Pasubium è un artista, beatmaker e ingegnere audio italiano. Il suo nuovo album s'intitola "Kali Yuga".

Quali sono state le esperienze che ti hanno maggiormente formato?

La più grande esperienza è stata sicuramente iniziare a suonare il violino. Quando vidi un’insegnante suonarlo me ne innamorai e da quel momento scoppiò la mia passione per gli strumenti musicali, sfociata poi nella chitarra, batteria e basso. Grazie a loro ho avuto un contatto stretto e continuo con la musica e con musicisti, diventando un punto fisso e imprescindibile. In più, i diversi tipi di strumenti mi hanno permesso di apprezzare generi musicali totalmente differenti tra loro, come ad esempio la musica classica tramite il violino, il metal tramite chitarra elettrica e musica tribale tramite le percussioni, fatto che reputo fondamentale per la mia sperimentazione sonora e musicale. La passione e lo studio dell’audio engineering mi ha fatto invece acquisire un’abilità tecnica che mi permette di arrangiarmi in tutti gli stadi di una canzone, dall’idea alla pubblicazione.

È uscito il tuo nuovo album “Kali Yuga”. Ce ne vuoi parlare?

Il progetto è un producer album Hip Hop con dialoghi impegnati presi da vecchi film al posto del rappato. Tramite le basi e discorsi voglio far entrare gli ascoltatori in un viaggio basato su emozioni, esperienze o pensieri che noi tutti abbiamo in comune, ma che tutti vivono in modo differente; per lo più ci si riferisce alla parte “negativa” di tutto questo, caratteristica che rispecchia il titolo dell’album, traducibile dal Sanscrito come “Età del Ferro”, ovvero un'era oscura, caratterizzata da numerosi conflitti e da una diffusa ignoranza spirituale, che si concluderà con la fine del mondo attuale e il ritorno della Terra al paradiso terrestre. Le strumentali, che sono per lo più create tramite samples oltre a qualcosa di suonato personalmente, spaziano dall’old school alla trap, dal lofi al moderno, cambiando completamente all’interno della canzone al fine di seguire un discorso diverso da quello precedente o per cambiare mood. In futuro ogni traccia verrà registrata con uno o più rapper al posto dei discorsi.

È previsto un tour?

No, non è ancora previsto un tour.

Quanto conta secondo te la passione, la costanza e la motivazione per avviare una carriera musicale?

La passione è decisamente la parte più importante per avviare una carriera musicale poiché sarà il motore che ti spronerà in questa tortuosa strada artistica fatta di continui alti e bassi. La motivazione deve andare a braccetto con l’innovazione, l’uno deve aiutare l’altro, devono lavorare in sinergia affinché tu possa continuare a creare nuovi e interessanti contenuti senza mai annoiarti. La costanza oggigiorno è importante se ci si vuole fare amico “l’algoritmo” delle varie piattaforme, ma musicalmente parlando trovo che sia necessario prendersi delle pause tra un progetto ed un altro per poter vivere, assimilare nuove conoscenze, fare esperienze, così da avere qualcosa di fresco da raccontare o nuovi orizzonti musicali da esplorare.

Qual è il messaggio che vuoi comunicare attraverso la tua musica?

Pasubium è un concetto. Pasubium vuole essere l’Apeìron, un infinito musicale che si esprime attraverso qualsiasi forma e genere, qualsiasi movimento neuronale gli permetta, arrivando a produrre i poli più opposti. Non c’è limite alla sperimentazione dell’ignoto, ma nemmeno alla conferma della mediana. Pasubium vuole essere il vecchio e il nuovo, il normale e il diverso, tutto e niente. Tramite la sua musica vuole far riflettere l’ascoltatore, portarlo nei meandri del pensiero come farebbe un libro, farlo faticare mentalmente in un modo che prima si concedeva solo ad altri tipi di arte. Ma anche farlo divertire. È un viaggio continuo alla ricerca di sé stessi.

Com'è il tuo rapporto con il web e i social?

Non ne sono per niente fan, ma in quanto artista uso Instagram per pubblicare, informare e pubblicizzare la mia arte, che sia musica o arti visive o scritti. Personalmente non uso nessun social.

Cosa dobbiamo aspettarci per il futuro?

Il 2022 sarà teatro di diverse pubblicazioni personali che toccheranno l’alternative rock, la psy-trance e la musica sperimentale, mentre non c’è ancora una data certa per il secondo capitolo di questa saga Hip Hop / Spoken Word, seppur il progetto sia ormai completato. In quanto beatmaker e ingegnere audio farò comparsa in diversi progetti Hip Hop italiani nei mesi a venire.