La carriera della cantante Martha Rossi si divide tra musica e teatro. Dotata di una personalità forte, ha sempre creduto nelle sue potenzialità di artista, affidandosi alle sue sole forze, ma ha avuto nel corso della sua carriera anche la fortuna di lavorare con Edoardo Bennato e Brian May.

Hai una lunga carriera alle spalle sia come cantante che attrice di Musical. Quali sono state le esperienze che ti hanno maggiormente formato?

Ho iniziato a cantare dall’età di 6 anni ed i primi concorsi di canto mi hanno aiutata ad avere dimestichezza con il palco. Ero sempre molto emozionata e mi tremavano le mani e la voce, con il tempo sono riuscita a trasformare la paura in emozione positiva. Sicuramente lavorare con Edoardo Bennato per tutti questi anni mi ha formato molto, io mi sono sempre sentita una rocker e lui per me è stato un grande maestro. Naturalmente tassello fondamentale del mio percorso l’esperienza di lavoro con Brian May.

Dopo tanti anni quali sono i ricordi più significativi della tua esperienza al talent show "Amici"? Cosa ti ha lasciato?

Io ammiro Maria De Filippi , per me é un modello da seguire. Io che sono una che appare forte alla fine sono una tenerona, mentre mi piacerebbe avere la sua calma ed il suo controllo. Partecipare ad Amici è stato essenziale per me, Edoardo Bennato mi vide in tv e mi scelse per Peter Pan. Questi 12 anni di teatro sono iniziati da lì. Il programma mi ha lasciato tantissimi ricordi belli a partire da i miei compagni di avventura a finire anche a chi mi criticava. Non si può piacere a tutti, ed io preferisco essere me stessa e fare la mia musica.

Quali sono i tuoi progetti attuali e per il futuro?

Ora sono in allestimento con il musical We will rock you, debutteremo i primi di novembre a Senigallia e ci saranno tante date fino a Marzo in tutta Italia. Ma tra una data e l’altra trovo il tempo di finire di scrivere il mio primo romanzo e lavorare in studio per il nuovo singolo. Libro e canzone sono legati. Ci saranno delle sorprese.

Cosa pensi del panorama musicale attuale?

Io non amo essere pessimista come molti e criticare la musica. Io penso che anche 30 40 anni fa c’era la bella musica e c’era anche musica spazzatura. I fruitori di musica siamo noi, dovremmo imporci di più lasciandoci pilotare di meno dai media. Poi chi se ne frega se si chiama Trap o Rock, l’importante è che lanci messaggi importanti. Che non si limiti a dire che bel tempo fa oggi, ma che possa smuovere gli animi di chi ascolta. Io nel mio cerco di fare musica che possa raccontare di verità, di vita vissuta con emozioni. Quanto è bello poter ascoltare un brano e viaggiare come se fossimo dentro ad un film?

La musica originale di oggi può essere considerata di qualità?

Si per me non è tutta spazzatura, ci sono cantanti ed autori che sono poeti: Cremonini, Sangiorgi, Gazzè, Silvestri sono un esempio.

Quali sono i vantaggi e svantaggi dell'era digitale?

Purtroppo non si ha più niente di fisico da poter toccare, il cd sta andando nel dimenticatoio e diventerà un oggetto vintage come il vinile. Ma dall'altra parte con un click puoi ascoltare tutto quello che vuoi, quindi così male non va.

Quali sono i consigli che daresti a un giovane artista?

È importante fare concerti, stare sul palco, non fermarsi, cantare, comporre la propria musica. Bisogna lanciare un messaggio che rimanga indelebile e che non si cancelli con il tempo. Bisogna studiare e non pensare che si diventa famosi cantanti solo partecipando ad un programma perché la strada da fare è sempre in salita, e quando ci si riposa un attimo c è sempre chi è pronto a superarci per stagliare prima il traguardo. Poi cosa importante non bisogna avere invidia dell’altro... perché siamo tutti diversi e nessuno può essere come noi. Bello no?

Come vedi il futuro della musica?

Io sono uno spirito libero. Mi piace vedere la musica libera e non costretta da sistemi che tendono solo a lucrare. Non è un caso che il mio ultimo singolo sia stato prodotto con una campagna di crowdfunding per dimostrare che anche sola si possono raggiungere risultati importanti. Ho autoprodotto un singolo che è rimasto in tendenza su Youtube per settimane con più di 450 mila visualizzazioni e 40 Mila ascolti su Spotify. È anche vero che l’Unione fa la forza, e che l’aiuto di una buona casa discografica è importante per un cantante. Ma bisogna essere coraggiosi entrambi per raggiungere obiettivi soprattutto quando non hai 18 anni ma ed hai ben chiaro cosa vuoi ottenere. Ricordiamoci che chi ha avuto coraggio in passato è rimasto nei cuori e nelle playlist di tutti noi ancora a distanza di 40 50 60 anni. Quindi come io ho il coraggio di Auto produrmi aspetto chi ha il coraggio di scommettere su di me senza garanzie. Grazie a presto vi aspetto a teatro. Martha