Nero Music è un giovane cantautore, influenzato nel corso del suo percorso musicale da grandi cantautori italiani, come Edoardo Bennato, Francesco De Gregori e De Andrè. L'11 aprile 2020 è uscito il suo ultimo singolo "Come i cantanti".

Quali sono state le esperienze che ti hanno maggiormente formato?

A livello musicale sicuramente il “Tour Music Fest” nel 2016, un concorso organizzato da Mogol a livello nazionale in cui mi sono classificato tra i primi 10 rappers italiani (al tempo facevo rap), ho avuto modo di confrontarmi con tanti ragazzi che provenivano da tutta Italia e con una giuria di alto livello che mi hanno letteralmente aperto gli occhi sul mondo della musica e ho imparato molto con la consapevolezza di sapere cosa dovessi fare.

E’ uscito il tuo nuovo singolo “Come i cantanti”. Ce ne vuoi parlare? Progetti per il futuro?

In "Come i cantanti" rappresento l'emozione nella sua forma timida e remissiva, celata dalla paura di essere manifestata anche a noi stessi. In qualche modo, il personaggio che racconto in prima persona nel brano è un inetto, consapevole dei propri errori, e ricerca l'emozione nel sentimento amoroso con la volontà di esprimersi senza inutili parole ma semplicemente con lo sguardo. Mi piace definirla come una favola dal finale in sospeso. E' una canzone che segna sicuramente l'inizio di un progetto serio ed ambizioso il cui protagonista è il concetto artistico, non solo musicalmente ma anche dal punto di vista stilistico e grafico. Ho in programma un'altra canzone per l'estate.

Qual è il messaggio che vuoi comunicare attraverso le tue canzoni?

Il messaggio che voglio comunicare in ogni brano è quello di non avere paura di essere se stessi e di vivere senza timore dei giudizi degli altri, perché rinunciare alle occasioni che ti pone la vita di tutti i giorni per queste motivazioni crea solo rimpianti.

Autoproduzione oggi. Qual è la tua visione?

Penso che autoprodursi oggi sia piuttosto accessibile a tutti e grazie ai social media hai anche la possibilità di avere una vetrina che una volta non esisteva. Detto ciò questo comporta un'affluenza molto alta di ragazzi che spesso fanno cose simili tra loro e diventa difficile distinguersi se non hai una tua “impronta” musicale e originalità.

Ci sono degli artisti a cui ti ispiri per la tua musica?

Fin da piccolo, grazie ai miei genitori, avevo nelle orecchie le canzoni di Edoardo Bennato e Bruce Springsteen. Poi crescendo ho cominciato ad apprezzare il cantautorato italiano (da De Andrè a Lucio Dalla) ricercando l'originalità con cui si sono sempre distinti continuando ad ispirarmi. Tutto ciò ha influenzato molto il mio approccio con la musica e il mio modo di trasmettere le emozioni. Oggi ascolto un po' di tutto, principalmente musica italiana, in particolare apprezzo molto il duo romano “Viito”.

In che modo il web e i social possono essere utili per l'attività di un artista?

Oggi i social sono molto importanti per un artista figuriamoci per un emergente. Avere una piattaforma che ti consenta di rimanere in contatto e consolidare i tuoi fan rendendoli partecipi della vita di tutti i giorni o nel condividere canzoni ed idee, è fondamentale. Tutto questo ha senso, parlando di un artista musicale, se c'è un attività anche all'”esterno” del web, mi riferisco all'importanza di suonare live, nei locali ad esempio, perché pensare che lo schermo di uno smartphone sia tutto è un errore.

Come vedi il futuro della musica?

Sarò in controtendenza e magari ottimista ma vedo un bel futuro all'orizzonte. La musica italiana, che mi riguarda personalmente, sta ricercando sempre di più la musica d'autore e questo è molto importante perché si sta finalmente apprezzando la particolarità con la quale viene espresso, un concetto o un emozione, con la musica.