Hai mai suonato gratis o per pochi spiccioli?
Che si tratti di un concerto di beneficienza, un evento di un amico, un modo per farsi conoscere o per fare esperienza, suonare gratis è come una fase della gavetta, del tuo percorso personale e musicale, prima o poi è toccato a tutti. Soprattutto agli inizi, sei disposto a fare praticamente qualunque cosa per accumulare esperienza.
Il problema è quando suoni gratis più volte di quando suoni per lavoro. Li forse è il caso di ripensare al tuo schema di lavoro e cambiare qualcosa.
Va bene, ma fino a un certo punto. C'è una soglia che non puoi superare, perchè suonare è un lavoro. Ci sono dietro anni di sacrifici, di studio, di dedizione, di investimenti e chi ti offre di suonare nel proprio locale gratis non merita la tua presenza.
Ma poi se ci pensi bene, suonare gratis è un danno alla tua persona in primis, ma anche a te come musicista e alla categoria di musicisti in generale. Se è diventato tanto normale suonare per poco o per niente significa che ci sono, purtroppo, troppi musicisti che accettano questa situazione. Altrimenti tutto questo sarebbe visto come una barzelletta e non succederebbe mai una cosa del genere.
Per non parlare di quella fatidica domanda: ''Quanta gente porti?''. Cioè non solo devi suonare per beneficenza, ma anche portare gente al locale? Per sperare di guadagnare qualcosa in più? Un musicista non è un pr, non spetta a lui portare gente, ma casomai al gestore del locale, perchè se un locale è in attività ha sicuramente persone che quotidianamente decidono di andarci. Se no è meglio che chiude i battenti.
E se ha deciso di portare musica live nel suo locale, tra i vari compiti, deve anche far rientrare tutte quelle attività mirate alla promozione di una band, che diano valore alla serata. E' sicuramente un investimento che può portare col tempo i suoi frutti, e far migliorare la credibilità del suo locale.
Il musicista già dedica quasi tutto il tempo per fare il suo mestiere e per migliorare la sua tecnica. Quindi è giusto che ognuno faccia il suo lavoro.
Andare a suonare in un locale ti prende quasi tutta una giornata. Tralasciando le prove fatte nei giorni seguenti alla serata, e i contatti da prendere per suonare (se non hai uno staff alle spalle), devi portare il tuo strumento e le attrezzature necessarie sul posto, per poi eseguire la stessa operazione a fine serata.
Quell'ansia di suonare bene, di non dimenticare qualche accordo o nota che ti perseguita perennemente, anche se suoni sempre... non ci si abitua mai.
E se ci sono 3 o 4 persone ad ascoltarti? La tua passione è cosi forte che immagini di avere davanti a te 300 o 400 persone, perchè in fondo è pur sempre una prova in più che fai con la tua band e sei sempre pronto a metterti in gioco.
E magari ti diverti anche, ma suonare è un lavoro e bisogna avere rispetto per qualsiasi lavoro.