietro a questi artisti c'è il nome di una donna capace di interpretare le regole di un gioco fatto prevalentemente da uomini: Paola Zukar. In questo libro si ripercorre l'esperienza personale di Paola alla guida della sua agenzia di produzione, la Big Picture Management, e il percorso umano e artistico che l'ha portata a trasformare la sua passione in una professione.


3) Dietrologia. I soldi non finiscono mai di Fabri Fibra

Descrizione del libro: Non un romanzo né l'ennesima inutile autobiografia di un vip. Chi lo ha scritto è il protagonista indiscusso della scena rap nel nostro Paese, Fabri Fibra, pluri-disco di platino. Lo ha scritto per dire che il rap, musica della ribellione e dell'emancipazione ovunque, da noi risuona a vuoto, trovando un terreno sterile per il proprio messaggio. Perché? Il problema è l'Italia, Paese che ha la delirante pretesa di paragonarsi ad altre realtà socialmente avanzate, come la Francia, l'Inghilterra o gli Stati Uniti, ma è dominato da una generazione di vecchi che hanno schiacciato i giovani, hanno ucciso la creatività, hanno ipnotizzato le menti. È un "matrix", come lo definisce Fibra, una palude nella quale gli italiani sono felicemente intrappolati. I settantenni che non mollano il potere. Il mercato del lavoro blindato: o fai il mestiere di tuo padre (che faceva quello di suo padre), o non fai nulla. Una generazione persa nel web, le mamme che rovinano le figlie pensando che l'unica strada possibile passi per la seduzione, o meglio per la prostituzione. I grandi tabù: parlare di soldi, fare soldi, avere successo. La passione nostrana per le scorciatoie e per la contraffazione. In Italia basta apparire. Un unico sport, il calcio, canzoni e film tutti uguali, uomini e donne come clonati dalla tv. Nessuna possibilità di scegliere davvero. Prefazione di Marco Travaglio.


4) Guérriero. Storie di sofisticata ignoranza di Gué Pequeno

Descrizione del libro: «Da bambino volevo essere il personaggio di un film, e sono riuscito a diventarlo. Ma Gué si nasce e non si diventa. Ho visto un miliardo di reati, ho scritto testi con l'odore acre dei pacchi di droga nel cervello. È più forte che mangiarsi una scodella di wasabi. Fin da adolescente ho avuto il piede in due scarpe, mi guardavo intorno a 360 gradi, cosa che mi ha reso subito ambizioso. Camminavo coi delinquenti e coi borghesi allo stesso tempo. Non ero sicuro di me, ero magro, il mio difetto fisico all'occhio era anche più accentuato di adesso, ero timido e sentivo di non piacere alle donne. Ma mi ero ripromesso due cose: che avrei spaccato col mio stile e avrei fatto soldi. La gente non sa se Gué è un tamarro o uno che è in grado di parlare e, siccome la gente è banale, neanche i più grandi addetti ai lavori, gli stimati professionisti, capiscono. Questo c'ha i tatuaggi, però parla bene, come fa a fare questa rima? È un poeta o un delinquente? Un educato o un malandrino? Amo fare incazzare la gente e disorientarla. Mi fa piacere dispiacere.» Dentro Guérriero Cosimo Fini, in arte Gué Pequeno, ha messo tutto se stesso: la sua storia, la sua musica e soprattutto la sua anima. Tra periferie e suite a cinque stelle, tra poesia e slang di strada, tra droghe e ossigeno: un flusso di incoscienza potente, sincero e senza filtri.


5) Barre. Rap, sogni e segreti in un carcere minorile di Francesco Kento Carlo

Descrizione del libro: Kento è un rapper che insegna come si scrivono strofe, ritornelli e punchline a giovani detenuti. Nei suoi laboratori stimola a incanalare nella creatività la rabbia, la frustrazione e la tentazione di fare del male agli altri e - più spesso - a se stessi. "Barre" racconta queste esperienze e insieme riflette sul classismo insito nel sistema della giustizia minorile italiana, in cui a finire dentro spesso non sono i più colpevoli ma semplicemente gli ultimi per condizione economica, culturale e sociale. Barre, come quelle di metallo alle finestre della cella. Barre, come vengono comunemente definiti i versi di una strofa rap. Barre, come i segni di penna sui nomi dei ragazzi che non frequentano più i laboratori. Perché sono usciti, finalmente liberi. Perché sono diventati grandi e devono trasferirsi nel carcere degli adulti. Perché non sono mai rientrati dai permessi premio, e chissà che fine hanno fatto. "Barre" è una storia vera, raccontata con gli strumenti della narrativa perché le norme di legge, il rispetto nei confronti dei minorenni coinvolti e gli accordi di riservatezza sottoscritti con varie strutture carcerarie impongono di non rivelare nulla che possa collegare le vicende narrate ai protagonisti reali. Sono stati cambiati sempre i nomi e i dettagli, mai le storie e il loro significato.


6) La legge del cane di Jake La Furia e Gué Pequeno

Descrizione del libro: I Club Dogo sono una delle cose migliori capitate alla musica popolare italiana negli ultimi anni. Vantano fan insospettabili e non smettono di farsi amare da quelli della prima ora, quelli dei demo amatoriali e del passaparola da strada. Con un pubblico sempre meno omogeneo, con una maturità artistica ormai raggiunta nonostante gli strali di critici poco attenti e moralisti molto attenti (al consenso), che continuano a giudicarli per gli atteggiamenti diretti e provocatori, i Club Dogo dimostrano in questa chiacchierata a due (le voci del gruppo, Guè Pequeno e Jake La Furia), quanto sia sbagliato sottovalutarli. Troppo facile e banale prenderli alla leggera e relegarli allo status di fenomeno giovanile o di ribelli da classifica, La Furia e Pequeno affrontano senza remore tutti gli argomenti più delicati e controversi che li riguardano: sesso, droga, violenza, strada, famiglia, amici, politica e adolescenza. Un libro sorprendente solo per chi non conosce la vera natura di un gruppo rap nato dalla strada e destinato a farne ancora molta... di strada.


7) Fare il Rap di Taiyo Yamanouchi

Descrizione del libro: Partendo dall'assunto che è inconcepibile e forse quasi blasfemo tentare di "manualizzare" una disciplina che nasce dalla strada e che si apprende solo sul campo, con il contatto diretto e il confronto con gli altri rapper, questo libro si propone di sintetizzare poche indiscutibili regole. La scansione del tempo, l'impostazione vocale, la grammatica e le dinamiche del racconto, cioè regole che sono trasversali al genere rap perché valide anche per le altre forme di scrittura musicale odi narrazione in assoluto. Il valore aggiunto è rappresentato dall'esperienza, maturata in anni di attività, che l'autore, esponente della scena italiana, mette, a disposizione. Il manuale non offre risposte esaustive e assolute certezze, ma umilmente propone un punto di vista concreto e fondato. E, per non cadere nella trappola dell'univocità, è colorato dagli interventi di vari rapper - Bassi Maestro, Gemitaiz, Ghemon, Jesto, Johnny Marsiglia, Kiave, Madbuddy, Mecna, Mistaman, Musteeno, Nitro, Shade, Stokka, Tormento, Turi e Willie Peyote -, che contribuiscono ad ampliare lo spettro dell'analisi suggerendo la vastità della materia e la varietà degli angoli da cui può essere affrontata. Ulteriore punto di forza del libro è il rimando continuo ai brani rap (disponibili sul sito della casa editrice), utili a formare un "bagaglio.


8) La storia del rap. L'hip hop americano dalle origini alle faide del gangsta rap 1973-1997 di Andrea Di Quarto

Descrizione del libro: Nato come una delle quattro discipline dell'Hip Hop, il movimento culturale sorto per dare forma e visibilità all'identità giovanile dei ragazzi afroamericani, il rap si è trasformato nel fenomeno musicale più importante e di successo dai tempi del rock and roll. Ma che cosa c'è dietro e dentro il mondo del rap? Da dove nasce? Chi sono stati i pionieri? Quali gli artisti, manager, discografici, che dalla metà degli anni '70 hanno trasformato una musica che sembrava una moda passeggera, in un'industria multimilionaria? Chi è il più grande rapper di sempre? Che significa "guerra delle coste"? È una musica uomini, o anche le donne hanno avuto un ruolo importante? Quanto sono diversi il rap di New York da quello di Los Angeles di Chicago o del Sud degli Stati Uniti? E davvero il rap del Sud, la cosiddetta "terza costa", ha rovinato l'Hip Hop? Questo primo libro si sofferma sulle origini, l'era pionieristica e il passaggio da innocuo divertimento a fenomeno planetario.


9) Il rap anno per anno. Le più importanti canzoni rap dal 1970 a oggi di Shea Serrano

Descrizione del libro: Quali sono i momenti cruciali dell'evoluzione del rap? Chi sono i suoi top player? Quali sottogeneri sono emersi, scomparsi e si sono reinventati strada facendo? Ecco "Il rap anno per anno", una carrellata divertente, stimolante e ricca di illustrazioni sulle più importanti canzoni rap - dal 1979 in poi - raccontate, confrontate e analizzate. Shea Serrano sviscera ogni brano discutendo il suo effetto sullo sviluppo e il progresso della musica rap. Con una prefazione di Ice-T e analisi che coprono un'area vastissima, da Rapper's Delight della Sugar Hill Gang all'indelebile influenza di Tupac con Dear Mama, fino all'esplosione della superstar Drake con Best I Ever Had, questo libro non tralascia alcun dettaglio della storia del rap.


10) Il rap spiegato ai bianchi di Mark Costello e David Foster Wallace

Descrizione del libro: David Foster Wallace è ritenuto la voce più originale e rilevante della letteratura americana degli ultimi decenni; sono celebri il suo romanzo-fiume "Infinite Jest", i racconti e i reportage narrativi, ma è tutta da riscoprire questa sua opera giovanile, scritta a quattro mani con l'amico Mark Costello. È il 1989 e i due, studenti a Harvard, bianchi, coltissimi e middle class, condividono una sorprendente quanto irresistibile attrazione per la musica rap, che è ormai uscita dai ghetti neri inaugurando la sua storia di strepitoso successo mainstream. Prendendo come nume tutelare il critico rock più irregolare e geniale di sempre, Lester Bangs, decidono di provare a spiegare il motivo di questa passione: fra ascolti compulsivi e imbarazzate incursioni nelle sale d'incisione e nei locali hip hop, danno vita a un'analisi personalissima, e tuttora convincente, sulla forza e le contraddizioni del rap, il primo genere musicale autenticamente postmoderno.


11) Rap. Una storia, due Americhe di Cesare Alemanni

Descrizione del libro: Nato a New York negli anni Settanta, il rap è il genere musicale più popolare dell'epoca contemporanea. La sua influenza si avverte ovunque e ben oltre la classifica dei singoli più venduti: nella cultura pop e negli stili di vita urban, nella moda e nel linguaggio, nella politica e nell'arte. Scavando nelle pieghe dei dischi più influenti e nelle biografie dei rapper più iconici - dai Public Enemy a Tupac, dagli Outkast a Kanye West, da Eminem a Kendrick Lamar - Rap racconta come una forma d'espressione nata per denunciare la marginalità a cui è condannata parte dell'America Nera sia diventata un fenomeno globale, uno dei segni distintivi del nostro presente. Cesare Alemanni ripercorre quarant'anni di musica e società, racconta gli Stati Uniti tra sogni e disillusioni, rifuggendo da semplificazioni e letture di comodo. Questo libro non offre solo un'accurata analisi musicale ma delinea anche una controstoria dell'America, dagli anni Settanta a oggi, in cui il rap è un filo rosso che tiene naturalmente insieme razzismo e rivolte, Malcolm X e Jay-Z, la trap e Black Lives Matter.