Gli Sthereo sono una band molto affiatata ed energica. Il loro album "Compagni di Viaggio" racchiude tutto il loro background musicale ed è un vero e proprio diario di vita.
Com'è nata la vostra band? Che musica fate?
La band è nata nell’aprile 2018 dopo che Mattias Tonin (cantante), dopo 2 precedenti progetti solisti, ha deciso di collaborare con dei nuovi elementi che a parer suo avrebbero potuto dargli delle soddisfazioni musicali. Un giorno ha perciò contattato telefonicamente Pietro PIanegonda (chitarrista), sapendo che fosse un chitarrista, proponendogli questo ambizioso progetto musicale. Lo stesso Pietro ha in seguito contattato altri 2 componenti che avrebbero poi costituito la prima formazione della band (basso e batteria). Alla prima prova del neo gruppo venne proposto da Mattias di provare a suonare un pezzo al quale stava lavorando e dopo poco venne eseguita la prima stesura musicale completa del brano ‘Compagni di viaggio’, mostrando sintonia e feeling tra i vari elementi. E’ stato sempre Pietro che al momento dell’abbandono della band del bassista, ha successivamente reclutato Fabio Disconzi (anch’egli bassista), con il quale aveva precedentemente suonato ad un altro progetto musicale, a suonare con gli Sthereo.
Per quanto riguarda il nostro genere musicale, cerchiamo invece di fare un genere più alla portata di tutti, proponendo un pop/rock godibile ai più, che sia dai 20enni ai 50enni, spaziando completamente nell’età. All’interno delle nostre canzoni si possono infatti trovare elementi musicali giovanili e rockeggianti, ma i testi hanno un tocco più cantautorale, prendendo ispirazione proprio dai grandi della musica italiana.
Quali sono state le esperienze che vi hanno maggiormente formato?
Tra le esperienze che ci hanno maggiormente segnato, sicuramente al primo posto ci sono i numerosi live ai quali abbiamo partecipato, indispensabili per aver formato quella sintonia che ci ha reso la band affiata che ora siamo.
Ricordiamo inoltre con molto orgoglio la partecipazione al Ferrock di Vicenza, alla quale era presente un'altissima concentrazione di gente come pubblico. Forse la cosa che più ci colpisce e che ci fa un immenso piacere, quando suoniamo le nostre canzoni, è vedere il pubblico cantarle assieme a noi (ogni volta è un'emozione).
Sicuramente anche l'esperienza di registrare in studio ci ha fatto crescere molto, sia come musicisti individuali, ma anche come presa di coscienza di 'unione musicale'.
Ci parlate dell’album “Compagni di viaggio”?
“Compagni di viaggio” è il nostro primo EP, racchiude 7 brani che parlano di tematiche molto attuali ed in alcuni casi vanno a ripercorrere delle esperienze proprie di chi le scrive, nelle quali si può rivedersi.
Un elemento, infatti, che potrebbe essere a nostro favore all’interno delle nostre canzoni è il cercare di trovare elementi della vita comune di noi tutti, sia per quanto riguarda tematiche serie e complesse, ma anche diamettralmente opposte, esperienze più frivole e vivaci, nelle quali ci si può immedesimare molto facilmente.
Per quanto riguarda la composizione dei brani, all'interno della band c'è una vera e propria suddivisione dei compiti, Mattias (voce) è colui che scrive la maggior parte dei testi, metrica vocale e prima linea di chitarra acustica, ogni altro componente invece si occupa della stesura della propria parte, in base allo strumento che suona.
Se doveste descrivere con tre parole la vostra musica, quale usereste?
Descrivere la nostra musica in 3 parole non è semplice, ma forse la definizione 'Pop Rock Italiano' la può giustamente categorizzare e catalogare.
Le band italiane dalle quali traiamo maggior ispirazione sono Timoria, Le Vibrazioni e Negramaro.
Riguardo la diffusione della musica inedita. Quali sono le difficoltà per una band che vuole proporre la propria musica ai locali, club, eventi live?
Le difficoltà che si riscontrano andando a suonare musica propria in locali, club ed eventi vari è la stessa nella quale incorrono anche moltissime altre band, ovvero in alcuni casi è molto difficile suonare senza proporre nel proprio repertorio delle cover.
Per un certo verso ci possiamo anche mettere nei panni di un proprietario di un locale. Sicuramente, dal suo punto di vista, una cover band può attirare molta più gente (anche che non conosce il gruppo stesso che sta suonando), perchè ovviamente propone delle canzoni già note al pubblico, canzoni famose, ecc. Una situazione del genere può solo favorire il locale stesso, incrementando la clientela ed aumentando le consumazioni della serata.
In un ambiente invece dove si propone della musica inedita, invece, la situazione cambia, le persone presenti ai live sono di 2 categorie: chi è capitato per caso e chi è venuto apposta per vedere te ed ascoltare le TUE canzoni!
Fortunatamente la nostra musica è orecchiabile ed è capitato spesso di far interessare degli ascoltatori casuali ai nostri pezzi.
All’inizio avevamo stampato 100 CD su copia fisica da distribuire ai live, per valutare come la gente avrebbe reagito e se sarebbe piaciuto, nel giro di pochi giorni li abbiamo venduti completamente, tanto che pure noi componenti ci siamo ritrovati a dover vendere la nostra copia.
Quali sono i pro e i contro dell'era digitale?
Dal nostro punto di vista con l'avvento dell'era digitale, ci sono più PRO che CONTRO.
In primis c'è sicuramente il fattore distribuzione immediata, alla portata di tutti e su qualsiasi tipo di device o piattaforma, sono innumerevoli i modi con i quali si può ascoltare musica oggigiorno.
I feedback immediati sono un altro fattore molto importante, ci permettono infatti di monitorare l'utenza e/o se un qualcosa di svolto sta prendendo la direzione voluta.
Come contro, invece, giusto per citarne uno c'è il sopperimento del 'vecchio acquisto musicale', il CD. Le compravendite di supporti fisici sono in netta minoranza rispetto al passato e la semplicità con la quale si possono scaricare dei brani, anche illegalmente, non è certo piacevole. Noi comunque diciamo sempre al nostro pubblico con il sorriso 'Compratevi il nostro CD o masterizzatevelo... L' importante è ascoltarci e farci pubblicità' :)
Come vedete il futuro della musica?
La musica non si fermerà mai!
Cambierà, si evolverà in modi che ad ora non possiamo neppure immaginare e il cambio di genere è un qualcosa che sicuramente non si arresterà. Negli ultimi decenni abbiamo assistito ad un'evoluzione musicale vastissima e se dovessimo soffermarci su ogni aspetto potremmo andare avanti a parlarne per ore.
Nonostante le nuove generazioni si stiano sempre più avvicinando ad un genere musicale non nella nostra comfort zone (come trap, rap, elettro, ecc), noi però continuiamo sulla nostra strada perchè crediamo che fare musica in italiano e che faccia emozionare sia quello che fa per noi.
Vi anticipiamo che quest estate (situazione attuale permettendo) completeremo la registrazione del nostro nuovo album che si chiamerà ‘Oggi va così’ e dal quale abbiamo in programma di girare 2 videoclip tratti da 2 singoli presenti.
Quest album parlerà di temi molto attuali e secondo noi sarà una vera e propria scoperta… Grazie anche all’ottimo lavoro di registrazione fatto. Questa volta ci siamo affidati al mitico ‘The Basement Studio’ (Vicenza) di Federico Pelle.